Accelerare sulla raccolta dei dati, rafforzare gli strumenti di controllo in mano all’Authority e scoprire una volta per tutte chi viola le norme base di convivenza nel porto. Questi gli obiettivi che hanno portato i tecnici dell’Autorit portuale livornese a mettere a punto un nuovo software che aiuter le imprese a compilare, dalla propria sede e utilizzando il pc, un questionario esaustivo sui turni effettivamente lavorati da ogni dipendente e sul numero di ore straordinarie effettuate. Lo scopo di stroncare il fenomeno della manodopera abusiva, ovvero colpire chiunque preferisca usare in modo illecito personale e mezzi di soggetti terzi piuttosto che fare ricorso alla societ di lavoro temporaneo Alp. Il software avr un periodo di rodaggio, spiega una nota dell’Authority, al termine del quale, diventer obbligatorio per ogni impresa fornire i dati richiesti al momento dell’avviamento di ogni turno lavorato. Nella rilevazione troveranno spazio informazioni come data, turno e luogo di lavoro (nave, area, deposito), le attivit da svolgersi, la tipologia merceologica e la quantit complessiva da movimentare, i nominativi dei dipendenti avviati alle attivit descritte, i nominativi dei dipendenti dell’agenzia fornitrice di lavoro portuale temporaneo eventualmente utilizzati a integrazione del proprio personale, la ragione sociale dell’impresa, autorizzata ex articolo 16, alla quale sono stati eventualmente appaltati i segmenti di attivit . Questa vigilanza quotidiana, conclude la nota, una volta completato lo screening, dovrebbe consentire all’Authority di avere una mappa definita nel complesso mercato del lavoro portuale. Non vogliamo penalizzare i lavoratori – spiega il presidente Giuliano Gallanti – ma non possiamo permettere che la condotta illecita di certe imprese si ripercuota sulla competitivit del porto.(ANSA).
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