Favorire il protagonismo giovanile per la diffusione della cultura della legalit e della difesa dei valori costituzionali: Questo l’obiettivo di ‘Giovani sentinelle della legalita, progetto presentato oggi a Firenze dalla Fondazione Caponnetto insieme, tra gli altri, al vicepresidente della Regione Toscana Federico Gelli e al responsabile per la legalit della Cgil toscana Luciano Silvestri. Il progetto prevede due incontri in 20 scuole pilota di tutta la regione in cui i giovani lavoreranno con i propri insegnanti per individuare e studiare una problematica della comunit in cui vivono: ambiente, rifiuti, lavoro nero, politiche giovanili. A febbraio o marzo si terr un incontro con la Fondazione Caponnetto per definire un’agenda con focus sul problema, soluzioni, tempi e modalit dell’intervento risolutore da parte dell’amministrazione pubblica. Il presidente della Fondazione Caponnetto Salvatore Calleri ha ricordato come l’iniziativa prende spunto da una frase cara a Caponnetto, con cui l’ex magistrato era solito chiudere i suoi incontri con i giovani a cui raccomandava di essere vigili e diventare sentinelle della legalit . Secondo Gelli valorizzare i giovani ed educarli alla legalit il migliore investimento che possiamo fare per il futuro. In Toscana questo impegno ben presente, come testimoniano i 400-500 giovani che ogni anno vanno a lavorare nei campi confiscati alla mafia. Questo progetto – ha commentato Elisabetta Caponnetto, moglie dell’ex magistrato – riflette il pensiero di mio marito che aveva tanta fiducia nei giovani. Secondo lui i giovani si devono occupare di politica applicando i valori in cui credeva: onest , dignit , rifiuto dei compromessi. Per Silvestri lo sguardo attento dei giovani studenti toscani su fenomeni di illegalit e di degrado del loro territorio, li educher ad una vita di impegno sociale civile e, nel presente, sar di grande utilit per le comunit in cui vivono, troppo spesso disattente a questi fenomeni pur cos diffusi. (ANSA).
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