Toscana: pi— occupati, ma sempre pi— precari

Toscana.In toscana nel periodo gennaio-luglio 2017 sono state 294.830, lincremento sulle steso periodo del 2016 Š stato del 21.7%. Le cessazioni sono state 202.226 con un saldo positivo di 92.604 addetti. Tutto bene dunque, non proprio: nel periodo gennaio luglio 2017 in rapporto allo stesso periodo del 2016 continuano a calare le assunzioni (-6.2%) ed ad aumentare (+1.6%) i licenziamenti dei tempi indeterminati. Sono in crescita anche coloro che a assunti a termine non si vedono confermare i contratti. Sono diminuite infatti le trasformazioni dei rapporti a termine (-7.7%). Ancora maggiore il calo delle trasformazioni dei contratti di apprendistato (-8.3% il complesso delle trasformazioni)ItaliaLavoro, aumentano contratti a tempo: boom per chiamataSalgono ancora nei primi 7 mesi del 2017 le assunzioni a tempo determinato che aumentano del 25,9%. E tra queste si registra un significativo incremento dei contratti di somministrazione (20,4%) e un vero boom per quelli a chiamata passati in questo periodo da 11mila del 2016 a 251mila con un incremento del 124,7%. La fotografia Š dell’Osservatorio sul precariato dell’Inps che annota come la crescita dei contratti a chiamata sia legata alla cancellazione dei voucher del marzo scorso. In aumento anche i contratti di apprendistato anch’essi del 25,9%.Nei primi sette mesi del 2017 il saldo tra assunzioni e cessazioni di lavoro Š stato pari a +1.073.000, superiore a quello del corrispondente periodo sia del 2016 (+825.000) che del 2015 (+930.000). Ma sono calati del 4,6% i contratti a tempo indeterminato compressi dall’aumento delle assunzioni part time e dall’incremento dei contratti di lavoro a chiamata. I dati sui posti di lavoro si mantengono positivi anche esaminando il saldo annualizzato, vale a dire la differenza tra assunzioni e cessazioni negli ultimi dodici mesi a luglio 2017, che risulta positivo, pari a +571.000 e in crescita continua da inizio anno.Tale risultato, spiega ancora l’Inps, cumula la crescita tendenziale dei contratti a tempo indeterminato (+18.000), dei contratti di apprendistato (+52.000) e, soprattutto, dei contratti a tempo determinato (+501.000, inclusi i contratti stagionali). Queste tendenze dunque, attestano il rafforzamento della fase di ripresa occupazionale. Per quel che riguarda le trasformazioni da tempo determinato a tempo indeterminato (incluse le prosecuzioni a tempo indeterminato degli apprendisti) l’Inps stima come siano risultate 215.000, con un lieve incremento rispetto allo stesso periodo del 2016 (+0,7%).LICENZIAMENTI E DIMISSIONI – Nei primi 7 mesi del 2017, infatti, sono aumentate del 23,2% le cessazioni concentrate esclusivamente sui rapporti a termine mentre i licenziamenti, 340mila complessivi, registrano, sempre tra gennaio-luglio, un calo del 4,4%. Aumentano invece le dimissioni del 4,3%. Il tasso di licenziamento, calcolato sull’occupazione a tempo indeterminato, compresi gli apprendisti, dunque, Š risultato per i primi sette mesi del 2017 pari al 3,1%, in lieve riduzione rispetto allo stesso periodo del 2016 (3,2%).SCARICA IL REPORT MENSILE DELL’OSSERVATORIO SUL PRECARIATO DELL’INPS

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