Dal 4 aprile 2011 sono passati dai centri di accoglienza toscani 1.800 migranti e profughi: circa500 di nazionalit? tunisina e 1.300, in fuga dalla Libia, di varia provenienza. Dei primi tunisini arrivati, molti erano partiti quasi subito alla volta della Francia o del nord Italia, dove altri connazionali o parenti gi? avevano una casa e un lavoro. Qualcuno e’ rimasto anche in Toscana. Fino ad oggi lo Stato ha pagato per ogni profugo ospitato in Toscana circa 35-38 euro al giorno. La copertura massima era di 48 euro per vitto, alloggio ed accompagnamento all’inserimento nella comunit? (con corsi di lingua o di altra natura).Secondo una ricognizione effettuata dall’Osservatorio sociale regionale, risulterebbe che circa il 30% dei migranti ospitati in Toscana sono stati inseriti in percorsi di tirocinio o di occupazione lavorativa. Il giorno prima del fuori tutti” deciso dal governo nelle strutture toscane erano ospitati 758 migranti.A settembre 2012 se ne contavano 1100 circa. L’ospitalit? ai 758 era garantita da 85 diverse strutture, delle 120 complessivamente mobilitate. I cosiddetti “vulnerabili” (donne, minori, anziani, malati e disabili) sono 89 e potranno ancora rimanere nei centri di accoglienza. Si tratta di donne, minori non accompagnati, malati o anziani.”Le difficolt? di gestione, nel corso di questi 2 anni, non sono mancate,? inutile nasconderlo. Anche in Toscana, sebbene sia stato deciso di affrontare l’emergenza con modalit? diverse rispetto ad altre regioni. Ma l’impegno della Regione, per mitigare i problemi di un esodo cos massiccio ed improvviso e consentire a tanti migranti di sviluppare percorsi di autonomia, non? mai mancato. E i risultati si sono visti”, ha osservato l’assessore al welfareregionale rispondendo alle polemiche che hanno accompagnato la chiusura del programma “Emergenza Nord Africa”.(ANSA)”
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