Discorso insediamento flc regionale 20.09.2011

Firenze 20.09.2011˜Da domani subito al lavoro, questo mi sembra il miglior modo per rispondere alla fiducia ricevuta attraverso questo incarico. Al lavoro con ?spirito di servizio?, sapendo che il lavoro che far? dovr? essere utile all?organizzazione e per l?organizzazione: per questo nell?agire cercher? di rappresentare la sintesi di quello che insieme siamo, non la somma di ricchezze diverse, ma l?integrazione del contributo di tutti.˜Un Governo la cui agonia potrebbe terminare domani, ma finire alla scadenza naturale nel 2013, una crisi economica che doveva essere finita, ma di cui invece non se ne vede l?uscita: dal come l?Europa affronter? questo momento dipender? proprio anche il futuro del nostro Paese. Consapevoli di essere dentro una rottura storica, che ci obbliga a cercare una nuova prospettiva, ma sempre guidati da una fortissima concreta vicinanza alle persone.˜Un futuro a cui la CGIL e la FLC stanno dando il proprio contributo, con idee, proponendo sulle iniziative del Governo contenuti e percorsi su cui confrontarsi affinch? non siano i soliti a pagare, ma anche con la mobilitazione perch? i contenuti dei problemi non siano nascosti e confusi e che restino chiare le responsabilit?. Per tutto questo l?8 Ottobre saremo in piazza proseguendo l?iniziativa dei due precedenti scioperi generali, per tutto questo continueremo a sostenere anche tutti gli altri soggetti/movimenti che in questi mesi sono stati con noi: penso soprattutto ai movimenti studenteschi, a cui dobbiamo ridare una prospettiva futura, penso all?associazionismo e ai movimenti che sono stati in piazza con noi e che con noi hanno promosso gli Stati Generali della Conoscenza, penso ai Precari per i quali tante iniziative abbiamo preso. La FLC Toscana possa rafforzare questo ruolo di centralit? del movimento di opposizione alle politiche governative e possa far vivere anche sul nostro territorio una parte dell?esperienza degli Stati Generali. Non dimenticando mai la nostra condizione di sindacato, autonomo nelle scelte, con una forte necessit? di risultato per le persone che tutela.˜I nostri contenuti, che si sono dimostrati giusti nell?analisi e nella proposta, ci hanno messo in una posizione di isolamento rispetto alle altre forze sindacali, un isolamento e un attacco che non ha mai fatto venire meno il nostro senso di responsabilit? e di comprensione dei processi: l?accordo del 28 di giugno poteva essere per tutti un momento di ripresa di un confronto difficile ma utile, l?ultima manovra finanziaria ha dimostrato che non si lavora per il bene del Paese, ma per regolare i conti con quelli che vengono ritenuti nemici. Il 6 Settembre ritengo la cgil abbia dato una delle risposte pi? importanti all?arroganza di quelli che ci stanno intorno. Vorrei essere ancora pi? chiaro su questo: l?unit? dei lavoratori non ? una scelta tra chi ? pi? o meno unitario ma ? un modo di guardare ai problemi dei lavoratori. ˜Riconquista del Contratto Nazionale e valorizzazione del contratto di II livello dovranno essere i primi punti della campagna elettorale per il rinnovo delle RSU.Abbiamo fatto bene a non firmare l?accordo sulla modifica degli scatti di anzianit? per i neo immessi in ruolo per tutti i motivi che oramai conosciamo: questo insieme alla campagna vertenziale sule stabilizzazioni sar? la migliore testimonianza del nostro impegno nella lotta accanto ai Precari.