®Non se ne va via nessuno fino a che non c’ un’alternativa. Occorre usare tutti i canali della diplomazia economica per fermare la fuga delle multinazionali¯. Pierluigi Bersani, segretario del Pd, ha seguito con attenzione la vicenda di Piombino e chiede al governo ®un’iniziativa forte¯, ma non chiude la porta ai cinesi. ®Non possiamo demonizzarli anche quando investono¯.Segretario, non solo a Piombino c’ il rischio di una fuga delle multinazionali dall’Italia. Che cosa si pu fare? ®Anche se si tratta di un fenomeno generalizzato, queste fughe, che riguardano soprattutto le produzioni di base, vanno gestite caso per caso. Le multinazionali effettuano delle comparazioni tra i costi e, dovendo ridurre la produzione, spesso tagliano in casa nostra. Occorre reagire attraverso i canali della diplomazia economica, utilizzando i rapporti tra Paese e azienda, ma anche tra Paese e Paese, come nel caso della Russia, per cercare un percorso condiviso basato sul principio che non va via nessuno se prima non c’ un’alternativa. Occorre un’iniziativa molto forte per sventare questo pericolo¯.C’ comunque la sensazione di essere in balia di decisioni prese molto lontano. ®In effetti, i centri di decisione si sono allontanati, ma anche vero che una tradizione fatta di cultura e di lavoro un patrimonio difficile da sradicare, anche perch in queste aree che gli investitori sono portati a scommettere per impiantare nuove attivit ¯.I cinesi, per, fanno paura a Piombino… ®Sbarcheranno in tutti i campi, non ci sar un settore nel quale non possano competere e per questo sono interessati a mettere le loro basi anche in Europa. Non possiamo demonizzarli quando sono esportatori e pure quando investono. Il problema che le offerte siano serie, che abbiano capitali e prospettive di mercato adeguate¯.Il sindaco di Piombino Anselmi chiede un nuovo orizzonte manifatturiero. Qual il suo parere? ®Questo il problema non solo di Piombino, ma dell’Italia, anche se le innovazioni non vanno mai messe in contrapposizione con le attivit tradizionali. Una trasformazione industriale deve svilupparsi senza abbandonare nulla. Questo il senso di Manifutura, la manifestazione che organizziamo a Pisa e il senso del programma Industria 2015 che stato abbandonato da Berlusconi. Il problema fare in modo che queste nuove frontiere non siano affrontate singolarmente da tante piccole imprese isolate. Questo movimento deve essere assistito da una politica industriale che incoraggi gli investimenti. Nella crisi, il sistema di piccole e medie imprese ha bisogno di capire qual l’orizzonte e occorre accompagnare queste politiche con incentivi volti a modificare i consumi. E’ un guaio se non diamo una mano a chi ci prova, anche perch la crisi ha colpito in maniera pi forte chi ha investito. Il governo non capisce che il sistema ha bisogno di un orizzonte a cui riferirsi. Chi innova deve avere un credito di imposta stabile, regolare, automatico¯.Passando ai temi della politica, come valuta la svolta di Di Pietro? ®Vedremo nei fatti se si tratta di una vera svolta. Sta di fatto che tutto si rimesso in moto da quando abbiamo posto il problema non solo dell’opposizione, ma anche della creazione di un’alternativa a Berlusconi. Questa impostazione induce il centrosinistra a riflettere e riorganizzarsi: ho visto al congresso dell’Idv una consapevolezza nuova¯.La via delle regionali stata lastricata di troppe polemiche e divisioni. Il Pd deve fare autocritica? ®E’ tornato alla ribalta qualche difettuccio che non era certo sconosciuto. Ma si sottovalutato quanto stavamo facendo: aldil di tutto quello che stato chiamato caos, noi andiamo alle regionali con un assetto competitivo in molte regioni. Alla fine si vedr che le cose erano messe meglio di quanto non si sia detto. C’era un filo logico che sta emergendo¯.Cosa si attende dalle regionali? ®Un’inversione di tendenza rispetto alle europee. Proiettando i dati delle europee sulle prossime amministrative, saremmo vincenti solo in tre Regioni. Io dico che andremo ben oltre e questa inversione di tendenza ci permetter di preparare l’alternativa mettendo anche alla prova dei governi regionali nuovi schieramenti¯.Dove si attende sorprese positive? ®In Campania¯.E sorprese negative? ®Quel posto non esiste¯.di Carlo Bartolida iltirreno.it
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