Bari XVIII Congresso Cgil: Camusso: il lavoro Š la bussola per cambiare il Paese

I governi continuano a ignorare investimenti e occupazione. No ai sussidi, ma strategie per lo sviluppo. Cgil pi— unita, pi— forte. La nuova questione meridionale e poltiche europee contro le diseguaglianze per un nuovo contratto socialeUn minuto di silenzio per le donne, gli uomini e i neonati morti nel Mediterraneo per l?egoismo dell?Europa. Susanna Camusso ha aperto cos il XVIII congresso della Cgil che si tiene alla Fiera del Levante di Bari e che porter… all?elezione del nuovo segretario generale del pi— grande sindacato italiano. L?assise si svolge significativamente ?nella terra di Giuseppe Di Vittorio?, come ha scandito Camusso: ?Noi non ci stancheremo mai, ovviamente, di ricordarlo e di trarre profitto dai suoi insegnamenti?.La Carta dei diritti: un progetto inclusivoIn apertura la sindacalista ha ricordato l?importanza, in un contesto come quello attuale, del sindacato confederale come ?luogo di crescita, di emancipazione, difensore della democrazia, che sa sempre mantenere le sue radici?, come ?capacit… di rappresentare l’universo del lavoro, di chi lo cerca, di chi lo ha magari precario, di chi ha lavorato una vita?. ? proprio a partire da questa logica inclusiva che Š nata la Carta dei diritti universali del lavoro: si tratta di una ?proposta innovativa che definisce il lavoro, che interviene nel superare logiche di dualit… e precariet… per ricomporle nella dimensione dei diritti, che proprio in quanto diritti sono in capo alla persona?. Per questo, ?dopo una mobilitazione sindacale e civile che nella raccolta firme ha coinvolto milioni di persone. Sar… nostro impegno e cura ricordare al Governo che invece di ledere il ruolo del Parlamento farebbe bene a confrontarsi sulle leggi di iniziativa popolare. Pensiamo sia fondamentale che il Parlamento discuta del nuovo diritto del lavoro, certo pensiamo all?articolo 18 ma non solo, ragioniamo del nuovo diritto del lavoro; in molti accordi abbiamo riconquistato diritti, dobbiamo estenderli e rafforzarli, anche cos si d… senso e si lotta per l?affermazione della carta dei diritti?.Il 9 febbraio in piazza contro una manovra inadeguataCamusso ha anche ricordato l?importanza dei rapporti unitari con Cisl e Uil, con cui ?abbiamo elaborato la nostra Piattaforma per il Paese, e a partire da questa, dato un giudizio largamente critico e severo della manovra e indetto la manifestazione nazionale del 9 febbraio?. ?Lavoriamo per una grande manifestazione, per una stagione di vera e propria vertenza con il Governo?, ha aggiunto. ?Sappiamo bene che raggiungere questo obiettivo richiede un forte e straordinario rapporto con lavoratori, lavoratrici, pensionati. Perch‚ il rancore, l’insofferenza, la delusione verso la politica che ha governato le stagioni che abbiamo alle spalle, Š tutt?altro che sopito?. E dunque ?non possiamo distrarci, ma dobbiamo gettarci a capofitto in questa fase di assemblee e attivi nel sostegno della Piattaforma, nella preparazione della manifestazione?.Il segretario generale della Cgil ha poi spiegato i motivi che rendono questa legge di bilancio inaccettabile per i sindacati: ?Ci indebita drammaticamente (53 miliardi) per i prossimi 2 anni, non ha priorit… e risorse per gli investimenti nel 2019, anzi paralizza quelli in essere, e cancella le prospettive almeno per il 2020 e 2021; ancor di pi— di fronte alla diminuzione della produzione industriale, agli avvisi di Banca d?Italia sulla recessione tecnica serve una reazione anticiclica?. Inoltre, la manovra sembra non aver nessun contenuto sociale progressivo, necessario perch‚ la crisi ?non ha solo generato perdita di capacit… produttiva, riduzione del Pil, ma ha profondamente allargato le diseguaglianze, sono aumentate le persone e in particolare i minori in povert…, sono esplosi i lavori poveri, Š aumentata la segregazione del lavoro femminile, Š ripresa la migrazione delle giovani e dei giovani, sono aumentati gli anziani in solitudine e povert…, mentre Š stato ridotto il perimetro pubblico, indebolita la rete delle protezioni sociali? e