˜Nel rapporto con gli altri sindacati penso si debba continuare a non avere incertezze: noi siamo per i processi unitari, ma la discriminante ? il merito delle questioni. Se i nostri contenuti non troveranno una sintesi nelle idee degli altri, continueremo ad essere noi stessi, saranno gli altri a dover spiegare perch? hanno firmato l?accordo sui gradoni, perch? hanno sostenuto l?articolo 8 della manovra e quant?altro, perch? non dicono niente sul blocco dei contratti nel pubblico impiego e sull?attacco delle norme Brunetta sul governo dei contratti di II livello. Anche il rapporto che dobbiamo avere con la politica e le Istituzioni deve essere un rapporto di merito, mai di subalternit?: basta con gli equilibrismi della politica, come affermato dal segretario nazionale all?ultimo direttivo nazionale, noi siamo contrari ?all?equidistanza?. Le questioni da noi poste richiedono posizioni nette, chiare: l?abbiamo fatto sull?art. 8, lo abbiamo fatto su tutto il resto, alla politica, alle istituzioni esprimersi sulle nostre idee e avanzarne di nuove. Certo a noi interessa un rapporto con la politica, ma sempre con ruoli e funzioni distinte: agli uni la rappresentanza politica, a noi la rappresentanza sociale.˜In Toscana la FLC ha sempre avuto questo tratto e questo dovr? continuare.˜La mia iniziativa sar? improntata alla valorizzazione e alla continuit? del lavoro svolto fin qui, perch? ? stato un buon lavoro che si ? basato su alcuni concetti che vorrei riprendere: la Toscana luogo di elaborazione che ha contribuito spesso alle politiche nazionali. Un grande ruolo che dovr? rimanere costante grazie al contributo di tutti.˜Grande ascolto di tutti e per tutti. Nella nostra organizzazione, cos come prevede anche lo statuto, la ricchezza di idee, sensibilit? e genere ? un valore che deve trovare una sintesi: questo sar? il primo obiettivo, fare s che le idee di tutti siano protagoniste nella vita dell?organizzazione. Non parti che si confrontano, ma idee che si devono contaminare. Del resto l?esperienza di Firenze parla questo linguaggio.Per fare questo dobbiamo creare i luoghi idonei. Forte ruolo del Direttivo regionale, luogo del confronto alto sulle nostre politiche. Dobbiamo dotarci di strumenti esecutivi all?altezza delle cose da fare. Da mesi stiamo discutendo sulla necessit? di allargare la segreteria o comunque individuare le forme per rendere ancora pi? funzionale questo organismo: tutte le soluzioni saranno ipotizzate e valutate nell?applicazione, senza nessun pregiudizio, le decisioni saranno come sempre prese in maniera collettiva. Cos come importante resta il ruolo dell?esecutivo dei segretari: luogo di confronto di tutte le specificit? dei territori, che dovr? continuare a contribuire alle politiche regionali, anche con ruoli di maggiori responsabilit?. Insomma insieme individueremo le forme che permettano di esprimere le nostre ricchezze di idee con una adeguata e funzionale sintesi pratica ed esecutiva. Non possiamo permetterci di sguarnire i territori, dobbiamo per questo costituire strutture leggere politicamente rilevanti, in grado di supportare le politiche per e nel territorio e lasciare le risorse il pi? possibile sul territorio dove pi? servono.Grande cura dovr? essere posta nelle politiche di genere e per il rinnovamento dei gruppi dirigenti: siamo in presenza di un grande ricambio generazionale, che dobbiamo accompagnare creando le opportunit? perch? l?esperienza valorizzi l?innovazione, no al giovanilismo o alla superficialit? del concetto di ?rottamazione?.˜Proseguire nello sviluppo e nella pratica delle strutture di comparto regionali: esse sono un valido aiuto per approfondire le tematiche specifiche di ciascun settore. Valorizzare quelle esistenti, realizzare quelle mancanti.˜Nella gestione della nostra categoria a livello regionale grande attenzione ha avuto sempre la formazione: rivolta ai nuovi quadri, alle rsu, alla struttura dei segretari e delle particolari collaborazioni. Originale ? l?esperienza toscana della scuola dell?ufficio di consulenza, guidato da Alessandra e Filippo, che dovr? ulteriormente incrementare il proprio potenziale proprio nell?ottica del supporto ai territori. Accanto alla formazione sindacale dovremo seguire la formazione professionale: la collaborazione con le strutture territoriali e regionali di Proteo deve proseguire rafforzandosi, a partire dalle scadenze che ci aspettano, concorso per DS, TFA, Formazione per i neo immessi in ruolo ecc. E? fondamentale per noi questo strumento per favorire l?elaborazione di contenuti utili nel momento in cui la ?nottata? sar? passata.