Reintegrati due lavoratori iscritti alla Filt Cgil licenziati ingiustamente, il sindacato vince la battaglia legale contro due aziende fiorentine: ?I lavoratori erano stati cacciati solo per aver chiesto il rispetto dei loro diritti. E? una vittoria importante, si dimostra fondata la nostra battaglia per il ripristino dell?Articolo 18?Firenze, 22-11-2017 – ?Il licenziamento nullo, perch determinato da motivo illecito e ritorsivo; il lavoratore ha pertanto diritto alla reintegra nel posto di lavoro ed al pagamento dell?indennit risarcitoria pari a tutte le retribuzioni maturate dalla data del licenziamento fino alla effettiva reintegra, nonch alla regolarizzazione previdenziale?: per queste ragioni, nei giorni scorsi, il Tribunale di Firenze e quello di Prato hanno reintegrato rispettivamente una lavoratrice, delegata sindacale della Filt Cgil presso un?azienda di logistica e trasporti di Campi Bisenzio, e un lavoratore (iscritto alla Filt Cgil) sempre dipendente di un?azienda di logistica e trasporti, a Calenzano. Nel primo caso, in particolare, si tratta di una lavoratrice che per il solo fatto di avere rivendicato i propri diritti e la piena applicazione del Contratto nazionale di categoria, e aver osato iscriversi alla Cgil fino a diventarne delegata sindacale, stata bruscamente demansionata e poi licenziata in tronco. ?Sono due casi diversi, ma con un’unica matrice ideologica: licenziare chi reclama i propri diritti. Motivazione che, grazie ai nostri avvocati dello studio Rusconi di Firenze, stata dimostrata totalmente illegittima con il conseguente reintegro e un cospicuo risarcimento economico. Ci preme sottolineare che in entrambi i casi nessuno ha mollato e dopo circa due anni si arrivati a una sentenza che riconosce in pieno le riassunzioni dei lavoratori?, dice Gabrio Guidotti di Filt Cgil Toscana. Che aggiunge: ?Si tratta di una vittoria importante per i diritti di chi lavora, che dimostra quanto importante restino la tutela dell’articolo 18 e la fondatezza della battaglia referendaria della Cgil per il suo ripristino; e dimostra anche che quando i lavoratori e le lavoratrici, insieme al sindacato, rivendicano i propri diritti senza paura, si ottengono risultati che sono di esempio per tutti, a maggior ragione in un settore come quello della logistica dove i soprusi sono sempre in agguato?….cos in ANSALavoro: Cgil, reintegrati due licenziati ingiustamente Reintegrati due lavoratori iscritti alla Filt Cgil licenziati ingiustamente. Lo rende noto la Cgil. Nei giorni scorsi, il Tribunale di Firenze e quello di Prato hanno reintegrato rispettivamente una lavoratrice, delegata sindacale della Filt Cgil presso un’azienda di logistica e trasporti di Campi Bisenzio, e un lavoratore (iscritto alla Filt Cgil) sempre dipendente di un’azienda di logistica e trasporti, a Calenzano. Nel primo caso, in particolare, – rileva il sindacato – si tratta di una lavoratrice che per il solo fatto di avere rivendicato i propri diritti e la piena applicazione del Contratto nazionale di categoria, e aver osato iscriversi alla Cgil fino a diventarne delegata sindacale, stata bruscamente demansionata e poi licenziata in tronco. Sono due casi diversi, ma con un’unica matrice ideologica: licenziare chi reclama i propri diritti. Motivazione che, grazie ai nostri avvocati dello studio Rusconi di Firenze, stata dimostrata totalmente illegittima con il conseguente reintegro e un cospicuo risarcimento economico. Ci preme sottolineare che in entrambi i casi nessuno ha mollato e dopo circa due anni si arrivati a una sentenza che riconosce in pieno le riassunzioni dei lavoratori, dice Gabrio Guidotti di Filt Cgil Toscana. Che aggiunge: Si tratta di una vittoria importante per i diritti di chi lavora, che dimostra quanto importante restino la tutela dell’articolo 18 e la fondatezza della battaglia referendaria della Cgil per il suo ripristino; e dimostra anche che quando i lavoratori e le lavoratrici, insieme al sindacato, rivendicano i propri diritti senza paura, si ottengono risultati che sono di esempio per tutti, a maggior ragione in un settore come quello della logistica dove i soprusi sono sempre in agguato. (ANSA).
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