Il futuro di Ataf e di noi lavoratori, sembra essere divenuto la posta in palio dello scontro politico tra ‘il solito’ Renzi e il governatore della Toscana Rossi e ribadiamo con forza il nostro no alla vendita dell’azienda. Ataf deve rimanere un bene comune. Lo affermano, in una nota, i Cobas di Ataf. A livello regionale – prosegue la nota – la direzione intrapresa quella di azienda unica della mobilit toscana, in vista della gara regionale per il tpl. L’ambiziosa manovra presenta per molti punti oscuri e apparentemente irrisolvibili, come la forte riduzione delle risorse stanziate: 160 milioni annui, 45 milioni di euro in meno rispetto alle gi insufficienti stanziate quest’anno. Secondo i Cobas il sempre pi impresentabile Renzi, da parte sua, a tutt’oggi si visto bene dal firmare il protocollo necessario per il passaggio delle competenze sul trasporto pubblico, dal Comune alla Regione Toscana. Se tale situazione dovesse permanere, il trasporto pubblico fiorentino sarebbe fuori dal contesto regionale e sottoposto addirittura ad una ulteriore riduzione del 20% delle risorse economiche. Il sindacato ricorda inoltre che durante tutto il mese di settembre, hanno avuto luogo numerosi incontri fra noi rappresentanti dei lavoratori e: l’azienda, le istituzioni, i sindaci. Malauguratamente – prosegue la nota – l’unica notizia che emersa chiaramente da queste riunioni, quella relativa ad un piano industriale e di rilancio per la nostra azienda che non esiste. Per i Cobas la sola strategia economica comprensibile per la nostra vergognosa classe di amministratori della propriet , pare essere quella di vendere per far cassa. (ANSA).
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