Si apre domani a Roma il XVII congresso della Cisl. Un congresso che ha l’ambizione di proporre al Paese un sindacato nuovo, piu’ partecipativo, innovativo, ma anche un sindacato piu’ snello e piu’ rosa.Saranno 1.082 i delegati che prenderanno parte alla kermesse che animera’ fino a sabato il Palazzo dei Congressi dell’Eur. La scenografia sara’ molto innovativa sul piano tecnologico e totalmente diversa da tutte le assise sindacali del passato: solo un podio circolare, con i colori ed il logo della Cisl al centro del Palazzo. Ad ascoltare la relazione del Segretario Generale, Raffaele Bonanni, e’ previsto un parterre davvero d’eccezione, con la presenza in sala di quasi tutti i ministri del Governo Letta, i principali responsabili degli schieramenti politici, i leader delle confederazioni sindacali e delle associazioni imprenditoriali, oltre a numerosi esponenti del mondo produttivo, accademico e religioso.Il congresso dara’ una sterzata al modello sindacale della Cisl con una sorta di spending review interna. Le Ust, cioe’ le Unioni territoriali del sindacato cislino, sono gia’ passate dalle precedenti 116 a 75 (-41) con una riduzione del 30% dei componenti delle segreterie.Ma una vera e propria rivoluzione e’ prevista per le federazioni nazionali di categoria che dovrebbero passare da 19 a 9. Si sta gia’ lavorando alla Federazione dell’Industria, a quella dei Servizi a rete ed alle persone, alla Federazione della Scuola e del Pubblico Impiego, del terziario e dei servizi, e ad una Federazione delle Costruzioni e dell’Agroalimentare. Le donne saranno obbligatoriamente il 30% in tutti gli organismi.La nostra autoriforma e’ una scelta strategica con cui la Cisl rafforza il suo radicamento sui posti di lavoro e riafferma la centralita’ del territorio – sottolinea il Segretario Confederale Cisl, Paolo Mezzio, responsabile del Dipartimento Organizzativo -, lanceremo un nuovo modello di sindacato ancora piu’ partecipativo e moderno. Ma un sindacato responsabile che sa contrattare al centro ed in periferia. E’ una sfida di cambiamento – conclude Mezzio – che la Cisl propone in piena unita’ alla politica, alle istituzioni ed all’intero paese. asca
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