I LAVORATORI DI DUE MEDIE AZIENDE, SHELBOX E ALBOR, DELL’EMPOLESE, IN PRESIDIO SOTTO LA PROVINCIA DOVE SONO PREVISTI INCONTRI DECISIVI PER IL LAVORO DI CENTINAIA DI ADDETTI – Empoli 16.01.2013.- La crisi colpisce sempre di pi ed arriva pesantemente anche l dove si sperava non arrivasse.E’ il caso della Shelbox SPA di Castelfiorentino (156 addetti diretti + 150 nell’indotto), dove la propriet aveva aperto le procedure per un concordato in continuit a condizioni che ora dichiara di non poter rispettare. Per domani in programma un incontro in provincia, alle 9.30, durante il quale lavoratori e organizzazioni sindacali chiederanno all’azienda cosa vuol fare e come pensa di uscire da questa situazione.Naviga tutt’altro che in buone acque anche la Albor di Gambassi Terme (48 dipendenti). L’azienda dopo ripetuti ricorsi alla cassa integrazione a fine novembre 2012 ha aperto le procedure di mobilit per tutti i 48 dipendenti ed nell’ambito di queste procedure che la Provincia ha convocato le parti per le 11.30 di domani 17 gennaio.I lavoratori della Shelbox e della Albor in contemporanea con i rispettivi incontri in provincia daranno luogo aPRESIDI17 GENNAIO 2013 (09.30 E 11.30)SOTTO LA PROVINCIA VIA CAVOUR – FIRENZE A seguire le schede delle due aziende. nbSCHEDA [1] Shelbox SPA di Castelfiorentino occupa 156 lavoratori e un indotto nella zona fatto di piccole e piccolissime realt di altri circa 150 addetti.L’azienda opera nel mercato delle case mobili e prefabbricati ed leader indiscusso a livello nazionale.Solo negli ultimi due anni ha risentito della crisi, anche se in modi poco significativo. Tanto che l’azienda fino ad oggi ha utilizzato solo alcune settimane di cassa integrazione ordinaria per i reparti diretti alla produzione e di un contratto di solidariet per i reparti indiretti stato aperto a settembre del 2012. Gli ordini sono arrivati in maniera anche cospicua fino a tutto novembre, segnale indiscusso di un mercato che esiste e che Shelbox ha consolidato negli anni.A ottobre la propriet ha comunicato una forte sofferenza di liquidit e il ritardo dell’inizio della produzione che storicamente vede una stagionalit per le case mobili di ottobremaggio.Il 4 dicembre la propriet ha presentato al tribunale un concordato in continuit .La settimana scorsa in provincia con l’unit di crisi ci hanno comunicato la loro impossibilit di andare avanti con il concordato presentato.I lavoratori dal 9 di gennaio hanno dato vita ad un presidio permanente davanti all’azienda per chiedere chiarezza e soluzione ad una vertenza che ha del paradossale, ci sono gli ordini, il mercato risponde ci sono le competenze per produrre, ma rischia di saltare l’intera stagione.Domani 17 gennaio 2013 nuovo incontro in provincia alle 9,30 dove l’azienda ci deve dire cosa vuol fare e come pensa di uscire da questa situazione.==============================================================..SCHEDA [2] LAzienda ALBOR SPA di Gambassi Terme, azienda leader a livello nazionale nel settore delle cornici, naviga da tempo in cattive acque causa una sempre pi forte contrazione del mercato in cui essa opera con conseguente progressivo calo degli ordinativi di lavoro.LAzienda, che occupa in tutto 48 lavoratori dipendenti, da anni ha fatto ricorso con costante regolarit alla Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria, salvo che per un breve periodo fra il 2011 ed il 2012; lo scorso 28 novembre, malgrado fosse ancora in atto un periodo di CIGO da essa stessa richiesto, ha improvvisamente aperto una procedura di mobilit ex lege 2231991 per 23 dei suoi 48 lavoratori dipendenti definiti in esubero.Nei primi giorni dopo l’avvio della procedura i lavoratori della ditta Albor sono scesi in sciopero per protestare contro lapertura della procedura stessa e per reclamare il ricorso da parte aziendale ad uno degli ammortizzatori sociali previsti dalla legge per le imprese con pi di 15 dipendenti ed il ritiro della procedura di mobilit .Finora la O.S. Fillea-CGIL di Firenze, insieme ai delegati della RSU aziendale, ha avuto quattro incontri (il 4, 10, 18 dicembre 2012 e l8 gennaio 2013) con la Direzione aziendale presso la sede di Confindustria Firenze nel quadro della fase sindacale della procedura di mobilit , fase che si conclusa con lultimo incontro dell8 gennaio scorso.In data 9 gennaio 2013 la Fillea-CGIL ha chiesto direttamente lintervento dellunit di crisi della Provincia di Firenze per una mediazione a carattere istituzionale che potesse gettare le basi per una composizione non conflittuale della vertenza in atto.In data 11 gennaio 2013 la Provincia di Firenze, attraverso il proprio assessore alle politiche del lavoro, Elisa Simoni, ha risposto positivamente alla nostra richiesta ed ha fissato un primo incontro per domani, gioved 17 gennaio 2013 alle ore 11.30 presso la propria sede di via Cavour a Firenze.
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