sono anche drammaticamente ?aumentate le distanze tra Nord e Sud del Paese e pi— di una regione del Centro sta scivolando indietro?.Servono dunque investimenti: ?Risulta incomprensibile oltre che sbagliato che opere in corso, gi… decise e finanziate siano nell?incertezza; che si rischi il blocco dei cantieri; che si dia la responsabilit… al codice degli appalti per nascondere l?assenza di un?idea per il Paese?. Certo non servono solo le grandi opere ma Š fondamentale ?una programmazione di quelle diffuse dedicate al risanamento del Paese, alla sua manutenzione, alla ricucitura con e delle zone interne, degli investimenti sociali per ridurre il differenziale in istruzione a partire da 0-6, in sanit… e nell’assistenza a partire dalla non autosufficienza?.Una mobilitazione per il SudTra i ?dimenticati? della politica c?Š, insiste Camusso, in particolare la ?questione meridionale?: ?Volutamente uso un termine antico, perch‚ ogni volta che nel nostro Paese si scopre una questione settentrionale si sta fuggendo dall?unica scelta utile e necessaria per il Paese quella di colmare il divario tra Nord e Sud. Comunque vogliamo definirla, il Mezzogiorno Š il vero assente dalle politiche.Penso che ognuno di noi senta disagio e anche indignazione per una politica che vuole proporci un Mezzogiorno popolato di persone sdraiate su un divano alla ricerca di un sussidio. Ben altra Š la cultura delle nostre regioni meridionali e se chiamano il lavoro ?faticare?? questo non sottende un rifiuto, semmai la consapevolezza di cosa vuol dire lavorare, la responsabilit… che ne deriva, la libert… che potrebbe permettere?.E sempre rispetto al Sud, il cosiddetto ?decretone? fa molto poco: ?Sentiamo riecheggiare lo spirito dei lavori socialmente utili, mentre si dovrebbe riconoscere che quella politica ha fallito, ha determinato insicurezza e precariet…, ed Š tutt?ora una bomba sociale innescata. Nessuno dubita che tra i provvedimenti necessari per uscire dalla povert… ci sia l?inserimento, l?inclusione, ma quelle otto ore di lavoro socialmente utili hanno un?eco non convincente?. Ben diverse le idee che il sindacato propone e che sono contenute nella piattaforma Laboratorio Sud, ?con il documento congressuale, con la stessa piattaforma Cgil, Cisl e Uil. A partire dal proporsi un intervento strutturale con l?Agenzia per lo Sviluppo?. Insomma: il Mezzogiorno ?va affrontato nella sua complessit…?, ?scegliere il Mezzogiorno significa pensare che innovazione e progetto devono essere in ogni azione, in ogni scelta?. Per questo, la numero uno della Cgil propone a Cisl e Uil che ?nella continuazione della nostra iniziativa debba esserci la proposta di mobilitazione specifica, non ogni regione per s‚, per dare senso e concretezza ad una grande questione nazionale?.Ma non c?Š solo il Sud tra i dimenticati della legge di bilancio che in generale ?non affronta i nodi della politica industriale?. Serve ?una politica che si misuri con le aree di crisi, si doti di strumenti stabili e definisca ammortizzatori sociali che diano certezza e la necessaria continuit…. Una politica industriale motore di innovazione, che provi a sanare quel deficit tante volte determinato dalla dimensione di impresa e dalla scarsit… di ricerca?.Flat tax: una scelta iniquaE poi, naturalmente, il fisco. Servirebbe equit… fiscale, progressivit…, e invece ?il Governo risponde con la flat tax, ovvero con il premio a chi ha di pi—. Anche con la flat tax dedicata alle Partite Iva si produce disuguaglianza tra redditi equivalenti e si pu• produrre un ulteriore proliferazione di lavoro instabile?; o, anche, ?con i condoni, ignorando l?evasione, non Š sufficiente chiamarlo pace fiscale per cambiarne il segno?, oppure sfruttando ?uno slogan abusato dal neo liberismo ma diventato di uso generale, purtroppo, anche a sinistra: ridurre le tasse, non Š lo stesso che tassazione equa e progressiva?.Ma il pi— grande egoismo Š ?non considerare i giovani soggetto delle politiche. Con la crisi Š iniziato un processo migratorio che per alcune regioni e territori ha dimensioni paragonabili a que
