BANCHE: BANKITALIA, IN 2009 CONTINUA CALO PRESTITI A FAMIGLIE E IMPRESE

Prosegue nel 2009 il generalizzato rallentamento dei prestiti a famiglie e imprese. E’ quanto emerge dal rapporto della Banca d’Italia ‘L’Economia delle regioni italiane’.Per quanto riguarda le imprese, secondo Bankitalia nel 2009 e’ proseguito il generalizzato rallentamento dei prestiti con un ritmo simile nelle diverse aree geografiche. Tendenza che in base ai dati provvisori, sarebbe proseguita nei mesi di luglio e agosto.Secondo il sondaggio di settembre-ottobre circa un terzo delle quasi 4.000 imprese industriali e dei servizi intervistate ha registrato nel precedente semestre un inasprimento delle condizioni complessive di indebitamento, rileva Bankitalia; la quota e’ stata lievemente maggiore al Centro.In tutte le aree geografiche – prosegue – la modalita’ prevalente dell’inasprimento e’ stata un aggravio delle condizioni di costo, o di garanzia, sui nuovi finanziamenti.Circa il 10 per cento delle imprese nel Nord Ovest e nel Mezzogiorno non ha ottenuto i finanziamenti richiesti, contro il 9 per cento al Centro e il 7 nel Nord Est.Inoltre, sottolinea Bankitalia, e’ proseguito per il terzo anno consecutivo il rallentamento dei prestiti alle famiglie, che a giugno 2009 crescevano, rispetto a dodici mesi prima, del 3,5 per cento nel Centro Nord e di oltre il 5 nel Mezzogiorno. In base a dati provvisori, il rallentamento sarebbe proseguito nei mesi di luglio e agosto del 2009.Nella media dei quattro trimestri terminanti a giugno 2009, il flusso di nuove sofferenze in rapporto ai prestiti (tasso di decadimento) e’ aumentato rispetto all’ultimo trimestre del 2008 in tutte le aree geografiche, sia per i finanziamenti alle imprese, sia per quelli alle famiglie. Il deterioramento della qualita’ del credito ha riguardato soprattutto le imprese; al Centro Nord l’aumento dei tassi di insolvenza e’ stato superiore a quello del Mezzogiorno. La rischiosita’ dei prestiti alle famiglie e’ lievemente cresciuta in tutte le aree geografiche.Nel secondo trimestre del 2009 e’ proseguita la graduale diminuzione dei tassi di interesse sulle operazioni a breve termine, avviatasi nell’ultimo trimestre del 2008.La riduzione e’ stata piu’ accentuata nel Nord Est, dove il tasso di interesse si e’ portato al 4,8 per cento, valore piu’ basso tra le diverse aree. A giugno 2009 il tasso annuo effettivo globale (TAEG) sulle nuove operazioni a medio e a lungo termine e’ diminuito di circa due punti percentuali rispetto a dicembre 2008 in tutte le macroaree, scendendo al 3,6 per cento nel Centro Nord e al 4,3 nel Mezzogiorno.Questo divario tra le due aree risulta in linea con quello rilevato nel mese di marzo.asca

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