Pi arrivi (+3%) e pernottamenti (+3,1%) nel corso del trimestre estivo per il sistema turistico toscano. Secondo i dati forniti dal Centro Studi Turistici di Firenze per Confesercenti – Assoturismo Toscana, su un campione di 725 strutture ricettive, la Toscana ha avuto circa 3 milioni di arrivi internazionali (+3,4%), che hanno totalizzato oltre 11,7 milioni di pernottamenti (+3,5%): risulta in crescita anche il turismo nazionale, con 2,4 milioni di arrivi (+2,4%) e le presenze a oltre 11,3 milioni (+2,6%). Nel trimestre la componente estera ha rappresentato il 50,9% del mercato turistico: bene i mercati dell’area Ue; stabili russi, statunitensi, spagnoli e canadesi; in calo i giapponesi. In crescita tutte le tipologie di destinazione (+3,3% la costa, +2,7% le citt d’arte, +8,6% montagna), con la sola eccezione delle terme (-1,3%). Le prenotazioni acquisite mediante intermediazione online sono il 44,2% a fronte del 39,9% di attivit generata dalle differenti modalit di contatti diretti. Gli operatori segnalano, inoltre, un aumento della spesa sostenuta dai turisti.I dati positivi ed in continua crescita decretano la fine della crisi per le imprese del settore: i numeri positivi ci portano ad affermare che necessario sostenere percorsi di sviluppo del turismo, attraverso politiche volte ad agevolare gli investimenti nel settore Lo ha dichiarato Nico Gronchi, presidente Confesercenti Toscana, commentando i dati del Centro studi turistici relativi all’estate 2017 in regione. Gli imprenditori – ha aggiunto – devono tornare ad investire per rilanciare le loro attivit , per fare questo necessario il supporto delle istituzioni e delle banche; come Confesercenti faremo tutto il possibile per promuovere progetti che sostengono l’innovazione e lo sviluppo delle imprese del settore. Secondo il presidente dell’associazione, per poter guardare in maniera pi positiva al futuro si dovrebbero mettere in campo azioni per combattere e contrastare il problema del ‘nero e sommerso’ che attraversa l’intero settore. Sono tanti, troppi coloro che offrono forme di ‘accoglienza’ non regolari; e questo va a penalizzare tutti gli imprenditori che svolgono in modo onesto il loro lavoro.(ANSA).
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