Covid-19: in Toscana 2.273 nuovi casi, età media 47 anni, 25 decessi. 21.4% tamponi positivo

I tamponi eseguiti sono 16.374 in più rispetto a ieri, i guariti 246, la Toscana si trova al settimo posto in Italia per numerosità di casi

Sono oggi 2.273 i nuovi positivi al Coronavirus (1.814 identificati in corso di tracciamento e 459 da attività di screening) su un totale di 55.088 casi, registrati dall’inizio dell’epidemia. I nuovi casi sono il 4,3% in più rispetto al totale del giorno precedente. L’età media dei 2.273 casi odierni è di 47 anni circa (il 14% ha meno di 20 anni, il 23% tra 20 e 39 anni, il 34% tra 40 e 59 anni, il 20% tra 60 e 79 anni, il 9% ha 80 anni o più).
I guariti crescono dell’1,5% e raggiungono quota 16.136 (29,3% dei casi totali). I tamponi eseguiti hanno raggiunto quota 1.164.607, 16.374 in più rispetto a ieri. Sono 10.611 i soggetti testati (escludendo i tamponi di controllo), di cui il 21,4% è risultato positivo [media Italia 15.69%]. A questi si aggiungono i 1.291 tamponi antigenici rapidi eseguiti oggi. Gli attualmente positivi sono oggi 37.482, +5,6% rispetto a ieri. I ricoverati sono 1.589 (73 in più rispetto a ieri), di cui 202 in terapia intensiva (5 in più).

Oggi si registrano 25 nuovi decessi: 12 uomini e 13 donne con un’età media di 84 anni. Relativamente alla provincia di residenza, le persone decedute sono: 10 a Firenze, 1 a Prato, 3 a Pistoia, 3 a Massa Carrara, 4 a Pisa, 2 a Livorno, 2 a Arezzo.

Di seguito i casi di positività sul territorio con la variazione rispetto a ieri. Nei totali e nelle differenze provinciali, oltre ai nuovi positivi giornalieri, sono compresi 373 casi risalenti al 3 novembre, ai quali è stata attribuita la provincia residenza. Sono quindi 16.406 i casi complessivi ad oggi a Firenze (788 in più rispetto a ieri), 4.645 a Prato (302 in più), 4.383 a Pistoia (214 in più), 3.164 a Massa (27 in più), 5.281 a Lucca (243 in più), 7.237 a Pisa (503 in più), 3.986 a Livorno (213 in più), 5.469 ad Arezzo (222 in più), 2.307 a Siena (62 in più), 1.655 a Grosseto (72 in più). Sono 555 i casi positivi notificati in Toscana, ma residenti in altre regioni. Sono 1.304, quindi, i casi riscontrati nell’Asl Centro, 986 nella Nord Ovest, 356 nella Sud est, comprensivi dei nuovi positivi odierni e dei 373 casi del 3 novembre.

La Toscana si trova al 7° posto in Italia come numerosità di casi (comprensivi di residenti e non residenti), con circa 1.477 casi per 100.000 abitanti (media italiana circa 1.309 x100.000, dato di ieri). Le province di notifica con il tasso più alto sono Prato con 1.802 casi x100.000 abitanti, Pisa con 1.727, Massa Carrara con 1.624, la più bassa Grosseto con 747.

Complessivamente, 35.893 persone sono in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi (1.945 in più rispetto a ieri, più 5,7%). Sono 36.132 (1.614 in più rispetto a ieri, più 4,7%) le persone, anche loro isolate, in sorveglianza attiva perché hanno avuto contatti con persone contagiate (Asl Centro 13.161, Nord Ovest 14.665, Sud Est 8.306).

Le persone ricoverate nei posti letto dedicati ai pazienti Covid oggi sono complessivamente 1.589 (73 in più rispetto a ieri, più 4,8%), 202 in terapia intensiva (5 in più rispetto a ieri, più 2,5%).

Le persone complessivamente guarite sono 16.136 (246 in più rispetto a ieri, più 1,5%): 716 persone clinicamente guarite (stabili rispetto a ieri), divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione e 15.420 (246 in più rispetto a ieri, più 1,6%) dichiarate guarite a tutti gli effetti, le cosiddette guarigioni virali, con doppio tampone negativo.

Sono 1.470 i deceduti dall’inizio dell’epidemia e sono così ripartiti: 536 a Firenze, 75 a Prato, 107 a Pistoia, 204 a Massa Carrara, 167 a Lucca, 132 a Pisa, 92 a Livorno, 79 ad Arezzo, 37 a Siena, 27 a Grosseto, 14 persone sono decedute sul suolo toscano ma erano residenti fuori regione.

