CRIMINALITA’: IN TOSCANA RAMIFICATE MAFIA RUSSA E CINESE

La criminalit… straniera in Toscana Š aumentata negli ultimi 15-20 anni e oggi punta soprattutto sui traffici legati alla prostituzione e alla droga: sul territorio regionale agiscono in particolare la mafia russa e cinese, e le criminalit… organizzate albanese e nigeriana. Quella cinese Š la pi— organizzata e radicata. E’ questo il quadro emerso nel corso della presentazione dell’indagine ‘La criminalita’ straniera in Toscan… realizzata da Regione Toscana e Avviso Pubblico, e affidata al professore Enzo Ciconte. Il lavoro, Š stato spiegato, che sar… messo a disposizione di forze dell’ordine e enti locali, consente sia di prevenire e intervenire meglio, sia di fare il punto sulla realt… di soggetti criminali arrivati da altri Paesi e intrecciati con le organizzazioni italiane. Nello studio si sottolinea che anche in Toscana il mercato del sesso a pagamento (una vera e propria industria molto ben organizzata, i cui gli stranieri sono protagonisti) si Š sovrapposto, senza sostituirlo, a quello ancora pi— lucroso e pi— antico del traffico di stupefacenti: un mercato popolato da mafiosi italiani e stranieri perch‚ quello degli stupefacenti non Š mai stato un mercato monopolistico. C’‚ una tendenza di queste organizzazioni mafiose – ha spiegato Ciconte – di organizzarsi su base famigliare, seguendo il modello della ‘ndragheta. Comincia ad esserci poi qualche avvisaglia di rapporti tra organizzazioni mafiose straniere e italiane: questo e’ un elemento di forte preoccupazione. La ricerca – ha commentato il vice presidente della Regione Toscana, Federico Gelli – dimostra che in questa regione la mafia Š presente, e purtroppo non solo quella italiana. In questi anni da una presenza marginale di alcuni criminali legati ad associazioni straniere, siamo passati a presenze pi— organizzate, che si stanno inserendo in fette di mercato criminale: spaccio di droga, prostituzione o nel commercio di essere umani, perch‚ purtroppo si torna a parlare di schiavit—. E’ un dato preoccupante – ha concluso – ma in linea con il nostro grande impegno di questi anni e con gli interventi che abbiamo avviato sia per la prevenzione, sia per la repressione. (ANSA).

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