Con le decisioni assunte nel corso dell?Assemblea nazionale dei delegati sindacali FIOM, tenutasi a Bologna lo scorso venerd – occasione che fra l?altro ha visto una folta presenza di delegati metalmeccanici senesi – le divisioni sul fronte sindacale sono destinate ad assumere connotati pi netti.Lo strappo fra la FIOM CGIL e le altre sigle sindacali la naturale conseguenza della firma ad opera di FIM-CISL, UILM-UIL e Federmeccanica dell?accordo di rinnovo del contratto nazionale dei lavoratori metalmeccanici, che oltre a dare risposte parziali ed insufficienti sul fronte salariale non affronta nell?immediato il principale problema del momento, vale a dire come gestire la crisi produttiva ed occupazionale che di qui a breve produrr i suoi pi disastrosi effetti.Ma al di l dei contenuti, ci che risulta inaccettabile che dietro la nostra insistente richiesta di procedere ad un referendum fra tutti i lavoratori, affinch la maggioranza fosse messa nella condizione di decidere la bont o meno dell?accordo, i firmatari abbiano deciso di far votare solo ed esclusivamente i propri iscritti, su un contratto – bene ricordarlo – che ha valenza nazionale ed applicazione collettiva.Per questo motivo la FIOM senese sta raccogliendo in molti luoghi di lavoro le firme dei tantissimi lavoratori che non accettano questa forma di sopruso, affinch si capisca che la democrazia sindacale un valore da difendere e rafforzare.Ed per questo che nella settimana dal 9 al 13 novembre non mancheranno iniziative di sciopero e presidi da effettuarsi in prossimit di alcune sedi istituzionali, a cominciare dai Comuni pi rappresentativi del territorio; chiederemo ai Sindaci, agli Assessori, ai Capi gruppo di Partito e quant?altri vorranno riceverci, quale il loro pensiero in merito.E? stata gi fissata la data del 12 novembre per i presidi davanti ai Comuni di Poggibonsi – dalle ore 10 alle ore 12 – e Sinalunga – dalle ore 17.00 alle ore 18.30.Inoltre diffideremo le aziende dall?applicazione dell?accordo nelle sue parti peggiorative, chiarendo comunque che come FIOM, in caso di referendum, saremo pronti ad accettare qualsiasi responso i lavoratori vorranno decidere, cos come in democrazia sempre e comunque dovrebbe essere.
18 minuto di lettura