GAVORRANO (GR): Ogni famiglia aspetta dall`azienda 10mila euro di arretrai. All`appello mancano sei stipendi, la quattordicesima, il fondo complementare e la cassa edili, non versati dagli imprenditori. Nonostante questo fino a ieri gli operai e gli impiegati dell`azienda Isotec di Caldana (ex Caldana srl consociata del Consorzio Etruria) hanno continuato ad andare allo stabilimento nella speranza che i datori di lavoro mantenessero le promesse fatte. Ma non stato cos: l`ultima novit arrivata ieri quando i dieci dipendenti – con contratto metalmeccanico hanno appurato che anche il materiale da lavoro terminato. Dunque blocco totale per un`attivit che opera nel settore edile fornendo manufatti in cemento e ferro per case e infrastrutture. ®Sopportiamoquesta situazione da almeno 2 anni – spiegano gli operai ma adesso siamo arrivati al culmine: da sei mesi non riscuotiamo lo stipendio e ognuno di noi ha arretrati che ammontano anche a 10mila euro.Abbiamo tutti una famiglia da mantenere, moglie e figli. Finora abbiamo trovato grandi difficolt a pagare l`affitto o il mutuo della casa, ora non riusciamo neanche a fare la spesa o mettere la benzina per venire a lavoro da Follonica, Braccagni, Giuncarico e Grosseto dove abitiamo. Abbiamo visto che i dipendenti di altre aziende maremmane in difficolt sono stati ricevuti dalle autorit per molto meno: chiediamo quindi alla Provincia e al Comune di Gavorrano di interessarsi alla nostra situazione perch per noi, al momento, non esiste alcuna via d`uscita¯. Se gli operai si licenziassero perderebbero tutto ci che gli spetta, comprese le poche garanzie, mentre i vertici Isotec – secondo quanto riferito ai sindacati – non sono disposti a ricorrere agli ammortizzatori sociali, n tantomeno a interrompere i contratti di lavoro. ®Ci hanno fatto una serie di promesse – spiegano i dipendenti – senza mai mantenerle: ci hanno raccontato che l`azienda era in attesa di finanziamenti delle banche che avrebbero risollevato la situazione, che i nostri stipendi ci sarebbero stati versati a scadenze regolari. Promesse mai mantenute: il nostro conto in banca rimasto a secco, lo gi dagli ultimi mesi del 2012. E adesso dobbiamo pensare alle nostre famiglie, non possiamo restare in silenzio perch la situazione irreversibile: un giorno non siamo andati in sede per partecipare a un incontro con i sindacati a Grosseto e ci stata addirittura recapitata una lettera di richiamo per l`assenza. E` assurdo¯. da La Nazioneÿ
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