La richiesta di una trattativa non stop per arrivare al rinnovo del contratto scaduto da 4 anni. Una grande manifestazione a Roma anche per sollecitare Ministero e Anfols a spiegare cosa stabilir la riforma delle Fondazioni lirico-sinfoniche. Un’iniziativa a dicembre con i sindaci presidenti delle Fondazioni, Governatori delle Regioni e parlamentari delle commissioni Cultura per ragionare del futuro degli enti. Sono le iniziative stabilite dal coordinamento nazionale unitario delle Fondazioni lirico-sinfoniche riunito a Bologna. Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil, Fials-Cisal, che non escludono manifestazioni nei teatri, hanno spiegato che la controparte, l’Anfols (di cui presidente il sovrintendente del Teatro Comunale di Bologna, Marco Tutino) sostenga di non poter siglare il rinnovo perch le risorse in campo, dati i tagli al Fus, non lo permettono. Ma il timore dei rappresentanti dei circa 5.000 dipendenti delle Fondazioni che si miri a smantellare le regole della contrattazione collettiva che l’obiettivo sia arrivare a teatri con solo amministrativi e tecnici come dipendenti stabili. Enti che non sarebbero pi di produzione ma solo di circuitazione di spettacoli. I sindacati hanno ammesso che i tagli al Fus incidono s sulla situazione, ma hanno ricordato che ci sono enti virtuosi, la Scala il pi citato, che in questo sistema di regole riescono a funzionare. Hanno poi aggiunto che nella trattativa c’ anche un problema di rappresentanza, poich dall’Anfols alcune Fondazioni hanno chiesto di uscire e altre sono commissariate. I sindacati temono che la forte conflittualit che c’ ora in quasi tutte le Fondazioni (citate oltre a Bologna anche Cagliari e Parlemo) preconizzi a livello locale una smantellamento delle regole a livello nazionale. Dopo il taglio Fus le istituzioni locali non possono reggere l’urto – ha detto Maurizio Giustini, Fistel -. I sovrintendenti non accettano mediazioni di ruolo su nessuna discussione. La conclusione che, passando teatro per teatro, agevoleranno il ministero in un colpo di mano che ci far trovare con la partita gi fatta. (ANSA).
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