ÊÊScuola, Conte: a settembre si torna in presenza. Ma vertice con sindacati non scioglie nodiRappresentanti dei lavoratori ed enti locali chiedono risorse. Confermato sciopero l’8 giugnoA settembre si torna a scuola, in presenza, tra i banchi, in piena sicurezza. Parola del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e della ministra dellÕIstruzione, Lucia Azzolina, che nel tardo pomeriggio di oggi (04.06)hanno riunito a Palazzo Chigi sindacati, enti locali, Comitato tecnico scientifico (Cts), rappresentanti degli studenti e dei genitori. Come ci si torner, dopo mesi di chiusura a causa dellÕemergenza coronavirus e con il Cts che chiede di rispettare la distanza di un metro nelle classi, non ancora chiaro.Conte ammette che si tratta di Òuna partita importanteÓ per Òtutti, non solo per il governoÓ, riconosce che la didattica a distanza stata una ÒopportunitÓ ma per il nuovo anno scolastico ÒlÕobiettivo comune tornare a scuola in sicurezzaÓ. Anche Azzolina spiega che ÒlÕobiettivo portare tutti a scuola in presenza, con particolare attenzione ai pi piccoli che hanno sofferto maggiormente in questo periodoÓ. Ma conferma che si lavora a Òun piano su pi livelli che seguir lÕandamento del rischio di contagioÓ. Per la viceministra alla Scuola Anna Ascani, collegata con la riunione, Òla didattica a distanza stata una soluzione temporanea, ma indispensabile in una fase di emergenza. Ora per, come ho detto fin da subito, dobbiamo costruire velocemente le condizioni per assicurare ai nostri ragazzi il rientro in presenza e in sicurezza. Siamo tutti al lavoro per questoÓ.Un lavoro che per appare decisamente in salita. Tocca ai rappresentanti degli enti locali evidenziare tutte le criticit della riapertura delle scuole tra meno di tre mesi. ÒEÕ indispensabile e noi non ci tiriamo indietroÓ, dice il presidente dellÕAnci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, evidenziando le Ònecessit urgentiÓ al ritorno tra i banchi in sicurezza sbandierato dal governo: ÒSblocco dellÕassunzione di personale, certezze su risorse per interventi rapidi di edilizia scolastica, riorganizzazione dei servizi di mensa e trasporto, un vero piano dei tempi che consenta di evitare gli spostamenti si concentrino nelle ore di puntaÓ. Le scuole dellÕinfanzia comunali vengono fuori da una situazione di carenza di organico, per effetto della riduzione del turn over, gi precedente allÕemergenza. ÒSolo attraverso norme e risorse mirate Ð spiega Decaro Ð potremo continuare a garantire il servizio che richiede pi personale e spazi diversi per mantenere il distanziamento socialeÓ.Il nodo delle risorse lo toccano pure i sindacati Cgil, Cisl e Uil che confermano, anche dopo lÕincontro con il governo, la protesta dellÕ8 giugno. La Cgil lamenta come la discussione sulla ripartenza sia Òin grave ritardoÓ: ÒLo sciopero dellÕ8 giugno ha lÕobiettivo di sollecitare il Governo a fare le scelte necessarie non solo per la riapertura in presenza a settembre nella massima sicurezza, ma per rimettere la scuola al centro delle priorit del PaeseÓ, affermano il segretario della Cgil, Maurizio Landini ed il segretario della Flc Cgil, Francesco Sinopoli. ÒServono quindi Ð spiegano Landini e Sinopoli Ð risorse immediate per assunzioni straordinarie al fine di garantire la riduzione degli alunni per classe, obiettivo che riguarda non solo il distanziamento, ma la qualit della scuola. Servono insegnanti, ATA, tutte le figure necessarie. Servono investimenti in edilizia oltre quelli gi previsti. Superare la precariet nella scuola allo stesso tempo obiettivo fondamentale. Necessario un provvedimento normativo organico sulla ripartenza della scuola e un protocollo di sicurezzaÓ.