FIRENZE – Il Circolo Vie Nuove ÿdi Firenze, in collaborazione con l’Istituto storico della Resistenza in Toscana, in occasione delle giornate della Memoria delle vittime del terrorismo e delle stragi, presenta, domani, marted 8 maggio, alle ore 21 la proiezione del documentario 4 agosto 1974. Italicus. La strage dimenticata, prodotto nel 2011 da Officinemedia.ÿÿInsieme agli autori Alessandro Quadretti e Domenico Guzzo, interverr anche Andrea Manciulli, Segretario regionale del PD della Toscana. ÿÿÿSTRAGE ITALICUS- LA STORIAÿLa bomba piazzata sullespresso Roma-Monaco di Baviera ?Italicus? viene concepita per produrre unecatombe: si trova su un treno che potenzialmente pu superare i 600 passeggeri, mentre il timer regolato per detonare durante lorario di arrivo previsto nel pi importante snodo ferroviario italiano, Bologna.Il numero di 12 vittime, esiguo rispetto alle previsioni terroristiche, si spiega allora solo in virt di un accidente fortunoso: un ritardo di circa mezzora, trasla la detonazione alluscita della galleria di San Benedetto Val di Sambro; se fosse scoppiata allinterno del tunnel, i morti sarebbero stati probabilmente centinaia.ÿCome per tutte le stragi legate alla strategia delle tensione, la magistratura non mai riuscita a provare pienamente la colpevolezza dei mandanti e degli esecutori materiali dellattentato al treno Italicus.ÿÿIl documentario un lungometraggio realizzato in digitale Alta Definizione (HD), con inserti di materiale in pellicola 16mm e repertorio audiovisivo e fotografico, spesso inedito.ÿLanalisi e la ricostruzione storica vengono alternate ad uno sguardo ?privato?, volto a raccontare i riflessi pi intimi dellevento terroristico: il ritmo del montaggio scandisce un continuo e ideale dialogo tra la sfera prettamente politicostorica (studiosi, magistrati, giornalisti, militanti, materiale darchivio) e quella umana (ricostruzione del vissuto di alcune vittime, ricordi dei parenti, foto da archivi privati e famigliari)ÿIl Circolo Vie Nuove ÿsi trova in viale D. Giannotti, 13 Firenze.ÿL’ingresso all’iniziativa libero.ÿÿÿ
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