Venticinque lavoratori licenziati poche settimane fa senza concertazione dal mobilificio Dema di Certaldo stanno presidiando da ieri mattina l?ingresso dell?azienda: ®Andremo avanti fino a quando non saremo ascoltati dalla direzione¯. E intanto i sindacati minacciano di adire alle vie legali per la modalit di licenziamento che ha negato ai lavoratori la mobilit o la cassa integrazione straordinaria. Di buona mattina i lavoratori licenziati si sono ritrovati davanti alla Dema e con bandiere e striscioni hanno iniziato la loro protesta. ®I lavoratori sono stati mandati a casa con un preavviso di nemmeno 24 ore, in barba a tutte le leggi vigenti, si poteva ricorrere anche alla cassa integrazione straordinaria e garantire un altro anno di lavoro – spiega Nicola Ginsburg della Fillea Cgil Firenze -. La protesta giusta e sar portata avanti nel tempo a meno che l?azienda non si metta ad un tavolo con i dipendenti¯. Al momento stanno lavorando 4 o 5 dipendenti amministrativi che hanno avuto alcuni giorni di preavviso. La Dema, azienda produttrice di sedie, divani, poltrone e complementi di arredo, ha chiuso i battenti a met settembre, optando per il concordato preventivo. La produzione chiusa e l?azienda in liquidazione. Ma secondo i sindacati e la Rsu con una procedura totalmente incomprensibile e non rispettosa delle leggi: ®? passato ormai quasi un mese dal licenziamento e non ci sono novit ; il giorno prima del licenziamento avevamo chiesto un incontro e il giorno dopo invece ci siamo trovati a casa la lettera che ci informava della decisione della azienda¯ spiega Lucio Campilongo della Rsu. ®La ditta – conclude Campilongo – ha chiuso con alcuni ordini nel sacchetto e prima di chiudere cos drasticamente si poteva sfruttare ad esempio la cassa integrazione per altri 5 mesi¯. La Provincia con l?assessore al lavoro, Simoni, in seguito anche ad una interrogazione del gruppo PrcPdciSc ha spiegato come siano ®state avviate tutte le pratiche per garantire la mobilit ai lavoratori¯. Sul posto anche Sergio Luschi rappresentante CgiL per il Circondario Empolese Valdelsa che prevede un periodo piuttosto nero per l?occupazione nel nostro territorio: ®Siamo di fronte ad una grave crisi strutturale. La situazione drammatica, riguarda tutti i lavoratori¯. E sul futuro: ®La ripresa arriver ma ci vorr molto tempo e in questa attesa ci saranno molti ridimensionamenti, molte famiglie si troveranno in difficolt e il timore l?abbassamento del rispetto delle regole, tutele e diritti dei lavoratori¯. Controcorrente Filippo Ciampolin, consigliere provinciale del Pdl: ®Invitiamo i sindacati ad esporsi nelle sedi opportune, rinunciando a manifestazioni di piazza come questa, che potrebbe mettere in imbarazzo chi interessato all?azienda¯.Giacomo BertelliDA IL TIRRENO
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