Operai edili autostradali, lavoro a rischio: oggi sciopero-presidio a Firenze. Botta e risposta con Cantone

Operai edili delle autostrade (200 posti di lavoro a rischio in Toscana), la protesta non si ferma: oggi sciopero e presidio unitario a Firenze dalle 10 alle 12 in via Cavour davanti a Palazzo Medici Riccardi, dove ha avuto luogo il convegno sulle infrastrutture con – tra gli altri – Raffaele Cantone di Anac, l?Ance e il viceministro Riccardo Nencini. Durante i lavori del convegno, una rappresentante dei lavoratori (Giulia Bartoli di Fillea Cgil Toscana) Š intervenuta per illustrare le ragioni della protesta: ?Non lasciamo a casa questi lavoratori?. Botta e risposta con Cantone. Il 12 dicembre nuovo sciopero nazionale La protesta degli operai edili delle concessionarie autostradali (in Toscana rischiano il posto in 200, in tutta Italia 3mila) non si ferma: oggi c?Š stato un nuovo sciopero (di 4 ore) con presidio a Firenze dalle 10 alle 12 davanti a Palazzo Medici Riccardi (via Cavour), dove ha avuto luogo il convegno ?E? il momento del fare, realizzazione e controllo delle opere – Il Codice degli appalti? (nell?occasione, sono intervenuti Raffaele Cantone di Anac, il senatore Stefano Esposito, Vincenzo Sica di Rfi, Adriana Palmigiano di Anas, Edoardo Bianchi di Ance, Giuliano Busetto di Anie, Angelo Artale di Finco, il segretario generale della Uil Carmelo Barbagallo, Fabrizio Monsani di Confindustria, il viceministro Riccardo Nencini).Nel corso del presidio, lavoratori e sindacalisti di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil Toscana hanno chiesto di poter intervenire al convegno per illustrare le proprie ragioni ai relatori interessati dalla vertenza. La richiesta Š stata accolta, e Giulia Bartoli Segretaria Regionale di Fillea Cgil Š intervenuta a nome di tutti, lavoratori e sindacati, illustrando i motivi e gli scopi della protesta: ?Non difendiamo le aziende e non ci facciamo tirare per la giacchetta, difendiamo i lavoratori delle concessionarie autostradali che rischiano il licenziamento in un settore fortemente provato dalla crisi e che ha gi… visto perdere tantissimi posti di lavoro?, ha detto replicando alle parole di Cantone (COSI’ IN ANSA: FIRENZE, 05 DIC – Non siamo qui a tutelare le aziende, siamo qui a tutelare i posti di lavoro. Lo ha affermato Giulia Bartoli, segretario regionale della Fillea-Cgil Toscana, intervenendo a nome dei sindacati confederali degli edili a un convegno sul codice degli appalti a Firenze, a cui hanno partecipato il viceministro delle Infrastrutture Riccardo Nencini, e il presidente dell’Anac Raffaele Cantone. Quest’ultimo, nel suo intervento, aveva definito un paradosso che debbano essere i lavoratori a fare una protesta, di fatto, per conto dei datori di lavoro, ovvero le concessionarie autostradali colpite dalle nuove norme per gli appalti della manutenzione. I sindacati sono favorevoli all’emendamento, proposto dal senatore Pd Stefano Esposito, che consentirebbe di mantenere un 40% di appalti in affidamento alle aziende controllate dai concessionari autostradali. Domani – ha ricordato Bartoli – saremo a un tavolo congiunto fra i ministeri di Sviluppo, Lavoro e Infrastrutture; il 12 inizia la discussione alla Camera, e saremo ancora l con un altro sciopero: noi ci crediamo, perch‚ vogliamo portare a casa una risposta per questi lavoratori, che Š quella della garanzia del lavoro).?Questi lavoratori chiedono un intervento forte del Governo che li salvi dal rischio di licenziamento – si legge nel documento presentato al convegno -. Il loro posto di lavoro Š oggi seriamente messo a rischio dalla norma del nuovo codice appalti che prevede la messa a gara del 80% degli affidamenti di lavori da parte dei concessionari, una norma che noi non contestiamo nel suo principio (appunto la messa a gara graduale dei lavori) ma che cos come oggi Š graduata, Š destinata a scaricare sui lavoratori tutti i suoi effetti per altro in un mercato, quello edile che ancora non vede una sostanziale ripresa. Alcune centinaia di lettere di licenziamento sono gi… pronte per essere comunicate agli interessati?. Non manca un riferimento alle ?pressioni che Associazioni di rappresentanza datoriale di settore tentano di fare, dopo che hanno criticato fortemente il codice