Esprimiamo viva preoccupazione per la decisione che lo Stato, attraverso l’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la destinazione dei Beni Confiscati alle Mafie, ha preso in relazione alla messa all’Asta della tenuta di Suvignano ‘presso Monteroni D’Arbia sequestrata ben 19 anni fa a ?Cosa Nostra?, ignorando l’offerta della Regione Toscana e di tutte le Associazioni che da sempre combattono le Mafie a viso aperto.Una decisione che riteniamo grave, perch va nella direzione opposta alla via faticosamente intrapresa per combattere la illegalit mafiosa di questo Paese.Una via intrapresa dalle forze sane del Paese in nome di chi ha perso la vita per combattere le mafie e per sviluppare la cultura della Legalit anche attraverso la riconsegna dei beni loro sequestrati al paese legale, all’utilizzo dei cittadini per il bene di tutti.Siamo inoltre preoccupati per il messaggio che questa decisione porta con se: una cultura di Stato che non si preoccupa, in via prioritaria, della necessit di sgombrare il campo dalla eventualit che i beni confiscati dalla Mafia ritornino nelle sua disponibilit , una opportunit che per i mafiosi allettante e possibile. In questi periodi di crisi, infatti, la malavita organizzata che dispone di liquidit ‘infinite’ derivante dalle molteplici attivit illecite. Potremmo scommettere che l’offerta migliore arriver da soggetti ad essa collegati.Una decisione ragionieristica da parte dell’Agenzia che, se non modificata, di fatto, pu sancire la sconfitta dello Stato nella lotta per la Legalit .Un ripensamento a noi sembra opportuno e doveroso, segnerebbe anche un segnale forte rispetto al passato.Il Segretario GeneraleMarco Noeroÿ
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