Iø FOCUS ECONOMIA TOSCANA 2013 LA CASSA INTEGRAZIONE ESPLODE, LA CRISI CONTINUA,INSENSATO RIDURRE GLI AMMORTIZZATORI ADESSO. BENE L’EXPORT, PRODUZIONE INDUSTRIALE AL PALOSCARICA IL FOCUS – Clicca quiÿ IL VIDEO – Clicca qui I dati che emergono dal 1ø Focus Economia 2013, realizzato da Ires per CGIL Toscana, segnalano il persistere di una condizione di forte sofferenza economica e sociale della nostra regione in linea col resto del paese. La Toscana sembra reggere meglio di altre regioni nel confronto tra gli stock di occupati, prendendo a riferimento il periodo 2008-2012, anche se impressionante il raffronto nei 4 anni tra le tipologie di avviamento, la qualit del lavoro, la perdita di addetti nel manifatturiero.Quello che sembra un dato in contraddizione, cio l’aumento dei disoccupati e del tasso di occupazione, invece il prodotto della crisi che vede soggetti esclusi da tempo dall’attivit (soprattutto donne) che magari per lavori di poche ore settimanali, tentano di rientrare pi o meno stabilmente nel mercato, spinte dalla necessit .In modo particolare calano in 4 anni del 44% gli avviamenti a tempo indeterminato; del 11,6% i tempi determinati ?contrattualizzati?; del 15% i contratti a progetto, mentre esplodono i contratti a chiamata e il lavoro occasionale +200%.La cassa integrazione in Toscana in Gennaio ha subito una brusca impennata dopo che nel 2012 si era ritornati sul livello record di 54 milioni di ore del 2010. In particolare la cassa straordinaria, strumento delle crisi strutturali ha rappresentato il 41% del totale delle ore e la somma di straordinaria e deroga, entrambe destinate al ridimensionamento per effetto della riforma Fornero, rappresenta l’80% del totale.A Gennaio 2013, il solo dato della cassa in deroga con 3.392 accordi realizzati ( +64,3% sul Gennaio 2012) 15.315 lavoratori interessati contro 9.395 (+ 63%) prefigura un esaurimento gi dai prossimi giorni dell’insieme delle risorse stanziate per tutto l’anno 2013!!!!!!Il calo della produzione industriale, intorno al 5% nell’ultimo anno, continua a collocarci 20 punti al di sotto del periodo pre-crisi e non sembra dare segni di inversione di tendenza significativi. Da segnalare la performance dell’export, ancora in aumento del 8,3% sugli ultimi 2 anni, con il dato del tessile abbigliamento calzature pelletteria, che rappresenta ormai il 19% di tutto l’export nazionale. L’export metalmeccanico passa in 2 anni (2010-2012) dal 39 al 43% di tutto l’export regionale, in crescita. Da ricordare comunque che le aziende con proiezione verso l’export rappresentano solo il 20% del totale. Gli investimenti delle societ di capitale sono al palo negli ultimi 2 anni ma nel raffronto col periodo pre-crisi 40 punti percentuali pi in basso.Le sofferenze bancarie hanno superato i 9 miliardi, con una contrazione dei depositi delle imprese e delle famiglie assai importante e con gli impieghi ( il credito alle imprese) stagnanti con lieve segno meno.Interessante una simulazione di carattere sperimentale effettuata dai ricercatori IRES su un campione di lavoratori che hanno compilato la domanda ISEE negli ultimi 3 anni e relativamente ai redditi 2009, 2010 e 2011. Ne emerge un dato di contrazione del reddito con una consistente percentuale di lavoratori, 12,6% che all’uscita dagli ammortizzatori (mobilit ) con un nuovo lavoro, registra una contrazione del reddito o un reddito uguale, a dimostrazione che dopo la disoccupazione c’ spesso un lavoro povero.Impressionante infine il dato toscano sulla diminuzione del numero di iscritti alle universit ; erano 128. 774 nel 2008, sono 118.516 nel 2012 con un calo in valore assoluto di 10.258 unit (-8%) indice del calo delle aspettative e a nostro giudizio anche della crisi. Le immatricolazioni scendono in valore assoluto nel quadriennio di 772 unit (-4,04%) mentre su base decennale il calo di circa 3.000 unit ( -15%) in linea con i dati nazionali.Nel quadriennio 2008-20012 i giovani under 34 nella condizione di ?occupato al lavoro? sono calati del 19,8%; i ? Neet? sono cresciuti del 35%.Sulla base delle nostre proiezioni il tasso di disoccupazione nel 2013 torner a superare ampiamente l’8,5%.Con una forte incognita aggiuntiva determinata dalle risorse a disposizione per ammortizzatori comunque in via di esaurimento.Nel raffronto 2008-2012 la contrazione dei consumi in Toscana complessivamente del 14%, con l’alimentare al -12%.ÿ I dati emersi dal rapporto secondo Daniele Quiriconi, responsabile Attivit Produttive e Mercato del Lavoro della Segreteria della CGIL Toscana, ?dimostrano l’assoluta insensatezza di una riforma degli ammortizzatori sociali realizzata in piena crisi. La riforma va rinviata nel tempo, la cassa integrazione rifinanziata. Servono alcuni miliardi e non una navigazione a vista. Altrimenti anche in Toscana, come nel resto del paese, dove finora si tamponata l’emergenza con una mole impressionante di accordi ?difensivi? ( 3.500 solo da inizio anno) rischia di saltare qualsiasi coesione sociale.?Lo scenario che emerge dalla ricerca, dichiara Fabio Giovagnoli, Direttore di IRES Toscana, conferma la situazione difficile per i settori produttivi, che si riverbera sulla condizione sociale dei lavoratori e dei giovani. Impressiona il dato di perdita di studenti nelle universit , un dato su cui i farisaici apologeti della valorizzazione del capitale umano dovrebbero riflettere. Il progressivo calo degli investimenti specie in innovazione e ricerca che si traduce in calo della produzione industriale l’elemento pi preoccupante.?Firenze 08.02.2013
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