CANALE 10 – DA FEBBRAIO SENZA STIPENDIO – AST E SLC CGIL CHIEDONO INCONTRO IN REGIONE

”? un dramma che va avanti da mesi: da febbraio non riceviamo lo stipendio e nessuno vuole salvarci”.Una situazione difficile per i 13 dipendenti dell’emittente fiorentina Canale 10 e lo confermano loro stessi: ”? un dramma che va avanti da mesi: da febbraio non riceviamo lo stipendio e nessuno vuole salvarci”. Oggi i dipendenti della tv fiorentina hanno illustrato la situazione in cui si trovano insieme al presidente dell’Ast toscana, Paolo Ciampi, e a Marco Del Cimmuto della Slc Cgil.L’emittente, Š stato ricordato, alla fine dello scorso gennaio e’ stata rilevata dalla Iasu Ltd dell’imprenditore Gennaro Ruggiero, societa’ che ha firmato con Ctg srl (gruppo Profit) un contratto di affitto di ramo d’azienda in vista di una futura vendita. Recentemente, ha spiegato Del Cimmuto, c’erano stati contatti con un imprenditore laziale che fa capo a Gold Tv ma sono stati ‘sospesi’ per ”l’ostruzionismo del precedente editore” che cosi’ ”avrebbe ostacolato una possibile soluzione”.Secondo il sindacalista ”quella di Canale 10 e’ una vicenda che nel suo complesso puo’ meritare un approfondimento giudiziario; intanto continuano le iniziative legali verso Iasu a partire dalle ingiunzioni di pagamento”. Il presidente dell’Ast, Paolo Ciampi, ha sottolineato che per l’Ast la vicenda ”e’ una ferita aperta, con un’emittente imbavagliata e condannata a sparire. Questo non e’ imprenditoria”.I lavoratori, giornalisti e tecnici, hanno sottolineato che ”Canale 10 continua ad andare in onda ma e’ un contenitore vuoto, eppure la concessionaria Ctg continua a riscuotere contributi pubblici per mettere in onda anche un tot di programmi autoprodotti che pero’ ad oggi non sono garantiti”.In questa ottica Del Cimmuto e Ciampi hanno spiegato di aver chiesto un incontro al presidente del Consiglio regionale della Toscana, Alberto Monaci, e alle commissioni consiliari perch‚ ”la proposta di legge regionale per il passaggio al digitale terrestre sia migliorata in modo che i contributi pubblici previsti non siano dati a emittenti televisive che non sono in regola con i contratti, cosi’ come non siano previste committenze per tv che non hanno giornalisti o dipendenti”.ÿda Lanazione.itfirenze

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