La CGIL ribadisce l?assoluta contrariet al ricatto perpetrato dal sistema delle imprese che non sia possibile lavorare con pienezza di diritti assumendo come contratto prevalente quello a tempo indeterminato. A lavoro stabile, lavoratori stabilizzati. Si arrivi quindi al pi presto ad un accordo che leghi piano industriale, dotazione organica e percorso di stabilizzazione, in modo da garantire qualit del servizio e del lavoro.SEI Toscana, il gestore del ciclo dei rifiuti per l?ATO Toscana Sud checomprende 104 comuni delle provincie di Arezzo, Siena, Grosseto e del comprensorio di Piombinoe Val di Cornia, ha proceduto ad un vero e proprio ?licenziamento? nel periodo estivo, nei confrontidi centinaia di lavoratrici e lavoratori che svolgevano da quasi dieci anni, lavoro fisso e ricorrente,pur essendo inquadrati con rinnovi di rapporti di lavoro a tempo determinato o di somministrazione.E? inaccettabile che SEI Toscana motivi strumentalmente tale scelta come conseguenzadell?approvazione da parte del Governo del cosiddetto ?Decreto dignit ? che non prevede questoautomatismo.La CGIL ribadisce l?assoluta contrariet al ricatto perpetrato dal sistema delle imprese che non siapossibile lavorare con pienezza di diritti assumendo come contratto prevalente quello a tempoindeterminato. A lavoro stabile, lavoratori stabilizzati!Si arrivi quindi al pi presto ad un accordo che leghi piano industriale, dotazione organica epercorso di stabilizzazione, in modo da garantire qualit del servizio e del lavoro.La CGIL mobilitata affinch la trattativa veda tutti i lavoratori di SEI Toscana, interinali e dellecooperative, occupati e licenziati, compresi i lavoratori distaccati Cooplat di Grosseto, solidarmentecoinvolti ed i cittadini informati, consapevoli e protagonisti di una battaglia comune per la qualit del servizio, per il lavoro e per l?applicazione del contratto nazionale di categoria anche in caso diappalto o affidamento a cooperative e soggetti privati.Gravi sono le responsabilit politiche di ATO Toscana Sud, dei 104 comuni che la compongonoassieme ai vertici aziendali, rispetto ad una mancata programmazione e un solido piano industriale.E? inaccettabile che a pagarne le conseguenze siano i lavoratori con la perdita del posto di lavoro e icittadini che si vedono aumentare le tariffe a fronte di un servizio sempre pi carente.La portata della vertenza per il tema che affronta – il ciclo integrato dei rifiuti urbani- e per ilnumero dei lavoratori coinvolti merita e necessit dell?attenzione della stessa istituzione regionale.Se il confronto previsto per il 12 settembre tra le organizzazioni sindacali e l?azienda non otterr risultati soddisfacenti, la CGIL e le categorie coinvolte ed interessate intensificheranno la loroiniziativa e mobilitazione.========CGIL Toscana: Maurizio Brotini – Simone PorzioFP Toscana: Simonetta PoggialiRSU SEI Toscana: Massimo TanganelliNidil Coord. reg.le: Giovanna MalgeriNidil Arezzo: Luca GabrielliNidil Grosseto: Andrea FerrettiNidil Livorno: Filippo BellandiNidil Siena: Thomas Borromeo
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