Si presentano all’ingresso per chiedere il pagamento dello stipendio, l’azienda chiama i carabinieri. Vignozzi (Fiom Cgil): inaccettabile comportamento della Servimoda (ex Pulzeta). Lettera alle griffes committenti.Sono tre i lavoratori senegalesi che questa mattina si sono presentati a Calenzano in Via delle Calandre, davanti ad una delle societ che fanno capo alla stessa propriet della Servimoda (ex Pulzeta di Calenzano) dove sono impiegati, per sollecitare il pagamento del mese di novembre e della tredicesima.Da pi di un mese sono a casa perch un guasto al generatore impedisce di portare avanti la lavorazione dei metalli per la produzione di accessori moda, o almeno questa la motivazione formale con cui la propriet cinese ha comunicato ai 13 dipendenti senegalesi di non recarsi al lavoro. Alle richieste rivolte dai lavoratori sui cancelli, l’azienda ha risposto telefonando ai carabinieri che sono intervenuti e dopo aver ascoltato i giovani senegalesi hanno chiesto di poter parlare con la dirigenza che per si rifiutata.?La situazione sta diventando insostenibile, i lavoratori hanno diritto a percepire la retribuzione? dichiara Andrea Vignozzi della Fiom Cgil di Firenze che aggiunge ?Questo atteggiamento della propriet inaccettabile, irrispettoso e offensivo dello stato di diritto.Claudia Ferri, della Segreteria della Fiom, avverte: ?Abbiamo gi informato le griffes dell’alta moda rappresentate nelle fibbie da loro prodotte per avvisarle di quanto accade nella filiera e ci aspettiamo una risposta, dal momento che, nel settore, questo non un caso isolato. Nel frattempo aggiorneremo le istituzioni locali a riguardo perch urgente e necessario fare chiarezza e ripristinare la legalit ; i lavoratori non possono pi aspettare.?…cos in ANSALavoro: Servimoda;dipendenti chiedono paga,azienda chiama Cc. Propriet cinese rifiuta incontro, 13 operai sono senegalesiTre lavoratori senegalesi della Servimoda (ex Pulzeta) di Calenzano (Firenze), che fa capo a un imprenditore cinese, questa mattina si sono presentati davanti a una delle societ che fanno capo alla propriet per sollecitare il pagamento dello stipendio di novembre e della tredicesima ma l’azienda ha risposto alla loro richiesta telefonando ai carabinieri. Una volta giunti i carabinieri hanno ascoltato i tre senegalesi e hanno poi chiesto di poter parlare con la dirigenza dell’azienda che per si rifiutata. Ne d notizia la Cgil in una nota. Da pi di un mese i dipendenti dell’azienda sono a casa perch un guasto al generatore impedisce di portare avanti la lavorazione dei metalli per la produzione di accessori moda, o almeno questa, sottolinea il sindacato, la motivazione formale con cui la propriet ha comunicato ai 13 dipendenti senegalesi di non recarsi al lavoro. La situazione sta diventando insostenibile, i lavoratori hanno diritto a percepire la retribuzione – dice Andrea Vignozzi della Fiom Cgil di Firenze -. Questo atteggiamento della propriet inaccettabile, irrispettoso e offensivo dello stato di diritto. Claudia Ferri, della Segreteria della Fiom, spiega che il sindacato ha gi informato le griffe dell’alta moda rappresentate nelle fibbie da loro prodotte per avvisarle di quanto accade nella filiera e ci aspettiamo una risposta, dal momento che, nel settore, questo non un caso isolato. Nel frattempo aggiorneremo le istituzioni locali a riguardo perch urgente e necessario fare chiarezza e ripristinare la legalit ; i lavoratori non possono pi aspettare, conclude. (ANSA).ÿ
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