Inizio scuole, il punto di Cuomo (Flc Cgil Toscana) su “La Nazione”

«Purtroppo un inizio così difficoltoso c’era da aspettarselo. Vedendo come sono state mal gestite le domande per i concorsi e per le graduatorie provinciali dei supplenti non ci aspettavamo niente di meglio». É pessimista Pasquale Cuomo, segretario generale Cgil Toscana. Un bilancio delle prime settimane di scuola? «Ci sono un sacco di problemi: le classi pollaio restano e, con 28 anche 30 alunni per classe, mi domando come sia garantita la sicurezza dal punto sanitaria. Poi ci sono pochissimi collaboratori scolastici e nelle città più grandi in molte le classi ancora non tutti i docenti sono in cattedra». Da cosa nascono tutte queste difficoltà? «Purtroppo il Ministero si è ostinato a non seguire il nostro consiglio. Se fossero stati immessi in ruolo, con un anno di prova e selezione finale, gli insegnanti con tre anni di servizio avremmo avuto in Toscana 5100 docenti pronti già dal primo settembre». E poi il caos graduatorie… «I punteggi sbagliati stanno ritardando le nomine dei supplenti. Si sarebbe potuto organizzarle in presenza, in totale sicurezza ma l’Usr ha preferito far tutto da remoto. Peccato che in certi casi il sistema abbia calcolato male i punteggi e che le indicazioni per l’inserimento dei titoli non fossero così chiare. In 48800 in Toscana hanno chiesto l’inserimento in graduatoria e la validazione dei punteggi è stata fatta in soli dieci giorni». Molti studenti avranno ancora per un po’ l’orario provvisorio. «A parte Prato, Pistoia e Grosseto, nelle altre città permangono forti problemi, soprattutto alle secondarie. Poco più del 6% dei docenti di questi ordini di scuole hanno ottenuto un ruolo. Un numero bassissimo a causa della mancanza di professori in graduatoria». E il sostegno? «A Firenze e Siena le nomine sono in ritardo. Abbiamo diversi casi di allievi disabili che purtroppo ancora attendono il loro insegnante di riferimento».

(articolo uscito su La Nazione di oggi a firma Elettra Gullè)

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