lle degli anni ?60 o di fine ?800. Emigrano per cercare risposte che qui non trovano, opportunit… di lavoro e stabilit…, accesso alla formazione qualificata?. E per i giovani nel ?decretone? non c?Š nulla.Quota 100 e reddito di cittadinanza: non ci siamoCos come sbagliate o insufficienti sono le misure in materia di previdenza: quota 100 ?non Š il superamento della Fornero e non affronta la precariet… e la pensione di garanzia, non d… risposte alle lavoratrici, non si interroga sulla flessibilit… in uscita per i lavori discontinui e gravosi e si potrebbe proseguire?. Inadeguate anche le norme sul mercato del lavoro e per il contrasto alla povert…: ?Contrasto alla povert… non Š cambiare nome agli incentivi alle imprese, conosciamo i costi e la sproporzione coi benefici. Contrasto alla povert… Š inclusione, presa in carico delle persone, capacit… di comprendere le ragioni della marginalit… per superarle?. E in questo senso Š molto negativo il giudizio sul reddito di cittadinanza: si tratta di ?uno strumento confuso che non fa tesoro dell?esperienza del Rei per meglio finanziarlo ed estenderlo, ne cancella invece la valenza sociale?. Anzi, ?vediamo nella proposta del Governo una volont… di giudizio dei comportamenti: a un senzatetto meno sussidio di chi una casa ce l?ha e nessuna idea di come toglierlo dalla strada; una donna separata, magari per violenze e soprusi, costretta alla coabitazione. Un?idea moralistica, una volont… di determinare i comportamenti sociali e di consumo che ha un sapore che rammenta quella dei totalitarismi, che certo sono l?opposto di un processo di inclusione che affronta il disagio e non lo colpevolizza?.L?autonomia differenziata: una rottura pericolosaLa sindacalista ha poi preso una posizione nettamente critica rispetto all?autonomia differenziata delle regioni, ?una proposta piena di incognite sul piano delle risorse e sicuramente non guidata dalla certezza perequativa?, con il rischio fortissimo di ?una rottura dell?universalit… dei diritti costituzionali, oltre che sull’unicit… delle regole del lavoro e dei Ccnl?. E ancora: ?La rottura dell?unicit… del sistema di istruzione Š una lesione del diritto e di tutte e tutti all?accesso paritario all?istruzione, a una cittadinanza consapevole?.E ancora: ?Non avere leggi quadro che diano certezza di unicit… dei livelli essenziali delle prestazioni e determinare nuovi poteri non univoci Š un?altra minaccia sul sistema dei diritti, sulla sanit… che continua ad allontanarsi dallo spirito e dalla pratica del servizio sanitario nazionale?. Non Š questa la strada per migliorare la vita dei cittadini: ?La riconquista dei contratti pubblici e soprattutto delle relazioni sindacali e della contrattazione di secondo livello, Š la via maestra per rilanciare una migliore e universale organizzazione dei servizi. Parlare di sanit… vuol dire uno straordinario piano di assunzioni?. ?Il tema assunzioni vale per molte amministrazioni pubbliche e per l?insieme dei servizi. Il nostro Piano del Lavoro Š un progetto fondato sulla qualit… e sostenibilit… dello sviluppo, anche per questo siamo partiti dalla riforma della Pubblica Amministrazione e dell’istruzione. Da un’idea che un progetto per il Paese declina la sua prospettiva a partire dai due soggetti pi— ignorati: i giovani e le donne?.La rottura del 4 marzoQuesta Š l?agenda, questi sono ?gli argomenti per il confronto, la discussione che dobbiamo fare con i lavoratori e le lavoratrici, con i pensionati per uscire da quel loop che ha portato al voto del 4 marzo. Il 4 marzo non Š arrivato a sorpresa su un Paese che funzionava perfettamente con le risposte sociali giuste, le relazioni sociali corrette, il riconoscimento della rappresentanza, un progetto esplicito di futuro del Paese fondato su cittadinanza e qualit… del lavoro?. Crisi e disillusione sono infatti anche il frutto di ?una gestione della crisi e risposte di lungo periodo fondate sulla riduzione dei diritti dei lavoratori, sulle pensioni come cassa, sulla disattenzione alle diseguaglianze e nella trascuratezza delle solitudini ha prodotto una rottura sociale. I segnali erano evidenti se si fosse voluto