Il peso dell’industria sul Pil della provincia di Firenze passato dal 23% del 2000 al 19% del 2011. Un numero che per il presidente di Confindustria Firenze, Simone Bettini, potrebbe spiegarne da solo altri perch Firenze, pur restando uno dei territori a pi alto tasso di benessere in Italia, con la crisi ha perso tanta ricchezza: solo nel biennio 2008-2009 il Pil pro-capite dei fiorentini si ridotto di 1.600 euro, e nelle classifica delle province scesa dal 7o posto del 2007 al 13o del 2009. Per questo Bettini, nella sua relazione all’assemblea annuale degli industriali fiorentini, ha invitato politici e banchieri presenti a scommettere sull’industria, sala-macchine della crescita: senza, infatti, non c’ Pil ma mancano anche guadagni di produttivit , posti di lavoro qualificati, ricerca, export. Nei due anni successivi all’esplosione della bolla finanziaria, abbiamo perso un quarto della produzione industriale, un quarto degli ordini interni e un quinto di quelli esteri ha aggiunto. Certi settori come quello delle grandi imprese e del lusso stanno consentendo di recuperare qualcosa, ma un recupero lento e selettivo che riguarda soprattutto l’export. Restano gravi problemi nella filiera delle costruzioni che, ha ricordato Bettini, negli ultimi tre anni ha perso un quarto degli occupati e da marzo 2011 ha fatto segnare un calo ulteriore di 1.452 posti. E non va tanto meglio neppure nel settore turistico dove, se vero che i dati degli ultimi mesi sono pi confortanti e compensano la diminuzione degli arrivi degli anni pi neri della crisi, che aveva toccato il 12%, ha sottolineato nella relazione, vero che gli stessi non compensano la riduzione della spesa turistica, che resta ancora inferiore del 5% rispetto al 2007. (ANSA).
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