ÒEÕ assolutamente necessario Ð osservano la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, e la segretaria generale della Cisl Scuola, Maddalena Gissi Ð definire subito le linee guida nazionali come abbiamo fatto nelle scorse settimane con i protocolli sulla sicurezza, puntuali e dettagliati, per tutti i luoghi di lavoro. I tempi sono strettissimi. Dobbiamo sapere come garantire le necessarie distanze nelle aule scolastiche, tenendo conto della densit scolastica che non uguale nelle varie province italiane, e soprattutto dobbiamo colmare le carenze enormi di organico che riguardano sia i docenti sia il personale tecnico. La protesta dei sindacati della scuola dunque confermata. Il governo deve sciogliere subito il nodo delle risorse per garantire a settembre la ripresa delle attivit in presenza in tutte le scuole italianeÓ. (askaews)cos in ANSAScuola: Conte, a settembre si ritorna in presenza Ma nodo risorse. Regioni-Comuni, ‘criticit’. E’ scontro sul DlLa didattica a distanza si rivelata un’opportunit” nei mesi dell’emergenza Covid, ma a settembre si torna a scuola “in presenza” ed “in piena sicurezza”. L’obiettivo del Governo stato spiegato dal premier Giuseppe Conte aprendo nel pomeriggio una lunga riunione con tutti i soggetti coinvolti nel rientro nelle aule dopo l’estate. I presidenti di Anci e Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini ed Antonio Decaro, hanno per sottolineato “molte criticit”, ponendo il problema delle risorse e del personale necessario per la riapertura nel rispetto delle prescrizioni indicate dal Cts. Neanche i sindacati del settore sono usciti convinti dall’incontro ed hanno confermato lo sciopero programmato per luned prossimo. Intanto, alla Camera, le opposizioni stanno facendo duro ostruzionismo sul dl Scuola, che scade domenica.L’incontro presieduto da Conte, con la presenza delle ministre dell’Istruzione, Lucia Azzolina e dei Trasporti, Paola De Micheli, del capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, del coordinatore del Cts Agostino Miozzo, dei rappresentanti di enti locali e parti sociali, si protratto fino a tarda sera. In apertura, Conte ha ribadito la linea: nell’emergenza “siamo stati costretti a chiudere la scuola, ma abbiamo tratto una lezione. Siamo stati costretti alla didattica a distanza. Ho sempre avvertito preoccupazione per chi non poteva accedervi. C’ il tema del divario digitale. Col nuovo anno scolastico l’obiettivo tornare a scuola in piena sicurezza. La didattica a distanza pu essere un’opportunit in pi per potenziare offerta didattica, ma certo dobbiamo ritornare in presenza”.Linea condivisa naturalmente dalla ministra Azzolina: “L’obiettivo – ha affermato – portare tutti a scuola in presenza. Con particolare attenzione ai pi piccoli che hanno sofferto maggiormente in questo periodo”. Quello per la scuola, ha aggiunto, “sar un piano su pi livelli che seguir l’andamento del rischio di contagio”. Ma da Regioni e Comuni arrivato un allarme su risorse ed organici. “La riapertura delle scuole a settembre – ha sottolineato Decaro – comporter molte criticit, ma indispensabile e noi non ci tiriamo indietro”.Certo da parte del Governo servir allargare i cordoni della borsa. Ci sono, ha spiegato infatti il presidente dell’Anci, “una serie di necessit urgenti: sblocco dell’assunzione di personale, certezze su risorse per interventi rapidi di edilizia scolastica, riorganizzazione dei servizi di mensa e trasporto, un vero piano dei tempi che consenta di evitare gli spostamenti si concentrino nelle ore di punta”. Critici i sindacati. Per il segretario della Cgil Maurizio Landini ed il segretario della Flc Cgil, Francesco Sinopoli, “la discussione sulla ripartenza importante ma in grave ritardo.Intanto, dalla Camera via libera alla fiducia posta dal Governo sul decreto scuola. I s sono stati 305, i no 221, 2 gli astenuti. Restano da votare i 193 ordini del giorno, di cui 157 delle opposizioni, che minacciano ostruzionismo, in particolare Lega e Fdi. Il decreto infatti decade domenica e deve dunque essere convertito in legge entro sabato. Prevista una seduta notturna fino alle 24 per illustrare gli ordini del giorno, mentre da domattina verranno votati gli ordini del giorno, a cui devono seguire poi le dichiarazioni di voto e il voto finale sul provvedimento, che potrebbe slittare a sabato. (ANSA)==================Si svolto venerd 29 maggio 2020 in videoconferenza lÕincontro col Ministero dellÕIstruzione per il tentativo di conciliazione chiesto dai sindacati a seguito della proclamazione dello stato di agitazione. LÕincontro, presieduto dal Capo di Gabinetto, Dott. Luigi Fiorentino, ha lasciato del tutto