leggerli, ma ancor oggi sfuggono alla discussione?.Globalizzazione, nuove povert…, logica delle nazioniLa globalizzazione ? ricorda Camusso ? ?ha indubbiamente segnato grandi risultati per il libero commercio, parzialmente redistribuito ricchezza tra i continenti, ma il prezzo dell?assenza di regole Š molto salato con i drammi sulle migrazioni, con il cambiamento climatico, con la finanziarizzazione e la delocalizzazione del lavoro. Alla crisi e al cambiamento della divisione internazionale del lavoro si devono la crescita di nuove povert… in occidente, dove ricompaiono intensi fenomeni di sfruttamento. Vi sono quelli che rispondono a questi problemi con il ritorno all?esclusivit… della sovranit… nazionale, con le guerre dei dazi, con la misura tra grandi potenze e le loro alleanze invece che con le regole e la mediazione multilaterale?.Cos, ammonisce il segretario generale, ?si prepara un mondo che abbiamo ben conosciuto, quello degli argomenti della guerra, dei totalitarismi e non della democrazia e della convivenza. Forse potremmo proporre di smettere di usare il termine populismo e usare invece una pi— antica categoria: quella del nazionalismo. Dei padroni a casa propria, autarchici in grado di chiudere i confini in nome di un supposto primato per negare qualunque dimensione di governo sovranazionale?.Ad esempio, alla ?logica delle nazioni chiuse Š piegata la scelta del presidente Usa che vuole il muro con il Messico e che ha dimostrato che neanche i bambini e le bambine vengono salvaguardate dal suo sovranismo razzista?.L?isolamento dell?OnuCamusso ha portato dunque ?pochi esempi, dei tanti che meriterebbero attenzione, del totale divario con le decisioni all?Onu: penso agli obiettivi 2030, al Global Compact che assumono due priorit…. La prima, una politica per l’ambiente a contrasto del cambiamento climatico che include molteplici politiche comprese quelle dell?istruzione, contro lo sfruttamento, per la parit… di genere e il rispetto delle diversit…; la seconda, le migrazioni non sono un tema di respingimenti e confini ma di accoglienza e di regole per attuarla. La loro debolezza Š che diventino ?suggerimenti? nonostante la firma dei governi, non impegni cogenti di cui garantire l?attuazione?. E ha aggiunto: ?Se fossero tali nel nostro Paese non si potrebbe discutere di chiudere i porti, ma della imperativa necessit… di una legge che cancelli la Bossi-Fini e che dia la possibilit… di ingressi legali, regole, certezza dei percorsi, corridoi umanitari contro i lager libici e le traversate della morte?.Siamo umani e vogliamo rimanerloPieno e convinto appoggio, poi, al sindaco di Riace Mimmo Lucano e a tutti coloro che sono impegnati per un sistema di accoglienza umanitario: ?Vogliamo ribadire che crediamo nel modello Riace, non nella riduzione dei permessi umanitari, che stiamo con i sindaci che si oppongono alla distruzione del sistema Sprar, che sanno che un minore non pu• finire in strada perch‚ ha compiuto 18 anni, che pensano a sanit… e istruzione come diritti universali mai dipendenti dal colore della pelle o dalla nazionalit… di provenienza. Noi stiamo con i presidenti di regione che ricorreranno alla Corte Costituzionale. Noi siamo umani e vogliamo rimanerlo. Sappiamo, e non smetteremo di dirlo, che le migrazioni sono un?opportunit… per un continente che invecchia e vuole continuare a svilupparsi?, ha scandito Camusso rivolgendosi alla platea dei delegati.Perch‚ ?il nazionalismo di ritorno Š il grande nemico dello sviluppo e del futuro umano e umanistico?. In questo nazionalismo, che ?soffia anche in Europa?, ?non ci sono le risposte al lavoro, anche se questo hanno creduto i lavoratori americani, brasiliani, come tanti ungheresi o italiani. Quel nazionalismo non prevede lavoro di qualit…, n‚ confronto e spazio pubblico verso le grandi multinazionali. Un’idea di potere e primato per i forti, i vincenti, non un’idea redistributiva. ? un nazionalismo di classe che fa presa sulle paure e l’assenza di alterna
