Quello presentato oggi dalla Whirlpool un piano che, se da un lato contiene scelte industriali importanti per il nostro Paese, sia in termini di investimenti che di volumi produttivi, con il rientro di produzioni attualmente fatte in Cina, in Turchia e in Polonia, dall’altro contiene la decisione di chiudere lo stabilimento ex Indesit di Carinaro in Campania e, seppur in tempi pi lunghi, il trasferimento della ricerca e sviluppo sulle lavastoviglie con la chiusura del centro di None in Piemonte: chiusure che non possiamo condividere. Lo affermano Michela Spera, segretaria nazionale della Fiom, e Gianni Venturi, coordinatore nazionale del sindacato per il gruppo Whirlpool-Indesit. (ANSA).
10 Meno di un minuto