Economia:Bankitalia,in Toscana attivit… debole a inizio 2019

L’attivit… economica in regione Š rimasta debole nella prima parte del 2019, dove si Š registrata una debolezza generalizzata con andamenti differenziati fra i vari settori produttivi: lo ha affermato Mario Venturi, direttore della sede di Firenze della Banca d’Italia, presentando oggi alla stampa l’aggiornamento congiunturale del rapporto sull’economia della Toscana. Nell’industria il sondaggio della Banca d’Italia su un campione di imprese con almeno 20 addetti segnala un lieve aumento del fatturato, cresciuto di pi— per le imprese medio-grandi grazie all’incremento dell’export, visto che settori come la pelletteria e la meccanica non sono stati toccati dall’indebolimento del commercio mondiale: per l’anno in corso le imprese hanno in larga misura confermato i piani di investimento formulati in primavera. L’attivit… nel terziario si Š invece indebolita: il fatturato delle imprese intervistate Š rimasto stazionario e gli investimenti sono previsti in calo. Le aspettative a breve termine formulate dalle imprese su fatturato e investimenti – afferma Bankitalia – prefigurano un’evoluzione pi— favorevole della congiuntura. Permangono tuttavia rischi al ribasso connessi con le recenti spinte protezionistiche. Nelle attese delle banche le condizioni di offerta dovrebbero restare accomodanti per le famiglie e migliorare progressivamente anche per le imprese.(ANSA).Credito: Toscana;-1,6% erogazioni a imprese +3,5% a famiglie Rapporto Bankitalia su primi 6 mesi del 2019A giugno del 2019 il credito all’economia toscana Š rimasto pressoch‚ stazionario (0,3%), dato espressione di un calo dei finanziamenti alle imprese (-1,6%) e di un incremento dei finanziamenti alle famiglie (+3,5%). Lo rivela l’aggiornamento congiunturale del rapporto di Bankitalia sull’economia della Toscana, presentato oggi a Firenze. I criteri di offerta rivolti alle imprese sono rimasti prudenti, soprattutto per quanto riguarda i rating minimi richiesti alla clientela, scrive Bankitalia in una nota di sintesi, evidenziando che per le famiglie permangono invece condizioni di accesso al credito accomodanti. Il 61% dei finanziamenti alle famiglie Š costituito da mutui casa. La qualit… del credito – si legge ancora – Š ulteriormente migliorata: i prestiti entrati in deterioramento sono calati, in rapporto ai finanziamenti esistenti all’inizio del periodo, di tre decimi di punto, all’1,5%, un valore tornato in linea con la media italiana. L’indicatore Š calato sia per le imprese (al 2,1%), sia per le famiglie (all’1%). Anche l’incidenza delle posizioni deteriorate Š diminuita al 13,3%.(ANSA).

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