Innanzitutto, il fiume di gente in via Grande, che a Livorno ha manifestato la voglia della citt? di non rassegnarsi alla crisi. Dobbiamo dire che alla rabbia legittima di chi viene oltraggiato dalle controparti servono le proposte e le soluzioni. Per questo abbiamo aperto col Governo una vertenza-Livorno, un percorso verso un Accordo di programma incentrato sulla qualit? infrastrutturale e logistica, per rendere il territorio pi? attrattivo.Poi, gli occhi pieni di speranza dei lavoratori della Lucchini di Piombino. Che dopo tante sofferenze e tante lotte ora finalmente intravedono una prospettiva di rilancio per la loro fabbrica, data per spacciata pi? volte da vari ?soloni?. Invece, quando c’? l’unit? di istituzioni locali e parti sociali nel confronto col Governo, che ha prodotto un Accordo di programma in grado di attirare investitori, i risultati si ottengono. Un modello, questo ? l’auspicio, che pu? funzionare anche per Livorno.E infine le ramazze nelle aiuole, i pennelli che imbiancano le scuole, le donazioni di sangue e tutti gli altri simboli della giornata di venerd scorso, quando nella nostra mobilitazione regionale, con gli ?scioperi al contrario? e non solo, abbiamo dimostrato come mettere insieme lotta, radicalit?, solidariet?, civismo. Un’esperienza di successo, la prima coordinata su portata regionale, che ci ha arricchito e gratificato. E, soprattutto, ? stata utile ai territori e alla gente che ci vive.Con queste tre immagini ci siamo congedati da una settimana impegnativa, uscendone rafforzati. Ora, testa, cuore e gambe verso il 12 dicembre, giorno dello sciopero generale indetto da Cgil e Uil nazionali. Sar? l che ci misureranno, sar? l che chi non ci ama cercher? in ogni modo di sminuirci, criticarci, indebolirci. In Toscana sono state organizzate tre manifestazioni di area vasta, una a Firenze, una a Pisa e una a Siena. Citt? scelte non a caso, perch? universitarie e piene di studenti, che saranno in piazza con noi. In questa decina di giorni che ci separano da quella data, si sta approntando una campagna di informazione capillare: bisogna andare nelle piazze, davanti alle scuole, nei mercati a fare volantinaggi e ad aprire gazebo per spiegare le ragioni della nostra mobilitazione. Di queste si parler? ovviamente anche nei luoghi di lavoro e nelle leghe dei pensionati, in un programma di assemblee.Ma non finisce qui. Senza usare il trasporto pubblico (con buona pace del Garante che non vorrebbe lo sciopero dei mezzi), alcune Camere del lavoro stanno organizzando un servizio di trova-offri passaggi in auto tra chi vorr? spostarsi per raggiungere le manifestazioni toscane del 12 dicembre. Si risparmia, si inquina meno, si sta in compagnia. S, lo spirito degli ?scioperi al contrario?, quello del rimboccarsi le maniche e puntare sulla solidariet?, ci ? restato dentro.
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