Rifiuti: Istat, costi troppo alti per 7 famiglie su 10. Meno produzione, pi— differenziata

Costo della raccolta dei rifiuti troppo alto per 7 famiglie su 10. Lo scrive l’Istat nel rapporto ‘Raccolta differenziata dei rifiuti: comportamenti e soddisfazione dei cittadini e politiche nelle citt… 2017-2018′. In particolare, resta elevata e in linea con l’anno precedente la quota di famiglie che reputano elevato il costo dei rifiuti (68,2%) mentre il 28,2% lo definisce adeguato e solo lo 0,7% lo valuta basso. Il costo del servizio Š giudicato meno soddisfacente nelle aree dove non c’Š ancora una diffusione ottimale dei vari servizi di raccolta differenziata dei rifiuti. Le famiglie residenti nelle Isole sono le pi— insoddisfatte (il 79,4% reputa il costo elevato), quelle del Nord-ovest le meno critiche (costo elevato per il 58,9%). La valutazione del costo cambia a seconda della dimensione dei comuni: nei piccoli (sotto i 2mila abitanti), le famiglie percepiscono adeguato il costo del servizio di raccolta nel 40,7% dei casi (36,3% nel 2017) mentre nei centri di grandi dimensioni tale percentuale Š inferiore di circa 20 punti, rivelando un maggior grado di insoddisfazione rispetto a questo aspetto. La classifica delle regioni con le famiglie pi— soddisfatte Š guidata da Bolzano (66,4%), seguono Trento (48,4%), Lombardia (43,3%) e Veneto (37,6%). Per il Sud la prima regione Š il Molise che si posiziona al settimo posto a livello nazionale (31,8%) mentre la Sicilia chiude la graduatoria (14,4% contro 28,2% della media nazionale). (ANSA).Rifiuti: Istat,diminuisce produzione e aumenta differenziataÿ 87,1% famiglie raccoglie plastica. Nord-Est e Lombardia virtuosiDiminuzione della produzione di rifiuti nel 2017 (sul 2016), con 488,7 kg per abitante, e aumento della raccolta differenziata che raggiunge il 55,5% con una crescita di 3 punti rispetto all’anno precedente ma sempre lontano dall’obiettivo del 65%. Poco meno della met… della differenziata raccolta va al riciclo mentre nel 2018 aumentano le famiglie che effettuano regolarmente la raccolta della plastica: l’87,1% con una crescita del +2,7% (erano il 39,7% nel 1998); cresce anche la raccolta porta a porta con un +4,0% di famiglie servite. Le Regioni del Nord-Est e la Lombardia le pi— virtuose sulla raccolta dei rifiuti urbani anche se la produzione Š maggiore. Questi alcuni dei dati contenuti nel rapporto Istat sulla raccolta differenziata su Comportamenti e soddisfazione dei cittadini e politiche nelle citt… per gli anni 2017-2018. Per quanto riguarda le singole categorie di rifiuto, il 71,3% delle famiglie effettua con regolarit… la raccolta dell’ alluminio (27,8%), l’86,6% della carta (46,9%) e l’85,9% del vetro (52,6%). Le regioni con maggiore produzione di rifiuti urbani sono l’Emilia-Romagna (642,2 kg per abitante) e la Toscana (600,0), ma la prima li raccoglie in modo differenziato per il 63,8;%, segue distanziata la seconda con il 53,9%. Molise e Basilicata registrano invece i livelli pi— bassi (rispettivamente 377,0 e 345,2 kg per abitante) a cui corrispondono quote altrettanto basse di raccolta differenziata (30,7% e 45,3%). La produzione di rifiuti urbani aumenta a Bolzano e in Valle D’Aosta, Friuli-Venezia Giulia, Marche e Piemonte. La raccolta differenziata dei rifiuti urbani risulta in crescita in tutte le regioni, fatta eccezione per il Friuli-Venezia Giulia (-1,6%) che, tuttavia, ha superato l’obiettivo del 65% raggiungendo livelli di produzione totale dei rifiuti urbani inferiori o prossimi alla media Italia. Al primo posto la provincia autonoma di Trento, con 74,6% di differenziata; al secondo posto il Veneto, con il 73,6%. A seguire la Lombardia (69,6%), la provincia autonoma di Bolzano (68,5%) il Friuli-Venezia Giulia (65,5%). (ANSA).

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