Gli incidenti sul lavoro

ÿAssemblea regionale RLS di CGIL, CISL e UILFirenze, 9 giugno 2011Vi chiedo se in un Paese civile si possa tollerare che ogni anno tremila persone muoiano per cause di lavoro: altro che guerra in Afghanistan…. Lo ha affermato Beniamino Deidda, procuratore generale presso la Corte d’Appello di Firenze.ÿ14.000 INCIDENTI SUL LAVORO IN TOSCANA NEI PRIMI 3 MESI DEL 2011Nei primi tre mesi del 2011 in Toscana sono stati denunciati circa 14 mila incidenti sul lavoro, mille in meno rispetto allo stesso periodo del 2010. Il dato Š stato reso noto oggi in occasione dell’assemblea regionale dei Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (Rls) di CGIL, CISL e UIL. Nel 2010 in Toscana gli infortuni sono stati 66.600, di cui 53 mortali: nel 2009 le morti bianche erano state 62. I dati ufficiali – ha spiegato Daniela Cappelli (CGIL) – ci parlano di un calo degli infortuni sia a livello nazionale che a livello toscano: per• il dato va rapportato anche al calo delle ore lavorate, per cui la diminuzione degli infortuni Š importante ma non cos eclatante come i numeri potrebbero far pensare. Secondo Cappelli siamo in una situazione di crisi dove il lavoro diminuisce, e dove aumenta la possibilit… di ricattabilit… di chi lavora: si pu• rischiare di dover lavorare a tutti i costi.ÿREGIONE TOSCANA: NO A TAGLI SU PREVENZIONESul tema degli incidenti sul lavoro malgrado le difficolt… legate ai trasferimenti di risorse, noi come Regione abbiamo ribadito l’impegno a non ridurre le risorse dedicate alla prevenzione. Lo ha affermato Daniela Scaramuccia, assessore alla salute della Regione Toscana, intervenuta all’assemblea regionale dei Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (Rls) di CGIL, CISL e UIL. Questo Š un impegno importante che testimonia la volont… politica di continuare a operare su questi temi, ha detto l’assessore, ricordando che nell’ultimo anno si Š consolidata sempre pi— una tendenza alla polverizzazione del sistema delle imprese toscane, ed Š sempre pi— a rischio la sicurezza dei lavoratori, soprattutto in un contesto di risorse scarse. Noi ci troviamo, e va dato merito ad un sistema che Š all’avanguardia e che anticipa le normative nazionali, con una diminuzione continua degli infortuni negli ultimi anni, e di questo dobbiamo essere contenti; ma con un aumento delle malattie professionali, che risulta la preoccupazione emergente. Quest’ultimo aspetto, ha spiegato Scaramuccia, ‚ positivo perch‚ si comincia a fare trasparenza sul fenomeno: ma Š un fenomeno che dobbiamo affrontare seriamente, con la stessa determinazione con cui si sono affrontati gli infortuni.ÿÿÿ SINDACATI, DA ISTITUZIONI SERVE PI? IMPEGNOPer Daniela Cappelli, membro della segreteria regionale della Cgil, molto Š stato fatto in questa regione, e molto rimane da fare: per esempio abbiamo una buona legge sugli appalti, che in molti casi Š disattesa, e sappiamo che attraverso gli appalti passano buona parte della sicurezza e della legalit…. Cappelli ha ricordato l’importanza dei controlli, che sebbene non siano l’unico modo per risolvere questa situazione, sono comunque fondamentali e sono un deterrente importante, e ha rimarcato che molto rimane da fare sul fronte delle malattie professionali, le cui denunce sono in aumento perch‚ sono aumentate la possibilit… e la capacit… di denunciarle.Chiediamo alle istituzioni un maggiore impegno sulla sicurezza nei luoghi di lavoro: la richiesta arriva da Domenico Badii, membro della segreteria della Cisl Toscana, nella sua relazione. Questo impegno – ha spiegato – Š stato circoscritto in incontri sul Piano regionale di sviluppo, dove la Regione ha assunto impegni a implementare risorse anche per quanto riguarda la sicurezza sui luoghi di lavoro: quindi maggiore formazione, e un maggiore coinvolgimento delle parti sociali per trovare le migliori soluzioni possibili per gli ambienti di lavoro, affinch‚ si possa lavorare salvaguardando il pi— possibile le vite umane.