Mafia: Libera Pisa, beni confiscati vissuti come problema, ma sono opportunit…. Lettera a sindaco

La gestione dei beni confiscati va considerata una grande opportunit…: i beni confiscati diventano beni comuni, patrimonio di una comunit…. Invece spesso sembra che la gestione dei beni confiscati alle mafie sia una grana da risolvere. Lo afferma Fabrizio Tognoni, referente provinciale di Libera a Pisa, in una lettera aperta al sindaco pisano, Michele Conti, letta oggi durante un presidio nel luogo dove Š stata rimossa nei giorni scorsi l’edicola confiscata alla mafia. Secondo Tognoni, i beni confiscati sono vissuti spesso come un problema la cui soluzione va delegata ad altri, se proprio lo vogliono fare, non come un’opportunit… per creare nuovi servizi per la comunit…, per mostrare alla collettivit… che la lotta alle mafie paga non solo in termini etici e di giustizia, ma anche in termini di riscatto sociale. Da qui la domanda a Conti: In questi mesi la sua amministrazione cosa ha fatto? Perch‚ non si Š spesa accanto a noi per proseguire quel percorso progettuale di cui ci eravamo fatti promotori e di cui avevamo iniziato a discutere? Perch‚ non ci ha pi— convocato per presentarci le idee elaborate dal Comune per un efficace e duraturo impegno di forte rilevanza sociale, da attuare nel bene confiscato (vecchia o nuova che fosse la sua collocazione)? A Pisa come a Palermo, il ‘problema’ della gestione e della valorizzazione, simbolica e concreta, di un bene confiscato Š prima di tutto appannaggio di chi governa il territorio in cui il bene ricade, non Š compito di Libera o di chi per lei.(ANSA).Mafia: Berti (M5S),caso edicola Pisa pessimo segnale a clan.ÿ Al presidio di Libera hanno aderito decine di soggetti e sigle politiche: M5S, Pd, Caritas, Agesci e tanti esponenti dell’associazionismoIn molti oggiÿ hanno partecipato a un presidio promosso dal coordinamento provinciale pisano di Libera per mantenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica sulla vicenda della rimozione dell’edicola antimafia decisa dal Comune e chiedendo una soluzione per il riposizionamento del bene confiscato alla criminalit… organizzata. All’iniziativa ha partecipato anche il deputato del M5S, Francesco Berti: Questo Š un pessimo segnale ai clan e un brutto momento per l’antimafia Toscana. L’Agenzia nazionale dei beni sequestrati e confiscati alla mafia – ha aggiunto il parlamentare – ha riconosciuto la carenza comunicativa con le associazioni locali, nonostante formalmente non ci siano errori procedurali. Il Comune poteva e doveva trovare risorse da destinare alla manutenzione del bene. Al presidio hanno aderito decine di soggetti e sigle politiche: M5S, Pd, Caritas, Agesci e tanti esponenti dell’associazionismo. Era presente anche il presidente della Provincia di Pisa, Massimiliano Angori. Al termine del presidio i partecipanti hanno deposto decine di candele lungo il perimetro di suolo pubblico fino a pochi giorni fa occupato dall’edicola.(ANSA).

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