Covid:8 morti cluster Rsa Calenzano,sindaco scrive a Regione  ‘Chiarire gestione sanitaria’. Comune chiese azioni tempestive
Si aggrava il bilancio del focolaio Covid alla Rsa Villa Magli di Calenzano (Firenze). Secondo il Comune ci sono 8 morti, mentre complessivamente erano finora risultati positivi 29 ospiti su 45 anziani assistiti nella struttura. A fronte dei nuovi dati, il sindaco di Calenzano Riccardo Prestini ha scritto una lettera al presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e all’assessore alla Sanità Simone Bezzini “per chiedere chiarimenti in merito alla gestione sanitaria dei casi di Covid-19 nelle Rsa”. Secondo il Comune, dopo il primo caso di positività emerso nella Rsa a metà ottobre, il tracciamento di tutti gli ospiti e degli operatori fu eseguito “solo dopo formali e ripetute richieste anche da parte del Comune. Sempre in base a quanto precisato nella nota, due settimane fa, preoccupato per l’evoluzione del contagio che ha portato ai primi decessi, “il sindaco Prestini ha chiesto formalmente al gestore e all’autorità sanitaria azioni più tempestive, coordinate, al fine di garantire adeguati livelli assistenziali agli ospiti della Rsa, attraverso un tracciamento stretto, un più efficace isolamento e quindi un arresto del contagio all’interno della struttura. Nella lettera inviata al presidente della Regione Prestini chiede “che venga avviata al più presto una riflessione sul sistema sanitario regionale, sul livello di assistenza all’interno delle residente sanitarie assistite, con particolare riguardo per quelle pubbliche, come la Rsa Villa Magli, sulle quali i sindaci hanno una responsabilità diretta”. (ANSA).
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Reparto Covid a Piombino, Assirelli (Fp-Cgil): “All’Asl chiediamo chiarezza. Rinforzare anche il reparto Medicina”

A quanto apprendiamo dalla stampa l’Asl starebbe pensando di allestire un nuovo reparto di cure intermedie dedicato al Covid-19 anche all’interno del presidio ospedaliero di Piombino. All’azienda chiediamo di rendere noti quanto prima i dettagli di questa riorganizzazione interna. In questa fase così delicato il confronto è fondamentale.
All’azienda chiediamo di sapere quando entrerà in funzione questo nuovo reparto e dove esso sarà collocato dal punto di vista logistico. All’Asl chiediamo inoltre chiarimenti in relazione a quanto e quale personale sarà utilizzato per garantire l’operatività di questo reparto. Auspichiamo inoltre che a queste lavoratrici e a questi lavoratori sia erogata un’adeguata formazione.
Riteniamo inoltre doveroso rinforzare ulteriormente il reparto di Medicina con nuovo personale e posti letto aggiuntivi, visto che a Piombino potrebbero essere trasferiti anche alcuni dei pazienti ricoverati in un primo momento nel reparto Medicina di Cecina (a quanto ci risulta un primo caso di trasferimento è già avvenuto).
Simone Assirelli,, Fp-Cgil Livorno
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Reparto Covid a Cecina, Cavallini e Assirelli: “No all’indebolimento di Medicina. Servono più assunzioni e nuovi posti letto”