sui limiti al subappalto. Ci chiedono dove erano i sindacati e il governo quando l’edilizia perdeva 600.000 lavoratori: beh, noi eravamo li a difenderli uno a uno mentre qualcun altro l lasciava a casa proprio per colpa o con la scusa del mercato, altissimi ribassi, dumping contrattuale, concorrenza sleale e crisi del settore. Pensino a rinnovare i contratti e promuovere il lavoro di qualit… e le imprese sane che ci sono e non a concorrere sul prezzo, qualit… di cui sono portatori anche i lavoratori delle concessionarie autostradali molto qualificati dagli anni d’esperienza che li contraddistingue. Non lasciamo a casa 3mila lavoratori giustificandolo con la presenza della clausola sociale che, per quanto importante, sappiamo non da garanzie a tutti i lavoratori e precarizza i rapporti di lavoro. Non aggraviamo ancora di pi— la gi… complicata situazione dei lavoratori del settore?.Sulla vertenza, per domani mercoled 6 dicembre il Ministero dello Sviluppo Economico ha convocato i sindacati confederali. Inoltre, per il 12 dicembre Š stato proclamato un altro sciopero unitario (di otto ore), con manifestazione a Roma in piazza Montecitorio in concomitanza con la discussione della legge in Commissione Bilancio.LA LUNGA MOBILITAZIONEL?agitazione (che si protrae da settimane, durante le quali i lavoratori hanno fatto scioperi, iniziative, presdi anche ai caselli autostradali, scritto al Papa, incontrato tra gli altri Paolo Gentiloni e Matteo Renzi) Š a sostegno della vertenza per la modifica della norma attuale che riduce i lavori in house; norma che doveva essere modificata in Parlamento con intervento normativo, come da impegni presi col Ministero delle Infrastrutture e con quello dello Sviluppo Economico. Ma non lo Š stata: nel dettaglio, si tratta della bocciatura dell?emendamento Borioli-Esposito che riportava dal 20% al 40% la percentuale degli appalti in affidamento alle aziende controllate dai concessionari autostradali. ?Quell?emendamento conteneva quanto promesso e condiviso con i sindacati al tavolo interministeriali, ma quella promessa non Š stata mantenuta e noi, insieme ai lavoratori, non ci fermeremo fino a quando non sar… trovata una soluzione – hanno spiegato in queste settimane Ernesto D?Anna, Simona Riccio e Giulia Bartoli, segretari generali di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil Toscana -. Ci sono 3mila posti di lavoro a rischio in Italia, di cui circa 200 in Toscana: il nostro obiettivo Š recuperare l?emendamento, solo cos sar… possibile tutelare l?occupazione e scongiurare la destrutturazione di un comparto tra i pi— specializzati del settore edile. E? inaccettabile rischiare la perdita di lavoratori altamente qualificati e la destrutturazione di imprese specializzate, e che non siano pi— garantiti gli standard di sicurezza delle nostre strade ed autostrade, che mai come oggi hanno bisogno di manutenzione?.Appalti:Cantone,concessionarie autostrade scaricano problemi Paradossale che lavoratori protestino per conto di datori lavoroCome al solito si prova a scaricare sulla classe dei lavoratori i problemi che avrebbero dovuto, anche con le norme transitorie, essere organizzati. Lo ha detto Raffaele Cantone, presidente dell’Anac, intervenendo ad un convegno sul codice degli appalti a Firenze, riguardo alla protesta dei lavoratori delle concessionarie autostradali, impegnati in un presidio davanti a Palazzo Medici Riccardi dove si svolgono i lavori del convegno. E’ un paradosso che debbano essere i lavoratori a fare una protesta, di fatto, per conto dei datori di lavoro, ha aggiunto. Nei confronti dei manifestanti, ha proseguito Cantone, ovviamente io esprimo tutta la mia solidariet…: ma Š il segnale di una scarsa comprensione di quello che c’Š nel codice. La norma sulle concessioni autostradali ha eliminato una vera e propria situazione di privilegio che c’era nei confronti di concessionari che non avevano fatto gara per ottenere la concessione, consentendo di immettere sul mercato fasce rilevanti degli appalti. Si sta provando a far pagare agli ultimi un eventuale prezzo di una ristrutturazione, probabilmente non del tutto giustificata perch‚ ad oggi quella norma non Š entrata neanche ancora in vigore. (ANSA).

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