Il primo yacht al mondo con una spiaggia privata stato costruito per un armatore inglese nei cantieri Sanlorenzo di Massa e Carrara. Si tratta di un’ammiraglia d’acciaio e alluminio di 44 metri che ieri notte stata trasportata al porto di Marina di Carrara in attesa delle operazioni di imbarco su una nave da trasporto. Lo Stell 44, questo il nome, ha tra le novit la beach club, una spiaggia privata a poppa fornita di palestra a cielo aperto e attrezzata per il fitness e per prendere il sole. Funziona cos: al posto del portellone di poppa, dove solitamente c’ lo spazio per il tender che in questo yacht invece posizionato lateralmente, si abbassa una piattaforma di circa 50 metri quadri che va a poggiare sul mare. La piattaforma-spiaggia in parquet di legno antiscivolo ed completa di ombrelloni e sdraio. Lo Stell 44 pu raggiungere la velocit di 17 nodi ed il primo di tre yacht (ciascuno ha un costo che varia da 20 a 25 milioni di euro) interamente realizzato nel comprensorio nautico di Massa e Carrara. Gli altri due yacht gemelli sono stati commissionati da un armatore russo e da un industriale italiano. I nomi degli acquirenti non sono stati rivelati dalla Sanlorenzo.Il cantiere Sanlorenzo (l’azionista di maggioranza Massimo Perotti e tra i soci figurano il carrarese Antonio Santella, Marco Viti ed Ermanno Porro) impiega direttamente 230 persone nelle tre unit operative di Viareggio, Massa e Ameglia, a cui vanno aggiunti altri 600 addetti nelle ditte contoterziste. Il fatturato consolidato nel 2008 stato di 180 milioni di euro. ‘Nell’annus horribilis 2009 per l’economia e in particolare del comparto nautico – ha spiegato Antonio Santella, responsabile del cantiere di Massa e Carrara – Sanlorenzo ha rappresentato una vera e propria mosca bianca. Mentre i principali gruppi europei e americani hanno dichiarato diminuizioni di fatturato a doppia cifra, Sanlorenzo riuscito a contenere il calo a -6%. Sanlorenzo stima un budget 2010 di 200 milioni pari ad un incremento del 18% sul 2009 mentre il valore della produzione sul territorio apuano – ha sottolineato Santella – stato di 45 milioni tra costruzione e completamento degli scafi in acciaio e laminazione degli scafi in vetroresina. La ricaduta diretta di questo valore di 1,4 milioni tra affitto capannoni, movimentazioni, vigilanza, manutenzioni. Ma soprattutto ha generato un monte ore di circa 300 mila ore di lavoro per un valore di 9 milioni. Santella ha poi aggiunto, relativamente alle strutture portuali in cui opera il cantiere, che ci sono costi non sopportabili nell’economia aziendale.(ANSA).
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