Crediamo necessario aggiornare le nostre valutazioni a seguito della presentazione della manovra da parte del Governo Monti, alla luce anche del fatto che i propositi annunciati all’atto dell’insediamento dal Presidente del Consiglio prof. Mario Monti (raggiungere l’obiettivo del risanamento dei conti pubblici, unitamente aquello della crescita e dell’equit?), rappresentavano per noi una novit? positiva che purtroppo ad oggi non si ? realizzata.Rigore finanziario, Crescita ed Equit? sociale sono obiettivi condivisi che CGIL e SPI non hanno mai smesso di indicare come le vere priorit? del Paese per superare la grave crisi finanziaria e per non far cadere nella povert? milioni di famiglie di lavoratori e di pensionati.Purtroppo, per le notizie che abbiamo a oggi, il nostro giudizio non pu? che essere molto critico e con uno slogan possiamo dire: MOLTI PROCLAMI E NIENTE EQUITA?.Riteniamo di non esagerare nel giudizio critico se affermiamo che a pagare il costo della crisi siano sempre ?i soliti? ed in misura pesante i redditi medio bassi da lavoro e da pensione.Ancora una volta si interviene sulle pensioni e sul sistema previdenziale e di nuovo si ? rinunciato a chiamare alle proprie responsabilit? quella parte che fino ad oggi ha dato poco o nulla per uscire dalla crisi. Poco si fa e si dice su come reperire risorse dall?enorme evasione fiscale, nessuna patrimoniale sulle grandi ricchezze, non si interviene abbastanza sui capitali scudati o verso chi li detiene all?estero.Ma ? molto chiaro che ancora una volta si cerca di fare cassa sui poveri ed ? socialmente insopportabile che si blocchi la rivalutazione delle pensioni sopra i 936 euro lordi al mese e senza neanche il bel gesto di una seria sforbiciata alle pensioni d’oro.Chiedevamo discontinuit? al Governo Monti rispetto al passato, ma dobbiamo purtroppo constatare molta continuit? con le politiche socialmente inique del precedente Governo.Reagiremo con forza a queste misure che non hanno il segno di equit? che ci attendevamo e chiederemo al Parlamento di intervenire per salvaguardare il potere di acquisto delle pensioni medio-basse e rigettare le provocazioni sui 40 anni di contributi.Contrasteremo queste ipotesi e questi interventi, indicheremo proposte alternative affinch? la manovra cambi, continueremo, chiamando anche CISL e UIL, nella mobilitazione e nelle iniziative finalizzate a cambiare la manovra rendendola coerente con gli obiettivi di rigore, equit? e crescita che erano stati annunciati.Chiederemo, insomma, MENO PROCLAMI E PIU? EQUITA?.
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