tive, anche per questo contro i lavoratori?.Un sindacato internazionale pi— forteQuesto tema ? ha spiegato Camusso ? ?interroga fortemente il sindacato che nel mondo, in Europa, in Italia non vive una stagione facile, tra la lunga crisi, l’internazionalizzazione non governata, la concorrenza sleale, il primato finanziario e tecnologico delle grandi multinazionali.L?abbiamo proposto nella campagna congressuale dell’Ituc: il sindacato mondiale, se davvero vuole essere tale, deve proporre un’idea del mondo fondata sulla solidariet…, sulla effettiva unione dei lavoratori. Abbiamo condotto una battaglia molto importante, costruendo per la Cgil e i sindacati nostri alleati un patrimonio che non va disperso perch‚ indica una via da percorrere, perch‚ tutti sappiamo che il sindacato forte in un solo Paese Š un’ambizione con poche prospettive?.Camusso ricorda che ?per due punti non abbiamo vinto, ma noi comprendiamo il valore di una battaglia che comunque cambier… il volto dell’Ituc e apre prospettive, innanzitutto per i sindacati dei continenti dove sempre pi— si determina futuro e qualit… del mondo. E personalmente sono orgogliosa della Cgil che non ha scambiato una battaglia di merito, con la proposta di una spartizione di incarichi che avrebbe sottratto all’Africa la presidenza dell?Ituc. La prima presidenza africana. ? un patrimonio che dovremo decidere come salvaguardare e far crescere, partendo dalla nota pi— dolente: la divisione europea, nell? Ituc come nella Ces?.L?Europa divisaIl segretario sottolinea che ?molta della divisione politica in Europa si riflette sui sindacati nazionali e ci misuriamo tutti con alcuni nodi che andranno affrontati nel prossimo congresso della confederazione europea, che chiedono al sindacato, e vorrei dire anche alla politica di sinistra, un salto di qualit…. Basta scorrere le cronache per coglierne alcuni: la Brexit, la lotta delle donne in Polonia, le manifestazioni di Danzica e vogliamo qui ricordare Adamowicz assassinato dagli odi sovranisti, gli scioperi e le manifestazioni in Ungheria contro la legge sul lavoro, fino alla Francia?.?Muri, fili spinati, chiusura dei confini non sono soluzioni ma armi della destra che orientano l le paure per poi praticare politiche liberiste ai danni dei lavoratori. Sono il segno di tensioni che emergono esplicitamente anche nel dibattito sindacale; nel rapporto con i Paesi dell?Est Š ormai esplicita la contraddizione tra l?appartenenza alla comunit… europea e salari che rimangono bassi e insufficienti. Tra appartenenza alla Comunit… e assenza di modelli e diritti contrattuali. Usati come territori di delocalizzazione, oggetto di politiche di dumping con profitti che rimangono alle multinazionali o a pochi e non determinano maggior giustizia sociale?.Camusso ha ricordato che ?ad ovest si pagano i prezzi dell’austerit…, delle declamate riforme strutturali, l?assenza di un protagonismo europeo sui temi dell’innovazione e di un modello, a partire dall’intelligenza artificiale, non subalterno al potere monopolistico delle 8 grandi aziende?. E che ?il referendum che determin• l?avvio della Brexit Š vivo nella memoria di tutte e tutti noi?, ma che ora ?serve all?Europa e alla sua prospettiva essere ferma sull?accordo fatto. Non appaia provocatorio, ma la dimensione sovranazionale istituzionalizzata pu• (e deve secondo noi) essere riformata, ma non diventare un tram dal quale scendi e sali alla fermata che preferisci?.Dunque ?l’Europa non sta bene, Š attraversata da un processo di indebolimento del Parlamento e della Commissione e ha consegnato le scelte e le decisioni all’unanimit… dei governi. Un’Europa che ha sposato il rigore monetario anche per chi nell’euro non Š, sacrificando le politiche pubbliche e sociali, l?assenza delle quali alimenta le insicurezze che vengono ripiegate sui nazionalismi anti-europei?.?Sentiamo il bisogno di riformare l?Europa al pi— presto ? ha scandito Camusso ? a partire dai diritti del lavoro, dall?aumento dei salari, dalle tutele di sicurezza sociale. Dobbiamo per• dirci con franchezza che se non difendiamo l?Europa non la riformeremo; se non c?