PAESAGGIO: TOWN MEETING, RECUPERARE ANZICHE’ COSTRUIRE

I toscani preferiscono recuperare e riusare, anzich‚ sprecare altro territorio per nuove costruzioni. Almeno cos la pensa la maggior parte dei 150 toscani che qualche settimana fa hanno partecipato al primo town meeting sul paesaggio in Toscana, i cui risultati sono stati presentati oggi durante gli Stati generali sul paesaggio che si sono svolti nell’auditorium di Santa Apollonia a Firenze. Gli stessi toscani vorrebbero parchi ed aree verdi, centri culturali (ma pochissime abitazioni) al posto delle fabbriche dismesse. Consigliano di ricostruire il paesaggio agricolo favorendo le piccole coltivazioni e le filiere corte, al posto delle monoculture, e salvaguardando i caratteristici terrazzamenti. Propongono anche di costruire valorizzando le visuali, evitando cattedrali nel deserto e uniformandosi alle architetture prevalenti, magari schermando le aree industriali con barriere di alberi o scegliendo i colori pi— appropriati al paesaggio. Sulla costa consigliano di evitare edifici troppo alti, ma per il promontorio di Piombino propongono architetture visibili da lontano. Chiedono anche piste ciclabili. E quasi uno su tre Š disposto a rinunciare all’uso troppo frequente dell’automobile per salvaguardare il paesaggio, se adeguati sono i trasporti pubblici. Il professore Massimo Morisi, garante della comunicazione del piano di indirizzo territoriale, ha illustrato i risultati dell’esperimento di partecipazione con i cittadini. Il paesaggio ‚ il risultato di un conflitto, a volte, tra bisogni diversi. La sua bellezza Š l’equilibrio tra ambiente, cultura ed economie tradizionali. Ed Š questo che va soprattutto difeso per la maggioranza dei 150 toscani che il 6 febbraio scorso hanno partecipato a Prato, a Castelnuovo Berardenga, a Cortona, a Orbetello e a Piombino al primo electronic town meeting sul paesaggio della Toscana visto dai suoi cittadini. Cinque luoghi, ciascuno con le sue bellezze ma anche con le sue sofferenze, che sono diventati cinque laboratori di possibile trasformazione del paesaggio, con matite colorate e retini consegnati direttamente ai cittadini, diventati per un giorno architetti del loro territorio. Se un paesaggio ha perso la sua tipicit…, per i toscani del town meeting la prima cosa su cui intervenire per risanarlo sono le abitazioni private e le aree urbane degradate, seguite dai borghi antichi collinari e montani. Alle istituzioni chiedono invece di indicare obiettivi chiari e di accompagnare gli interventi dei privati per garantire la qualit… degli interventi (63%) pi— che prevedere vincoli rigidi (33%). Sono favorevoli a puntare per il futuro sull’economia verde, che poi vuol dire anche pannelli solari, eolico e geotermia, purch‚ si individuino soluzioni che non danneggino l’ambiente e il paesaggio (48%) e comunque solo dopo aver informato e coinvolto i cittadini (38%). (ANSA).

Pulsante per tornare all'inizio