insoddisfatte le organizzazioni sindacali che lÕavevano richiesto, rappresentate dai loro segretari generali.Eccezion fatta per lÕaggiornamento delle graduatorie dei supplenti, proposta che aveva gi trovato risposta risolutiva nel testo di conversione del Decreto Scuola approvato nei giorni scorsi dal Senato, su tutte le altre questioni esposte nella lettera inviata per il tentativo di conciliazione le Organizzazioni Sindacali hanno dovuto prendere atto della totale assenza di precisi impegni da parte dellÕAmministrazione.In modo particolare, nessuna disponibilit rispetto alla richiesta di un potenziamento degli organici del personale docente e ATA, la cui necessit resa evidente dai contenuti del documento con cui il Comitato Tecnico Scientifico indica le misure indispensabili per un riavvio in sicurezza delle attivit in presenza, fissando parametri di distanziamento che imporranno unÕarticolazione del lavoro su gruppi ridotti di alunni. Tale documento, nel fornire un dettagliato quadro della situazione di cui si dovr tenere conto nel programmare la riapertura delle scuole dal prossimo settembre, alla luce di tutte le precauzioni da adottare per prevenire rischi di contagio, ha reso ancor pi evidente lÕinsufficienza delle risorse destinate al sistema dÕistruzione per fronteggiare lÕemergenza; per consentire di far fronte allÕaccresciuto fabbisogno di docenti e collaboratori scolastici, oltre che alla necessaria dotazione di materiali igienico sanitari e di DPI per alunni e personale, occorre infatti prevedere un loro sostanzioso incremento. Se davvero si vuol tornare in sicurezza alle attivit in presenza, non bastano piccoli aggiustamenti, servono investimenti straordinari.Ugualmente non accolte, nellÕincontro di oggi, tutte le richieste avanzate dai sindacati: garantire il rigoroso rispetto del limite di 20 alunni per classe in caso di presenza di allievi con disabilit, rivedere almeno nella presente emergenza i parametri per il dimensionamento delle istituzioni scolastiche, provvedere alla messa in sicurezza degli edifici, promuovere modifiche normative che sottraggano i Dirigenti Scolastici da responsabilit improprie in merito alla manutenzione degli edifici, incrementare le risorse del FUN per la Dirigenza, prevedere un concorso riservato agli assistenti amministrativi facenti funzione di DSGA. Tutto ci si aggiunge alla mancata attuazione degli impegni che avrebbero consentito a molti precari con almeno tre anni di servizio una stabilizzazione del rapporto di lavoro gi il prossimo settembre, cos come non vi alcuna certezza sulle risorse da destinare al rinnovo del Contratto per il triennio 2019-21.DallÕesito totalmente negativo del tentativo di conciliazione consegue la decisione dei sindacati di indire lo sciopero di tutto il personale della scuola statale per lÕintera giornata di luned 8 giugno. é una decisione assunta nella piena consapevolezza del carattere straordinario della situazione in cui la scuola si trova costretta a operare, in un contesto di generale emergenza per lÕintera collettivit, nel quale tuttavia sono emersi con ancor pi evidenza ritardi e carenze da cui il nostro sistema afflitto per la mancanza di un adeguato livello di investimento, evidenziato pi volte negli ultimi anni nelle indagini e nei confronti internazionali. Proprio per questo si fa oggi ancor pi pressante la necessit di ridare a istruzione e formazione la dovuta centralit nelle scelte politiche, perch il superamento dellÕattuale emergenza, con un ritorno in piena sicurezza alle attivit in presenza, segni anche per il sistema scolastico un momento importante di rinnovamento e di crescita.é forte il timore per la riapertura delle scuole, mancando ad oggi un progetto chiaro e ben definito sulle modalit con cui tornare allÕattivit didattica in presenza. Il personale della scuola ha dato in questi mesi una grande prova di responsabilit, senso civico, passione per il proprio lavoro: non possono essere queste le uniche risorse su cui far conto, il momento che faccia fino in fondo la sua parte chi ha la responsabilit di governare il Paese. (comunicato dei sindacati 29.05)”
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