Š uno scatto di tutto il mondo del lavoro, il prossimo Parlamento potrebbe essere quello della sconfitta del sogno europeo, della cancellazione dell?orizzonte degli Stati Uniti d?Europa?.?La necessit… di Europa non Š venuta meno ? assicura il segretario generale ?, anzi, proprio perch‚ serve multilateralismo, regole e luoghi mondiali, serve l?Europa. Non Š venuta meno per quella ragione fondamentale che Š scegliere la pace. Non Š venuta meno perch‚ per merito dei padri fondatori due generazioni sono vissute come europee nella libera circolazione delle persone.Non Š venuta meno perch‚ nelle debolezze, a partire dai diritti umani, all?Europa ci riferiamo per affermare degli avanzamenti. Non Š venuta meno perch‚ l?Europa deve essere quella piattaforma di democrazia che fronteggia l?illiberalit…, i sovranismi di Russia, Usa e Cina. Una piattaforma di libert… e democrazia fondata su un nuovo patto tra lavoro e capitale, fondata su welfare e giustizia sociale. Quella Š l?Europa che vogliamo, la riforma Š necessaria?.In campo per le elezioni europeeCamusso ricorda che ?giustamente la Ces, nell?avviarsi al congresso, affronta molti temi, tra cui quello di uno strumento di parit… salariale in Europa. L?avevamo proposto al congresso scorso, come si pu• vedere le battaglie giuste si affermano. Ancora, giustamente, ha deciso una grande manifestazione europea nel mese di aprile. Sono troppi anni, dal 2012, che le lavoratrici e i lavoratori europei non parlano e manifestano con voce sola; questo ha allentato legami, favorito ripiegamenti, aumentato solitudini o meglio distanze tra Paesi europei e non, tra Paesi dell?Est e dell?Ovest.?Noi con Cisl e Uil ci saremo in coerenza alle nostre battaglie, perch‚ memori e convinti di uno slogan che cito non perch‚ Š il bicentenario, ma perch‚ Š una delle condizioni per far risorgere una sinistra oggi in preda a processi autodistruttivi, per ridare senso ad una alternativa: ?lavoratori di tutto il mondo unitevi!?.La Cgil ? prosegue Camusso ? Š chiamata ad essere parte attiva nella campagna elettorale europea: ?con Cisl e Uil, ne discuteremo con Confindustria, perch‚ continuare ad essere europei Š una scelta di prospettiva e di campo rispetto alle destre e ai nazionalismi. La cultura politica, la sua qualit…, i suoi orizzonti sono un tema da non trascurare mai nella nostra Cgil, che afferma la sua autonomia, ma nega in radice l?autosufficienza, virus che abbiamo visto molto diffuso tra i disintermediatori di tutte le provenienze. Dobbiamo attrezzarci, scegliere luoghi, modi, argomenti per essere attori di un?Europa, migliore?.L?Ilo sotto attaccoNon Š mancato un passaggio sull?Organizzazione mondiale del lavoro, l?Ilo, che secondo Camusso ?Š messa sotto attacco, come tutte le organizzazioni internazionali, dall?arrivo dei governi di destra totalitari, dai disinteressati al rapporto con gli altri, da un?aggressivit… crescente delle organizzazioni imprenditoriali, come dimostra la chiusura a maggioranza di governi e imprenditori del ?caso Guatemala? (l?assassinio dei sindacalisti)?.L?Europa e le nuove tecnologieCamusso ha poi richiamato la necessit… di una discussione sulla trasformazione dei lavori nell?economia digitalizzata, globalizzata, trasformata dalla tecnologia: ?noi dovremmo discutere del sistema nella sua complessit…, provare a contrattarlo, a indirizzarlo?. ?Che ruolo vuole giocare l?Europa ? si chiede il segretario generale uscente della Cgil -, quello dell?osservatore delle grandi multinazionali??. E aggiunge: ?Non Š un tema che verr…, Š gi… tra noi, ha gi… mutato le caratteristiche della societ…, ha gi… cambiato luoghi di lavoro, cancellato professioni, rideterminato servizi. Noi pensiamo che ci sia una profonda relazione tra il lavoro, la sua qualit… e le condizioni sociali, dobbiamo decidere quale contrattazione (abbiamo dedicato a questo la conferenza di programma) e individuare ci• che serve nelle politiche di governo della digitalizzazione.Dobbiamo uscire dall?idea, che usa molto anche il sindacat
