ÿ®Sulla crisi della Lucchini il governo manca assolutamente di iniziativa¯. Cos si esprime Silvia Velo, deputata del Pd, dopo la risposta alla sua interrogazione, in cui il governo dice in sostanza di ®vigilare sulla situazione¯. ®Il 17 febbraio stato convocato un tavolo di confronto – afferma la Velo – ma non solo non era presente la Severstal ma nemmeno il governo. Se il governo dice di vigilare perch non era al corrente che i sopralluoghi concordati con i gruppi dei probabili acquirenti, previsti per lo scorso 22 febbraio, non si sono verificati? E? cos che si vigila?¯. Silvia Velo rinnova al governo la richiesta di vigilare e indirizzare le trattative in corso, ®al fine di valutare attentamente non solo gli acquirenti ma i loro progetti industriali, la loro solidit finanziaria, le garanzie occupazionali, attivando allo stesso tempo – come richiesto anche dal presidente della Regione Martini – un tavolo nazionale sulla siderurgia, come stato fatto per l?auto¯. Stessi toni da parte di Giuseppe Bartoletti, responsabile di zona della Cgil, preoccupato dal fatto che le visite di potenziali acquirenti ®sono state spostate in avanti mentre i giornali economici continuano a uscire con le notizie pi disparate. C? chi scrive – dice Bartoletti – che c?era la disponibilit di una cordata di imprenditori, italiani e di banche con a capo la famiglia Lucchini, ipotesi che si basava su un progetto industriale, c? chi avanza di nuovo ipotesi di fondi di investimento pi diversi e pi strani, o chi tratteggia scenari produttivi con forni elettrici, come se fosse la stessa cosa dal punto di vista occupazionale oltre che produttivo¯. Per Bartoletti di fronte a questo balletto di ipotesi ®non possiamo rimanere inermi e impassibili. Qui si sta giocando una partita sulla pelle di un territorio che aveva fatto della compatibilit ambientale, del risanamento territoriale e dell?innovazione di processo e di prodotto, la scelta di fondo per difendere il lavoro industriale¯. Il responsabile della Cgil preoccupato anche del fatto ®che ancora non c? una consapevolezza diffusa rispetto a ci che sta accadendo; molti dicono che in fondo basta che si continui a pagare gli stipendi e poi chi viene viene. No, cos non funziona perch se alla vendita non collegato un vero piano industriale, se non si fanno gli investimenti necessari per ridurre i costi innalzando la qualit del prodotto, questo stabilimento a rischio¯. Da queste considerazioni parte da Bartoletti una proposta a Cisl e Uil: ®Se quest?analisi diventa patrimonio collettivo – dice – trasformiamo in un momento di lotta unitaria uno sciopero per un fisco giusto e per fermare i licenziamenti che la Cgil ha proclamato per il 12 marzo, con le parole d?ordine della difesa della presenza della siderurgia a Piombino¯.da Il Tirreno
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