Continua la mobilitazione dei lavoratori del Gruppo Eni e della Saipem. Il 19 febbraio incroceranno le braccia per otto ore in tutta Italia per lo sciopero indetto unitariamente da Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil, e manifesteranno in Piazza S.S. Apostoli (dalle ore 10) per contrastare la prospettiva di un forte ridimensionamento del cane a sei zampe in Italia a fronte di un?estensione dell?attivit all?estero, per favorire una politica industriale del Gruppo e rilanciare il ruolo di Saipem nel mercato energetico e infrastrutturale.I lavoratori protestano per dire no al piano prospettato gi dal 2014 dai vertici dell?Eni, che prevede la dismissione della chimica e del sito di Gela, una riduzione della capacit di raffinazione e la cessione sia di Saipem che di Gas & Power. Inoltre, come i sindacati hanno illustrato al ministro dello Sviluppo Economico Guidi e in sede di audizione al Parlamento, si torna in piazza per dire no alla cessione del 70% di Versalis al fondo SK Capital, che sancisce l?abbandono della chimica di base e l?archiviazione di un pezzo di storia della chimica e dell?industria del Paese.Le organizzazioni sindacali ribadiscono la necessit di garantire una forte presenza italiana in Versalis, obiettivo da raggiungere attraverso la partecipazione di Cassa Depositi e Prestiti.Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil, in una missiva indirizzata al Presidente del Consiglio Matteo Renzi e al ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi, chiedono un incontro urgente al governo. La posta in gioco non solo il futuro di migliaia di lavoratori, ma il futuro di un settore produttivo in grado di rappresentare un volano per la crescita e l?innovazione del Paese. da www.cgil.it
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