Hanno chiesto di essere licenziati. Con la crisi ancora in atto, malgrado flebili segnali di una ripresa a macchia di leopardo, che investe solo alcuni settori ed altri comparti invece che erano dati in salute colpiti da cali di produzione evidenti, una notizia che potrebbe apparire paradossale, visto che di solito la propria occupazione si difende con le unghie e con i denti. Ma per i 21 operai della Cartiera Pieretti di Marlia, forse era l`unica soluzione. Provati dalle ultime vicende, piuttosto che perdere tutto, vista l`impossibilit di accedere alla cassa integrazione, hanno scelto la chiusura del rapporto per poter attivare la Naspi. Ne forniscono notizia i sindacati. La Nuova assicurazione sociale per l`impiego, Naspi, regolata dal Decreto Legislativo 4 marzo 2015, numero 22. Si tratta di uno specifico ammortizzatore sociale avente lo scopo di fornire sostegno e tutela a chi si trovi in stato di disoccupazio- ne per ragioni indipendenti dalla propria volont . Tale istituto ha sostituito Aspi e la cosiddetta MiniAspi, con riferimento agli eventi di disoccupazione verificatisi a partire dall`i maggio 2015 e innova in maniera rilevanti la durata e i requisiti contributivi in presenza dei quali si ha diritto all`erogazione dell`indennit . Ricordiamo che la Riforma Fornero con questi due distinti ammortizzatori sociali aveva a sua volta sostituito i precedenti trattamenti in materia di disoccupazione, ossia le indennit di disoccupazione (ordinaria ed a requisiti ridotti) e quella di mobilit , prevedendo un trattamento diversificato. Il legislatore del Jobs Act invece intervenuto ®unificando¯ in sostanza i due istituti. Questo l`unico paracadute a disposizione che secondo fonti sindacali verr concesso. Nelle prossime settimane possibile che si elabori il bando per la messa in vendita dell`azienda, non l`affitto. Una delle ipotesi. Nel frattempo si arriver alla scadenza del 7 aprile, guado verr esaminato lo stato passivo. Altro step fondamentale per il futuro. Del resto, dopo alti e bassi, negli ultimi tempi si era capito che c`erano poche possibilit di salvezza. Dopo la scadenza dei termini fissati dal commissario giudiziale per la presentazione di un piano concordatario, un mese fa il collegio giudicante del tribunale fallimentare di Lucca ha dichiarata aperta la procedura concorsuale del fallimento dell`impresa. Gli eventi si sono evoluti in maniera negativa. Soprattutto per i 21 lavoratori dello stabilimento, che da mesi seguivano le trattative per il passaggio di mano dell`azienda e che di certo non hanno trascorso feste serene. Diversi i mesi di difficolt , a fine estate l`azienda aveva depositato un concordato preventivo in bianco che era stato accettato dal tribunale il 26 agosto. C`era allegato un contratto d`affitto con una nuova societ . Un accordo che sarebbe dovuto decorrere dal 9 settembre. Poi la situazione non si sbloccata e si giunti a questo epilogo. Massimo Stefanini da La NazioneLucca (Ecostampa)
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