o internazionale, che siamo nella transizione verso. Noi siamo dentro il processo, abbiamo gi… le conseguenze, sappiamo che muter… in continuazione e con grande velocit…?. Per Camusso Š una situazione analoga al ?cambiamento climatico?: ?se ci si continuer… ad attardare sul faremo?, poi sar… ?sempre pi— difficile riparare?.? l’ora di costruire la societ… 5.0Camusso si Š poi soffermata sul capitolo dell’innovazione, sottolineando ancora una volta la necessit… di contrattare l’algoritmo. ?Non Š transizione ma l’oggi ? ha detto – quale contrattazione, quali regole del lavoro, l?abbiamo sintetizzato in contrattare l?algoritmo?. ?Il lavoro trasferito sull?utente-cliente e ritenuto vantaggio invece che autoprestazione, come viene riconosciuto??, si Š chiesta. La digitalizzazione, a suo avviso, ?va affrontata non dal versante sconfitto del luddismo ma da quello razionale che pensa e sa che i fenomeni si possono e si devono governare. Poi, ovviamente, c?Š il bisogno di sapere, sapere leggere, sapere maneggiare, sapere affrontare, sapere utilizzare. Un bisogno di istruzione e formazione che non riguarda il futuro, ma l?oggi, chi oggi Š al lavoro, di ognuno che deve interagire con le tecnologie?. Su questo e sulla ricerca ?abbiamo ritardi drammatici?, ha osservato.Il sindacato si Š ritagliato un ruolo ?confrontandoci, includendo alte professionalit…, quadri, interloquendo con esperti e tecnici, professionisti, tanti soggetti da cui abbiamo imparato ma anche proposto i temi del lavoro, i pericoli della polarizzazione. Abbiamo colto la dimensione compiuta e complessa che dovrebbe farci abbandonare le definizioni industria 4.0 e impresa 4.0?. Ora Š il momento di passare alla societ… 5.0. ?Dovremmo anteporre la societ… 5.0. Non so se lo sia mai stato, ma sicuramente non Š pi— dato che la crescita della societ… dipenda dalla relazione tra impresa e innovazione. Non Š cos se riconosciamo che Silicon Valley Š derivata dalla ricerca pubblica (in tanta parte militare) e che ha prodotto le tecnologie a partire dal Gps. Abbiamo bisogno di un?innovazione, non ridotta solo alle imprese, che veda gli uomini e le donne non solo come consumatori (di ci• che ti viene suggerito) ma come attori consapevoli della societ…, portatori di bisogni che certo cambiano, anche perch‚ cambiano aspettative di vita, processi demografici?.La societ… 5.0 apre nuove prospettive, dal ruolo della politica a quello del sindacato. ?Ci propone un?idea della contrattazione sociale che Š progetto, relazione tra bisogni e innovazione, indirizzo dell?innovazione a partire dalle reti fondamentali di giustizia sociale ? ha spiegato -. Proviamo solo a pensare al ruolo che pu• svolgere una domanda pubblica di fronte ai temi dell?invecchiamento, della sanit… anche di genere, a un diverso abitare e concepire gli spazi collettivi. Qui la contrattazione sociale pu• influenzare invece di lasciar che si venga influenzati. Noi siamo e vogliamo essere soggetti delle scelte, rivendichiamo che lo debba essere anche la politica. Anche per questo l?Italia come l?Europa dovrebbe considerare ricerca e istruzione un intervento prioritario e fare rapidi e intensi passi avanti sulla condivisione della ricerca?. Abbiamo bisogno di innovazione e abbiamo bisogno di governarla: ?Per questo non siamo n‚ entusiasti, n‚ detrattori, partiamo dalla qualit… del modello sociale per declinare le regole. Sapere, conoscere non per diventare improvvisamente tutti appassionati tecnologi, sapere per non cadere nell?inganno che siccome il lavoro nuovo sar… pi— competente, pi— formato, non ci sar… pi— bisogno di regole comuni, ognuno sapr… difendersi da solo?. Oggi lavorano sulle piattaforme ?milioni di persone pagate pochi centesimi che allenano i sistemi di Google piuttosto che di Microsoft. Sicurezza, tutela delle regole, riunificazione del mondo del lavoro: diventa pi— centrale la Carta dei Diritti e il suo praticarla?.Contrattazione, negli anni firmati molti accordiIl bilancio sulla contrattazione Š sicuramente articolato, ha detto il segretario generale. ?Sono stati anni di molti accordi, anche se molti osservatori e anche qualcuno tra noi un po? distratti non l?hanno visto. Spesso anche noi travolti dalla logica del minuto corrente, della memoria breve non ce ne ricordiamo. Abbiamo difeso il contratto collettivo nazionale di lavoro