Istat: Cgil, dati Istat preoccupanti (-12.8% di Pil) , cambiare paradigma

Fracassi: “Utilizzare il Recovery fund per rilanciare e riformare il nostro modello sviluppo
“Era inevitabile la fortissima caduta del Pil, a renderla davvero preoccupante, oltre alla ovvia flessione dei consumi, anche pubblici, la riduzione degli investimenti fissi. È il momento di cambiare profondamente e rapidamente paradigma rispetto alle politiche economiche, a partire dai prossimi provvedimenti”. Così la vicesegretaria generale della Cgil Gianna Fracassi commenta i conti economici trimestrali diffusi ieri dall’Istat.
“Per un significativo rimbalzo positivo nel terzo trimestre, che dovrà rimontare il -12,8% di Pil, bisognerebbe – afferma  la dirigente sindacale – affidarsi prevalentemente al rilancio delle attività economiche nel mese di settembre, ma per i mesi successivi si dovrà fare i conti con la cosiddetta variazione acquisita per il 2020 corrispondente a -14,7 punti di Pil”.
Per Fracassi “la mancanza di investimenti e di aspettative positive ha generato una contrazione strutturale della capacità produttiva, dei redditi e dell’occupazione con dati pesantissimi”.
“Non c’è più tempo. È il momento – prosegue – di rilanciare e riformare il modello di sviluppo del nostro Paese. Occorre utilizzare al meglio sia le risorse europee che le risorse della prossima Legge di Bilancio per realizzare così un Piano di ripresa e di rinascita dell’Italia che ricostruisca strutturalmente e qualitativamente il nostro sistema sociale e produttivo e, con esso, il lavoro, all’insegna della sostenibilità e dell’equità”. “Questo – conclude la vicesegretaria generale – può avvenire solo attraverso un nuovo e forte ruolo economico dello Stato e un nuovo protagonismo del lavoro”.

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