Pensioni, troppe disparit… tra donne e uomini

Cgil: con Quota 100, in tre anni, 341mila uscite, ma meno di 100mila le donne. In totale 631mila uscite in meno rispetto alle stime del Def. Landini: l’obiettivo Š la riforma strutturale della legge Fornero, riconoscendo le differenze di generePoco pi— di 341mila: sono queste le persone che, nel triennio 2019-2021, usciranno con Quota 100 (la possibilit… di andare in pensione con almeno 62 anni di et… e 38 di contributi). Di loro, la componente femminile non arriva a 100mila persone. Sono alcuni dei dati che si evincono da una simulazione elaborata da Cgil e Inca nell?analisi Dis(uguaglianze) di genere nel sistema previdenziale.Confederazione e patronato sottolineano come Quota 100 non sia ?una risposta? ai bisogni e alle questioni che emergono dall?universo delle donne. La ricerca stima che nel periodo 2019-2021 oltre 43.500 donne usciranno con Quota 100 nel settore privato e pi— di 56.200 nel settore pubblico. Il resto della platea coinvolta Š rappresentato da uomini (oltre 214mila). La Cgil rivaluta al ribasso, inoltre, le stime del Def, che prevedevano 973mila uscite nel triennio: per la confederazione le uscite saranno 631mila in meno.Ci sono strumenti per cambiare la cultura che delega alle donne la cura. Dove i congedi coprono l?80% della retribuzione anche gli uomini vi ricorrono.L?analisi Š stata presentata oggi (1211) durante un?iniziativa organizzata dalla Cgil nazionale nell’ambito della campagna della Confederazione ?Rivolti al futuro?. ? il secondo appuntamento dopo quello dedicato ai giovani, ed Š stata un?occasione importante, anche alla luce del confronto aperto con il governo, per evidenziare le problematiche dell?attuale sistema pensionistico e quanto le riforme degli ultimi dieci anni abbiano pesato in particolare sulle donne.Per la Cgil Š necessario riconoscere il lavoro delle donne e valorizzare quello di cura, come richiesto dai tre sindacati confederali nella piattaforma unitaria, ed Š tempo di ottenere risposte concrete per superare la riforma Fornero, dando cos un futuro pensionistico ai giovani, alle donne e ai lavoratori gravosi.L?iniziativa Š stata aperta da Susanna Camusso, responsabile delle Politiche di genere della Cgil nazionale. A seguire la relazione introduttiva del segretario confederale Roberto Ghiselli. Poi gli interventi di diverse delegate di categoria e il contributo di Maria Luisa Gnecchi, responsabile welfare del Pd e componente della segreteria, e del sottosegretario al Lavoro, Francesca Puglisi,. Le conclusioni sono state affidate al segretario generale della Cgil Maurizio Landini.?Chiediamo che il tavolo che abbiamo conquistato prenda nei prossimi giorni la strada di una riforma strutturale della legge Fornero, per dare garanzie future a tutti e uguaglianza, riconoscendo le differenze di genere?. Lo ha detto nel corso dell?iniziativa Landini. ?C?Š bisogno, dentro questa legge di bilancio, di dare i primi segnali che riguardano il part-time verticale, l’allargamento dell’Ape sociale e la definizione di un percorso certo per una legge sulla non autosufficienza. C?Š poi – ha proseguito – un nostro giudizio di insufficienza rispetto alla rivalutazione delle pensioni?, uno dei temi al centro della manifestazione unitaria indetta dai sindacati per sabato 16 novembre al Circo Massimo a Roma. da rassegna.it

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