Apprendiamo dalla stampa che all’interno dell’ospedale di Cecina sarà realizzato un reparto dedicato esclusivamente ai positivi al Covid-19 con posti letto e personale prelevati direttamente dal reparto Medicina. Sottolineiamo innanzitutto con dispiacere che l’Asl Toscana nordovest non ci ha minimamente coinvolti in questa sua decisione: ancora una volta, purtroppo, è mancata la volontà da parte dell’azienda di aprire un confronto.
Il piano di riorganizzazione interna disposto dall’Asl ci vede nettamente contrari. Per far funzionare al meglio il nuovo reparto Covid-19 l’Asl dovrebbe procedere all’assunzione di nuovo personale e alla disposizione di nuovi posti letto. Non è affatto giusto togliere personale e posti letto da Medicina: in questo modo il reparto verrà ulteriormente indebolito. La decisione dell’Asl è inspiegabile, anche alla luce dei nuovi spazi che si guadagnerebbero a seguito del trasferimento di alcune strutture amministrative presso l’ex scuola Guerrazzi. La riorganizzazione voluta dall’Asl colpisce oltretutto Medicina in un periodo assai delicato: a causa del picco influenzale i posti letto del reparto vengono infatti generalmente presi d’assalto.
A destare preoccupazione è anche il futuro di Medicina. Se la pandemia continua a crescere temiamo che questo reparto sarà di fatto cancellato per lasciar esclusivamente spazio ai positivi al coronavirus: tutto ciò sarebbe inaccettabile.
Denunciamo inoltre con rammarico come il personale di Medicina assegnato al nuovo reparto Covid abbiano saputo di questa riorganizzazione soltanto all’ultimo momento. L’Asl sposta lavoratrici e lavoratori da una parte all’altra come se fossero dei pacchi: tutto questo è inaccettabile.
All’Asl chiediamo inoltre maggiori chiarimenti in relazione al tipo di formazione che riceverà il personale assegnato al reparto Covid.
Apprendiamo infine che un posto letto Covid è stato ricavato anche all’interno del reparto di Rianimazione. Anche per questo delicato reparto chiediamo perciò all’Asl l’assunzione di nuovo personale sociosanitario e infermieristico. E’ inoltre fondamentale che all’interno del reparto di Rianimazione si garantisca il rispetto di un adeguato protocollo al fine di garantire la sicurezza dei pazienti e del personale operativo.
All’Asl chiediamo dunque un sensibile cambio di marcia. Riteniamo assurdo che si propongano contratti di soli 6 mesi: servono risposte occupazionali solide e assunzioni dalle graduatorie. E’ inaccettabile inoltre che l’azienda continui a prendere decisioni senza coinvolgere chi rappresenta i lavoratori e i loro problemi. Chiediamo perciò con forza di poter partecipare alle unità di crisi per dar voce al mondo del lavoro: non si può tagliare fuori dalle decisioni chi tutti i giorni è in prima linea.
Monica Cavallini, vicesegretaria generale Cgil Livorno
Simone Assirelli, Fp Cgil Livorno
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Covid: sindaco Pietrasanta,fuga da zone rosse a seconde case Giovannetti, ‘Molte aperte. Già successo e Governo sottovaluta’
“Il Governo ha sottovalutato, ancora una volta, il fenomeno delle fughe dalle cosiddette zone rosse. Il nuovo Dpcm fino a domani non impedisce ad un cittadino delle regioni classificate ad alto rischio di spostarsi in un’altra regione. Non c’è nulla di illegale, fino a quando non ci sarà una legge o una ordinanza, che lo renderà tale. I comuni non possono chiudere le frontiere. E’ evidente che a Roma anche in questa occasione hanno sottovalutato una problematica che per aree come la nostra generano comprensibile preoccupazione nei cittadini”. Lo afferma in un comunicato il sindaco di Pietrasanta (Lucca), Alberto Stefano Giovannetti, sul fenomeno della fuga verso le seconde case al mare. In Versilia, solo a Pietrasanta ci sono circa 6.000 seconde case su 17 mila abitazioni complessive. “Quello che possono notare, e che noi tutti abbiamo notato in questi mesi, è che ci siano molte seconde case aperte. E’ un fenomeno in corso dalla fine del lockdown generale. Così come notiamo che ci sia in atto un boom nelle richieste di compravendita di case o di affitti anche con contratti annuali. La motivazione è ovviamente il Covid. Chi ne ha la possibilità cercherà di trascorrere nelle seconde case di mare come nel nostro caso, campagna e montagna, eventuali periodi di limitazione”. (ANSA).

ITALIA

Rezza, 34.500 casi,445 morti. Rapporto tamponi oltre 10%  Dati di oggi non sono un buon segnale. 99 in terapia intensiva
“L’aggiornamento sui dati di oggi non va bene , con 34.500 casi, non è un buon segnale anche perchè la percentuale di tamponi positivi supera il 10%. Anche i decessi 445, sono molti. Circa 220 mila tamponi, 99 in terapia intensiva. Nei giorni scorsi la situazione sembrava essersi stabilizzata pur tenendo conto della variabilita quotidiana ma il dato di oggi ci dice che sembra che globalmente ancora il virus corre e frenarlo è necessario”. Lo ha detto il direttore Prevenzione Gianni Rezza alla conferenza stampa del ministero della Salute (ANSA).

Covid: 34.505 record nuovi casi, mai tanti morti da aprile Quasi 220mila tamponi, rapporto test/positivi al 15,6%
I 34.505 nuovi casi di Covid individuati nelle ultime 24 ore rappresentato il nuovo record per l’Italia dall’inizio della pandemia. Quanto all’incremento delle vittime, 445 in 24 ore, era dalla fine di aprile che non si registravano numeri simili. Complessivamente sono 824.879 i contagiati, comprese vittime e guariti, mentre il totale dei morti ha superato i 40mila ed è di 40.192. Sono 219.884 i tamponi effettuati nelle ultime 24 ore, circa 8mila più di ieri, con un rapporto positivi/tamponi al 15,69% [Toscana 21.4%], un punto più di ieri.
A livello regionale, è ancora una volta la Lombardia a far segnare il maggior incremento, con 8.822 casi. Seguono Campania (+3.888), Veneto (3.264), Piemonte (3.171). Oltre i duemila casi ci sono invece Lazio (2.735), Toscana (2.273) ed Emilia Romagna (2.180).
Sono 2.391 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 99 più di ieri. Secondo i dati del ministero della Salute sono 472.348 gli attualmente positivi, 29.113 più di ieri. Di questi 23.256 sono ricoverati nei reparti ordinari (+1.140 più di ieri) e 446.701 in isolamento domiciliare, con un incremento di 27.874 nelle ultime 24 ore. I dimessi e i guariti, infine, sono complessivamente 312.339, 4.961 più di ieri. (ANSA).

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