ÿÿDEIDDA, MAGISTRATURA SIA PI? AGGRESSIVA. INTOLLERABILI 3000 MORTI ALL’ANNOLa magistratura deve avere una maggiore capacit… di aggredire il fenomeno degli incidenti sul lavoro e in Toscana sar… presto varato un protocollo per dare indicazioni in merito alle procure. ?ÿquanto ha affermato Beniamino Deidda, procuratore generale presso la Corte d’Appello di Firenze, commentando il dato dei 14 mila infortuni in Toscana nei primi tre mesi del 2011. Ciascuna delle istituzioni coinvolta in questa materia – ha detto Deidda – deve fare la sua parte. Bisogna cominciare innanzitutto da una magistratura che abbia maggiore capacit… di aggredire il fenomeno, di sottoporlo a processi e di rinviare a giudizio i responsabili, il che avviene ancora troppo poco e in maniera intermittente, soprattutto per quanto riguarda le malattie professionali piuttosto che per gli infortuni. Poi ci sono gli organi di prevenzione e vigilanza, la cui azione va rafforzata: senza un’adeguata vigilanza sui luoghi di lavoro non si arriva a debellare il fenomeno, anche perch‚ la quasi totalit… delle aziende viene visitata scarsissime volte in un anno, il che significa la speranza dell’impunit… in maniera generalizzata. Deidda ha sottolineato che da qualche anno il CSM ha intrapreso la via della formazione dei magistrati in materia di reati legati a infortuni o malattie professionali, ed ha annunciato che tra poche settimane sar… varato un protocollo fra tutte le procure della Repubblica della Toscana e tutti i dipartimenti di prevenzione della Toscana, in cui ci si danno delle regole per affrontare le indagini in materia di infortuni e malattie professionali.Vi chiedo se in un Paese civile si possa tollerare che ogni anno tremila persone muoiano per cause di lavoro: altro che guerra in Afghanistan…. Lo ha affermato Beniamino Deidda, procuratore generale presso la Corte d’Appello di Firenze. Deidda ha insistito sul tema delle malattie professionali, che rappresentano il sommerso del rapporto di lavoro in Italia, e che per• sono oggetto di poche decine di processi, anche nei casi pi— gravi come i mesoteliomi pleurici. In Italia – ha spiegato – il registro mesoteliomi annota circa mille casi all’anno, ed Š una malattia sicuramente mortale: mediamente ogni anno moriranno circa mille lavoratori. Se pensiamo che ci sono altre malattie mortali, tumori professionali, sicuramente arriviamo a una cifra molto prudente di almeno 1500 morti all’anno, che sommati ai 1500 che muoiono per infortunio fa tremila morti. Secondo il magistrato si tratta di garantire non solo la sicurezza e l’incolumit…, ma anche la salute: quindi l’intervento degli organi di prevenzione riguarda il pacchetto complessivo della salute dei lavoratori, l’organizzazione del lavoro. C’‚ una grande opera di prevenzione da fare, per la quale bisogna incidere nell’attuale ordinamento sui datori di lavoro a cui va fatta scuola, ma c’‚ un problema di cultura della sicurezza che non tocca solo i datori di lavoro, ma tocca anche i lavoratori e la magistratura. Per Deidda nelle aziende nessuno fa i conti, perch‚ l’ispirazione che guida i datori di lavoro Š sperare che non succeda nulla: e quando succede, spendono tre volte tanto rispetto a quanto avrebbero speso per prevenire il danno.ÿÿ

Pulsante per tornare all'inizio