Fiom Cgil Toscana, domani 5 novembre sciopero nazionale e manifestazioni unitarie per il contratto

Braccini, lottiamo per la dignità dei lavoratori. Vogliamo rinnovare un contratto nazionale che metta al centro la tutela dei lavoratori più deboli e precari, vogliamo che sia riconosciuta la clausola sociale nei cambi di appalto e che venga regolamentato lo smart working.

Siamo di fronte al tentativo di Confindustria e Federmeccanica di rendere insussistente la funzione storica fondamentale del contratto collettivo nazionale di lavoro.
Il Ccnl deve difendere la parte di reddito che va ai lavoratori rispetto a quella che va ai profitti, altrimenti si rischia di far arretrare ulteriormente il potere d’acquisto dei lavoratori.
Nel corso degli ultimi 20 anni vi è stato uno spostamento di oltre 100 Miliardi di Euro dal lavoro alle rendite ed ai patrimoni, creando disuguaglianze pesantissime.
Il contratto nazionale deve essere autorità salariale, invece vi è la tendenza a sostituire il salario con il welfare e a non riconoscere aumenti sui minimi contrattuali.
La moderazione salariale, oltre a deprimere le retribuzioni ed i consumi, ha depresso anche gli investimenti di qualità, i processi innovativi e la crescita della ricchezza nazionale.
In un contesto così inedito e complesso dove stanno cambiando i connotati delle imprese in tutto il mondo, i metalmeccanici lottano per difendere l’industria e l’occupazione.
Ogni giorno siamo impegnati a tutelare la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro.
Vogliamo rinnovare un contratto nazionale che metta al centro la tutela dei lavoratori più deboli e precari, vogliamo che sia riconosciuta la clausola sociale nei cambi di appalto e che venga regolamentato lo smart working.
Le crisi vengono sempre anche usate per tentare di creare più ingiustizia sociale e abbassare le tutele dei lavoratori.
Nelle fabbriche, se alla base non ci fosse un contratto nazionale di lavoro che unifica i diritti dei lavoratori, ci sarebbe la rivincita della disuguaglianza e lo svilimento del lavoro. Scioperiamo per fare il contratto, per garantire ai lavoratori i loro diritti e la loro dignità.
Massimo Braccini, segretario generale Fiom Toscana

FIM FIOM UIL TOSCANA

Le iniziative in Toscana nell’ambito delle sciopero

Firenze:

– in piazza Santa Croce, alle ore 10.00, si terrà un flash mob dei lavoratori e delle lavoratrici, dove saremo in collegamento con le Segreterie Nazionali e piazza dell’Esquilino a Roma;

– alle 14.30 a Castelfiorentino, presso il Bar Puppino (via Galvani, 2), si terrà un’iniziativa con i metalmeccanici dell’Empolese Valdelsa a cui parteciperà il Segretario Generale Fiom Cgil Firenze Daniele Calosi a nome di Fim, Fiom Uilm territoriali;

– in contemporanea, sull’intero territorio fiorentino, ci saranno scioperi con presidi davanti ai cancelli di 4 ore (o 8 ore nelle aziende prive di rappresentanza sindacale e in quelle dove la RSU ha deciso di estendere lo sciopero all’intera giornata).

Prato: delegazione di Rsu parteciperà al Flash Mob a Firenze

Lucca: Presidio contingentato dei delegati davanti all’Associazione Industriali

Piazza Bernardini, dalle ore 9 alle ore 12.

Pistoia: Presidio contingentato dei delegati davanti all’Associazione Industriali in Piazza Garibaldi, ore 14.30

Massa Carrara: presidio di una delegazione sindacale davanti la sede di Confindustria, Viale xx Settembre Carrara, alle ore 12

Livorno: manifestazione in forma statica dei delegati di fronte alla raffineria Eni, Via Aurelia Località Stagno dalle 12 alle 13.

Sciopero di 4 ore nelle restanti province di Grosseto,Siena, Pisa e Arezzo, ma ci sono, in tutta la Toscana, molte fabbriche le cui Rsu hanno deciso di proclamare sciopero per l’intera giornata.

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