Svicolano, si contraddicono, negano sfacciatamente i fatti. CasaPound si comporta come al suo solito. Solo acrobazie logiche e un’idea estremamente ‘elastica’ della coerenza possono permettergli di dichiararsi, nelle parole del loro leader Simone Di Stefano al Corriere della sera, ‘apertamente fascisti ed eredi della Repubblica sociale italiana’ e al contempo sottoscrivere di non professare comportamenti fascisti. Lo afferma la segreteria dell’Anpi fiorentina in merito al banchino allestito nei giorni scorsi da CasaPound a Firenze, autorizzato nonostante una delibera di Palazzo Vecchio preveda che ogni richiesta di attivit su suolo pubblico sia accompagnata a una dichiarazione esplicita di rispetto dei valori antifascisti della Costituzione. La continuit nelle dichiarazioni di fascismo da parte di tutti i maggiori esponenti di CasaPound – aggiunge l’Anpi in una nota – gi abbastanza da chiedersi se la loro firma sull’atto fiorentino non sia di fatto una falsa dichiarazione in atto pubblico. Per l’associazione dei partigiani, le affannate dichiarazioni di CasaPound a Firenze, le accuse demagogiche e il poco degno vittimismo sono solo una maschera. Chiunque pu farsi un giro sul web alla ricerca di tutte le volte che CasaPound stata protagonista di inquietanti fatti di cronaca. L’Anpi chiede con forza alle istituzioni vigilanza sui valori costituzionali, su cui si fonda la convivenza civile del nostro Paese: che non permettano che vengano aggirati come appena successo.(ANSA).
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