˜Grande attenzione si dovr? mettere sul coordinamento regionale delle politiche legate ad alcuni settori specifici. Le politiche dei tre atenei dovranno essere seguite in maniera attenta per poter affrontare il confronto con una Regione sempre pi? attenta al valore strategico delle Universit? (si veda l?esperienza del Dipint nelle Aziende ospedaliere) e valutare gli effetti dei nuovi Statuti sulla vita di quelle Comunit?. La stessa cosa per i settori della Ricerca Pubblica, che non pu? essere lasciata alla deriva, da uno Stato sempre meno presente e possibile preda di privati sempre pi? interessati ed in grado di condizionarne gli obiettivi. Rilanciare il ruolo delle Accademie e dei Conservatori, patrimonio storico culturale del nostro Paese e della Regione e di cui nessuno sembra interessarsi. Per non parlare della drammatica situazione, fatta di licenziamenti, mobilit?, cig, delle agenzie di formazione professionale e delle scuole private prese a tenaglia tra gli effetti della crisi e le avventure di imprenditori improvvisati. In questo campo si giocher? una partita delicata, quella della privatizzazione dei servizi: le tentazioni del ?privato ? bello? dovranno trovare in noi un soggetto che spinge gli Enti Pubblici ad una riflessione vera sul tema degli appalti e sul perch? questi costano meno. Da qui una grande attenzione al tema della formazione professionale e del sistema integrato toscano.˜Lo affronteremo nel seminario del 22/23 Settembre, ma dobbiamo sfruttare il grande potenziale della Piattaforma che gestisce la nostra anagrafe: dovremo curare la formazione dei nostri addetti per un uso pieno di tutte le opportunit?. Da sfruttare ulteriormente per tutte le nostre campagne il potenziale dato dalla rete e dal sistema delle mail: a partire da una valutazione dei siti FLC esistenti in regione progettare una integrazione dell?esistente in maniera da mettere a disposizione le energie di tutti nel pi? breve tempo possibile. Cura particolare ci dovr? essere per la gestione e il rapporto con i sistemi di informazione.˜Da sviluppare ? il rapporto col sistema dei servizi della CGIL: sono cominciate collaborazioni con INCA e CAAF che devono proseguire e individuare nuovi terreni di sviluppo; penso a tutte quelle forme di lavoro atipico che hanno bisogno anche di un grosso supporto tecnico.˜Insomma un grande processo circolare di contenuti e strategie affinch? la nostra azione sia la pi? dinamica possibile, affinch? tutto questo diventi il miglior manifesto elettorale della campagna RSU che sta per arrivare. Un appuntamento fondamentale, che non possiamo mancare e su cui avremo bisogno dell?aiuto di tutti, CGIL in testa: su questo appuntamento si gioca anche una battaglia forte che determiner? l?esito per il raggiungimento di un accordo o di norme utili per la rappresentanza in tutti i settori lavorativi e non solo nel pubblico impiego e sar? l?occasione per misurare le scelte che abbiamo compiuto in questi anni. Un rapporto strettissimo per la grande confederalit? dei nostri temi, di cui la cgil ha un gran bisogno per arricchire le proprie proposte per uscire dalla crisi: l?istruzione, la formazione, la ricerca volano per rilanciare l?economia in questo paese.˜Questi temi fanno parte anche delle priorit? che un territorio si pu? dare: penso ai servizi educativi, al supporto alla didattica, all?assistenza all?handicap, all?edilizia, al diritto allo studio? Tutti temi di una contrattazione sociale territoriale dove FLC e CGIL devono stare insieme per meglio dare forza a questi contenuti.˜Il lavoro da fare ? tanto, il mio incarico sar? sempre a vostra disposizione, nel frattempo andiamo?.

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