ÿ- CALENZANO RIPRESO IL LAVORO IN FABBRICA -ÿFINALMENTE una buona notizia in un panorama sconsolante di aziende che chiudono e altre che entrano in crisi. Da ieri i lavoratori della Mofopress di Calenzano hanno sospeso lo stato di agitazione permanente proclamato alcuni giorni fa. La decisione stata presa dopo che i liquidatori della societ , che nello stabilimento di Calenzano occupa 84 addetti che costruiscono componentistica per auto, hanno ricevuto una lettera di intenti nella quale la Pierburg, una multinazionale tedesca del settore che ha uno stabilimento anche a Livrono, si dichiara intenzionata a fare un`offerta per rilevare la societ . Per il momento la Pierburg sembra voler prendere in affitto un ramo dell`azienda, ma tanto bastato per dare una svolta alla vertenza e riaccendere la speranza negli 84 lavoratori, che hanno deciso di riprendere le attivit .®LA MULTINAZIONALE tedesca ha fatto sapere ufficialmente ai liquidatori che formalizzer questa proposta entro luned prossimo – annuncia Fabio Galantini, della Fiom Cgil – Si tratta di una buona notizia, e adesso aspettiamo con ansia di conoscere i termini dell`offerta¯. La Mofopress era stata messa in liquidazione lo scorso 18 gennaio, la il Tribunale di Prato aveva subito ravvisato le condizioni per concedere l`esercizio provvisoria. Una prima asta per acquisire l`azienda andata nel frattempo deserta.La Nazione ed. Firenze, 15.05.2012ÿSONO IN SCIOPERO e in assemblea daL 9ÿmaggio gli 84 lavoratori della Mofopress snc di Calenzano, azienda di via delle Cantine che si occupa della pressofusione di leghe in alluminio e zinco in particolare per il settore automobilistico e dell`illuminazione. A far scattare la protesta la `doccia fredda` che si verificata, due giorni fa, al Tribunale Fallimentare di Prato: ®L`azienda era stata dichiarata fallita nel gennaio scorso – spiega infatti Massimo Galantini Fiom Cgil – non perch non andasse bene o non avesse commesse ma per errori di gestione che si sono verificati. Il Tribunale aveva comunque affidato a due curatori il compito di garantire la continuit produttiva e, in effetti, l`azienda aveva continuato a lavorare. In questo periodo la Pierburg di Livorno, il principale cliente di Mofopress, si era fatta avanti assicurando di poter presentare un possibile acquirente, una impresa seria che avrebbe garantito il recupero dell`azienda.Nel caso per la trattativa non fosse andata a buon fine la stessa Pierburg si era comunque impegnata a procedere all`affitto del ramo d`azienda in attesa che un altro compratore si facesse avanti. Tutto sembrava risolto ed erava- mo tranquilli invece non stato cos¯.AL TRIBUNALE di Prato che doveva formalizzare gli accordi, infatti, non si presentato n il tanto atteso acquirente n la Pierburg, nonostante gli impegni presi: ®E` stato un colpo durissimoche non ci aspettavamo – sottolinea Marco Tesi Fim Cisl – tanto che abbiamo subito deciso di scendere in sciopero e di indire una assemblea permanente dei lavoratori che, fra l`altro, sono creditori del Tfr e di alcune percentuali di gratifiche passate. I dipendenti Mofopress sono disposti a rientrare al lavoro ma solo quando ci sar un impegno scritto e preciso da parte di un compratore o della stessa Pierburg per quanto riguarda l`affitto del ramo d`azienda. E` una situazione, questa della Mofopress, che lo specchio dell`Italia: una azienda che, pur andando bene, rischia di chiudere per il mancato rispetto degli impegni da parte di chi si era gi esposto facendo un preciso percorso¯. Ieri al presidio dei lavoratori della Mofopress si presentato anche il sindaco calenzanese Alessio Biagioli che ha portato la solidariet dell`amministrazione, ma ha anche promesso un concreto interessamento delle istituzioni per cercare di trovare una soluzione alla vicenda.Sandra Nistri, La Nazione ed. Firenze, 10.05.2012
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