Nessuna ripresa senza una cultura della sicurezza e la Regione Toscana, per tutelare la salute dei lavoratori, ha deciso di investire sul capitale umano per affermare la cultura della sicurezza e dare pi valore e qualit al lavoro, all’impresa e ai suoi prodotti: sono stati questi alcuni dei temi al centro del workshop ‘L’impresa si-cur , organizzato dalla Regione. La sicurezza stata definita come una assoluta priorit : per affrontarla occorrono informazione sulla prevenzione, iniziative per l’educazione alla cultura della sicurezza, formazione di imprenditori e lavoratori, controllo e contrasto del mancato rispetto delle norme, valorizzazione del ruolo di imprese e istituzioni. Non ci sar ripresa solida e duratura – ha sottolineato nel suo intervento l’assessore regionale per il diritto alla salute, Enrico Rossi – se non metteremo al centro delle nostre strategia, insieme all’innovazione, un investimento sull’ individuo, la sua formazione, l’arricchimento delle sue competenze. Spesso dietro agli incidenti sul lavoro c’ una scarsa cultura della sicurezza, carente consapevolezza e attenzione ai rischi. L’importanza della formazione per la costruzione di una cultura della sicurezza stata sottolineata dall’assessore regionale a istruzione, formazione e lavoro Gianfranco Simoncini, che ha poi ricordato l’impegno messo in campo dalla Regione: 22 milioni di euro dal 2006 a oggi. Ultimo in ordine di tempo – ha detto – il piano straordinario di investimenti per la sicurezza che stato approvato nel settembre scorso e per il biennio 2009-2010 prevede un investimento di oltre 3 milioni. Serviranno a finanziare iniziative formative rivolte sia al mondo della scuola, con interventi sulla didattica e sulla formazione degli insegnanti, sia al mondo delle imprese con interventi per i lavoratori, in particolare – ha concluso – quelli delle categorie pi a rischio e per gli operatori e i soggetti impegnati nella prevenzione. (ANSA).
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