La direzione della Casa Circondariale di Siena ha deciso di operare, a seguito di obiettivi attribuiti dal DAP (cos ci stato comunicato), l’aumento della popolazione attualmente detenuta. La soluzione sarebbe quella di trasformare gli uffici amministrativi in celle detentive. Lo rende noto la Fp-Cgil di Siena e le RSU. La FP-CGIL di Siena e le RSU criticano questa scelta – spiegano -. Non possibile migliorare con un gioco di prestigio, del resto poco efficace, il rapporto dei detenuti con la capienza reale dell’istituto. La qualit dell’istituto ne risulterebbe penalizzata, visti gli evidenti vincoli strutturali di un carcere creato al centro della citt all’interno di un ex convento del 1300, la chiesa di Santo Spirito. Attualmente, si spiega nel comunicato, le celle hanno spazi molto ridotti. La maggior parte della superficie occupata dai letti a castello, presente il bagno seppure di minime dimensioni. Le docce sono situate ai piani, nel secondo sono 3 per 50 detenuti, attualmente solo 2 funzionanti. I locali cucina risultano inadeguati e di dubbia conformit ai requisiti igienico-sanitari e di sicurezza degli impianti. La struttura si presenta notevolmente danneggiata, con eccezione dell’area adibita a zona Uffici dirigenziali che si trova nel chiostro, adiacente all’ingresso. La capienza dell’istituto, anche sulla base della sentenza di Strasburgo, non corrisponde a quella ipotizzata dalla Direzione – aggiungono i sindacalisti -. L’attuale capienza regolamentare della struttura di 50 detenuti, dato rilevato dall’osservatorio Antigone. Ad oggi la popolazione detentiva di circa 70 persone, mediamente di 85 detenuti, in passato stato raggiunto il numero di 110 detenuti. (ANSA).
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