rinnovandolo in tutti i settori, alcuni dopo molti anni, con una lotta tenace, penso ai pubblici, alla grande distribuzione. Potremmo dire che li abbiamo rinnovati tutti, se non mancasse all?appello la cooperazione che nel suo ostinato rivendicare di essere come il privato confindustriale smarrisce le ragioni della sua diversit…. L?abbiamo difeso con gli accordi interconfederali, in ultimo quello con Confindustria che il presidente ama ricordare come ?Patto della fabbrica?. Abbiamo un sistema piuttosto ordinato e una copertura contrattuale superiore all?80%, tra le pi— alte, se non la pi— alta in Europa?, ha ricordato Camusso, specificando che ?Š importante? ma ?non Š abbastanza?.?Dobbiamo fare un bilancio ? ha detto – sul permanere di una vera questione salariale nel nostro Paese e di uno sbilanciamento sul versante del welfare, tranne per i pubblici. Ma se non vogliamo fare tra di noi, con Cisl Uil e le nostre controparti delle discussioni ipocrite, dobbiamo dire che parte della contrattazione Š gi… definita, compresa la contraddizione dell?usare soldi pubblici per finanziare il privato e le divaricazioni tra luoghi forti e deboli. So bene, come sanno Annamaria e Carmelo, le fatiche per costruire unitariamente punti di equilibrio, ma non Š forse il momento di valutare se le politiche di decontribuzione non vadano spostate a livello nazionale? Se non sia un errore la defiscalizzazione senza vincoli del welfare che sottrae risorse pubbliche universali in settori come la sanit…??.Non vogliamo con questo indebolire la contrattazione di secondo livello, ha proseguito, ?dobbiamo per• dirci che non Š cresciuta per effetto della decontribuzione. Sono quattro anni dalla firma dell?accordo sulla rappresentanza, in Cgil ci aveva molto diviso, oggi tutti insieme abbiamo costruito nella contrattazione un passo molto importante che speriamo produca effetti unitari tra le associazioni imprenditoriali. Abbiamo consolidato e sottoscritto che la misurazione deve riguardare sia le organizzazioni sindacali che quelle datoriali?.La misura della rappresentanza Š stata uno strumento fondamentale per regolare la dialettica unitaria, senza veti e senza accordi separati. ?Un vero e proprio tonificante per il sindacato confederale ? lo ha definisce Camusso -. Non ha per• prodotto il risultato di dare seguito alla dizione organizzazioni maggiormente rappresentative e non ha fermato la deriva dei contratti pirata. Inutile sottolineare in questa platea la miopia di chi di fronte alla possibilit… di rendere certe ed esigibili regole che le parti avevano individuato, ha preferito lanciare l?idea della disintermediazione, dell?inutilit… della rappresentanza sociale. Gli effetti si sono visti anche nella lentezza degli adempimenti necessari, ma sono stati ? drammaticamente ? vanificati dall?attuale governo del contratto privatistico, che non solo disintermedia ma fa un passo ulteriore, grave. Il governo, nella convinzione del loro parlare direttamente alle masse, si finge quello del parlare con tutti, meglio dire con chiunque si doti di una sigla. La negazione in radice di ogni rappresentanza e rappresentativit…?. Tutte buone ragioni per rilanciare l’iniziativa unitaria e farlo di intesa con le organizzazioni di impresa. ?Serve alla difesa dei contratti ? a suo avviso -, a impedire la concorrenza sleale, a qualificare il sistema produttivo e dei servizi che deve fondarsi sul lavoro di qualit… e riconosciuto. Serve la legge?.Combattere l’emergenza sicurezzaSusanna Camusso ha ricordato la prima attuazione dell’accordo con Confindustria con la sottoscrizione dell’accordo su salute e sicurezza, che ?interrompe un’incomunicabilit… decennale?. La sicurezza sul lavoro ?Š una vera e propria emergenza, una strage continua, che con sistematica puntualit… colpisce sopratt
utto alcuni settori e i lavoratori degli appalti. Siamo ben lontani da quella presa di coscienza che dovrebbe caratterizzare il Paese?. Il 2018 Š stato drammatico e il 2 gennaio del nuovo anno ci consegnava il primo infortunio mortale: da ultimo, ieri a Genova

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