La legge di bilancio uscita dal Consiglio dei ministri merita 7 sul piano degli investimenti e 4 su quello della spesa corrente perch il 2018, in assenza di correttivi, rischia di ridurre le disponibilit dei nostri bilanci di un miliardo: 600 milioni per il rinnovo contrattuale dei dipendenti e 350 per quanto riguarda l’aumento dell’obbligo di accantonamento per crediti deteriorati. Lo afferma il sindaco di Ascoli Piceno e delegato Anci per il fisco locale Guido Castelli, che ha presenziato questa mattina nell’Aula della Camera all’incontro con le istituzioni intitolato ‘Le citt del futuro’. Non abbiamo, dopo 11 miliardi di tagli, la possibilit di sostenere questa ulteriore riduzione di spesa, quindi auspichiamo – aggiunge Castelli – che questo incontro con la presidente Boldrini possa essere il presagio di un rinnovato e pi concreto impegno per la spesa corrente dei Comuni, che non spesa improduttiva, ma spesa per servizi e qualit della vita della nostra gente. Alle parole di Castelli seguono quelle del sindaco di Cuneo, Federico Borgna: Amministro una citt storicamente ben gestita. Eppure, sebbene sia finita la stagione dei tagli lineari, le nuove regole di bilancio ci costringono a rimanere ingessati sul fronte della spesa corrente. Da sindaco ho sempre voluto e ottenuto il mantenimento dei livelli dei servizi sociali sul territorio che amministro, ma dal prossimo anno rischiamo di essere costretti al taglio. Per questo determinante – conclude Borgna – che nella legge di bilancio si tenga conto dell’appello fatto dall’Anci per non bloccare la spesa corrente ed evitare quindi i tagli sulla pelle viva dei cittadini. Per i piccoli Comuni – osserva Stefano Costa, sindaco di Baceno e presidente della provincia del Verbano Cusio Ossola – praticamente impossibile, con le attuali regole, dare nuovo impulso al ciclo economico. Eppure abbiamo a disposizione risorse pronte, rese per inservibili da vincoli di bilancio ancora troppo stringenti. Abbiamo registrato – conclude – le aperture del governo, anche oggi alla Camera, ma serve qualcosa di pi concreto.(ANSA)
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