SPI CGIL: ANNO NERO PER LE POLITICHE SOCIALI IN ITALIA

Il 2011 Š stato l’annus horribilis per le politiche sociali in Italia: ad esserne convinto Š lo Spi-Cgil, che ha effettuato un’analisi dei bilanci di 7.537 Comuni. Lo Spi-Cgil fa riferimento al fatto che il Fondo per le politiche sociali – che serve a finanziare interventi di assistenza alle persone e alle famiglie – dal 2010 al 2011 Š passato da 929,3 milioni di euro ad appena 273,9 milioni, mentre ‚ stato cancellato del tutto quello per la non autosufficienza.Quasi azzerato il Fondo per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione, che Š passato da 143,8 mln a 32,9 mln. Inoltre gli investimenti dei comuni sono in caduta verticale (-8.8%) e molte amministrazioni vivono la difficolt… a raggiungere l’equilibrio di bilancio della spesa corrente. Il welfare nel nostro Paese Š al collasso. Stiamo raccogliendo i frutti avvelenati di scelte scellerate e profondamente sbagliate di chi ci ha governato fino a poco tempo fa, che ha deciso di azzerare la spesa sociale lasciando milioni di persone prive di qualsiasi forma di assistenza, ha commentato il segretario generale Spi-Cgil Carla Cantone.Ci aspettiamo – ha continuato Cantone – che il governo Monti intervenga per ripristinare uno stato sociale degno di un paese civile e che sappia rispondere alle esigenze dei pensionati, degli anziani, dei non autosufficienti, delle famiglie e pi— in generale di tutte le persone pi— fragili ed esposte.Confidiamo – ha concluso il segretario generale dello Spi-Cgil – che insieme al rigore finanziario e ai sacrifici che hanno contraddistinto finora l’azione di governo, si riesca ad accompagnare un piano di intervento su scala nazionale con il coinvolgimento di tutte le amministrazioni locali che rimetta al centro l’assistenza e il sostegno alla persona e che consideri il welfare come un’imperdibile occasione di sviluppo e di investimento per il Paese.ÿ(Fonte Ansa)

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